Francesco Crucioli
Francesco Crucioli (Grottammare, 10 ottobre 1908 – Monte Isorà Adivi, 5 dicembre 1937) è stato un militare italiano, insignito della medaglia d'oro al valor militare a vivente nel corso delle grandi operazioni di polizia coloniale in Africa Orientale Italiana[2].
Francesco Crucioli | |
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Nascita | Grottammare, 10 ottobre 1908 |
Morte | Monte Isorà Adivi, 5 dicembre 1937 |
Cause della morte | Caduto in combattimento |
Dati militari | |
Paese servito | Italia |
Forza armata | Regio Esercito |
Arma | Fanteria |
Corpo | Regio corpo truppe coloniali |
Reparto | XIX Battaglione coloniale |
Anni di servizio | 1935-1937 |
Grado | Tenente di complemento |
Guerre | Guerra d'Etiopia |
Decorazioni | vedi qui |
dati tratti da Combattenti Liberazione[1] | |
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Biografia
modificaNacque a Grottammare il 10 ottobre 1908, figlio di Croce e Tina Cafarini, all'interno di una famiglia originaria di Ascoli Piceno.[3] Chiamato a prestare servizio militare di leva nel Regio Esercito nel 1929, frequentò il corso allievi ufficiali di complemento a Verona, venendo nominato sottotenente il 4 febbraio 1930, assegnato in servizio al 74º Reggimento fanteria.[1] Ultimato il servizio di prima nomina venne collocato in congedo nell'ottobre successivo.[1] Profilatasi la campagna in Africa Orientale chiese di essere richiamato in servizio attivo e il 31 agosto 1935 fu destinato al XXIV Battaglione complementi della 24ª Divisione fanteria "Gran Sasso", col quale partiva da Napoli un mese dopo sbarcando a Massaua, in Eritrea, il 6 ottobre.[1] Promosso tenente nel mese dicembre, si distingueva nel ciclo operativo che, iniziato in quel mese ad Af Gagà si concluse a Mai Nebit nel marzo dell'anno dopo.[1] Dopo la fine delle ostilità, il 9 maggio del 1936 fu proclamato l'Impero, le operazioni belliche non terminarono a causa della crescente attività della guerriglia etiope.[3] Assegnato dapprima al XXV Battaglione coloniale, si distinse nelle operazioni belliche venendo decorato con la Croce di guerra al valor militare.[1]
Transitato nel XIX Battaglione coloniale, mentre stava per accingersi a rientrare in Patria per trascorrere con i suoi familiari le festività natalizie, il 5 dicembre 1937 prese parte ad un'azione di controguerriglia nella zona del Monte Isorà Adivi.[3] Colpito al cuore da un proiettile di arma da fuoco, cadde da cavallo, ma continuò ad incitare i suoi ascari fino alla fine al grido di Viva l'Italia!.[N 1] Per questo fatto gli venne assegnata la Medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[4]
Alla memoria di Crucioli sono intitolate due vie, una a Grottammare e un'altra a Teramo. Una delle lapidi a suo ricordo si trova nella Chiesa dei Santi Pietro e Paolo di Ascoli Piceno, insieme ad altri militari caduti in guerra. La sua salma si trova ancora in Africa.
Onorificenze
modifica— Regio Decreto 20 febbraio 1939[6]
— Regio Decreto 21 dicembre 1938[7]
Note
modificaAnnotazioni
modifica- ^ Alla famiglia giunsero numerose attestazioni di cordoglio da parte di autorità militari, civili e religiose, dal Re Vittorio Emanuele III, al Capo del governo Benito Mussolini, dal Governatore Adalberto di Savoia duca di Bergamo al Generale di corpo d'armata Alessandro Pirzio Biroli.
Fonti
modifica- ^ a b c d e f Combattenti Liberazione.
- ^ Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare 1965, p. 271.
- ^ a b c Intitolata al Tenente "Francesco Crucioli", Medaglia d’Oro al Valor Militare, un'area verde all’ingresso della "Clementi", su ilmascalzone.it (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
- ^ Sito del Quirinale
- ^ Medaglia d'oro al valor militare, su quirinale.it, Quirinale. URL consultato l'11 luglio 2021.
- ^ Registrato alla Corte dei Conti lì 1º maggio, Registro 4 Africa Italiana, foglio 21.
- ^ Registrato alla Corte dei Conti l'11 luglio 1939, Registro 5 Africa Italiana, foglio 341.
Bibliografia
modifica- Croce Crucioli, In memoria di un eroe - Tenente Francesco Crucioli, Teramo, Casa Ed. Tip. Teramana L. D'ignazio, 1938.
- Angelo Del Boca, Gli italiani in Africa orientale. Vol. 2: La conquista dell'Impero, Milano, A. Mondadori Editore, 1992.
- Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare, Le medaglie d'oro al valor militare Volume primo (1929-1941), Roma, Tipografia regionale, 1965, p. 157.
- Vincenzo Lioy, L'Italia in Africa. L'opera dell'Aeronautica. Eritrea Somalia Etiopia (1919-1937) Vol.2, Roma, Istituto Poligrafico dello Stato, 1965.
Collegamenti esterni
modifica- Crucioli, Francesco, su Combattenti Liberazione. URL consultato l'11 gennaio 2022.