HMS K1
L'HMS K5 è stato un sommergibile di squadra della Classe K della Royal Navy, operante nel corso della prima guerra mondiale.
K1 | |
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Modello di un sommergibile classe K | |
Descrizione generale | |
Tipo | Sommergibile di squadra |
Classe | Classe K (sommergibile Regno Unito) |
Proprietà | Royal Navy |
Cantiere | Arsenale di Portsmouth |
Impostazione | agosto 1915 |
Varo | 14 novembre 1916 |
Entrata in servizio | aprile 1917 |
Destino finale | perduto per collisione il 18 novembre 1917 |
Caratteristiche generali | |
Dislocamento | 1.883 |
Stazza lorda | 2.565 tsl |
Lunghezza | 103 m |
Larghezza | 8,8 m |
Altezza | 6,38 m |
Propulsione | 2 caldaie Yarrow e due turbine Brown-Curtiss o Parsons |
Velocità | 24 (8 in immersione) nodi |
Autonomia | 800 n.mi. a 24 nodi ( 1.500 km a 44 km/h) |
Equipaggio | 59 |
Armamento | |
Artiglieria |
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Siluri | 16 per
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Note | |
dati tratti da Ships of the Royal Navy: The Complete Record of all Fighting Ships of the Royal Navy[1] | |
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Storia
modificaPrima unità della classe K, fu impostata nell'arsenale di Portsmouth nel agosto 1915, venne varata il 14 novembre 1916, ed entrò in servizio nell'aprile 1917.[1] al comando del commander Charles Stuart Benning (28 novembre 1884–7 marzo 1924).
Descrizione tecnica
modificaIl K1 apparteneva a una classe di 18 grandi sommergibili[2] che dovevano operare insieme alle unità di superficie della Grand Fleet.[3] il dislocamento era pari a 1.883 tonnellate in superficie, e 2.565 in immersione.[4] L'apparato propulsore era formato da due caldaie Yarrow che azionavano due turbine a vapore Brown-Curtiss o Parsons eroganti 10 500 shp (7,8 MW) ciascuna. Vi erano inoltre 4 motori elettrici, ognuno da 1.440 hp (1.070 kW), e un generatore diesel Vickers da 800 hp (600 kW) per caricare le batterie in superficie.[5] L'impianto propulsivo azionava due eliche tripala da 2,29 m (7 ft 6 in) di diametro. Con una lunghezza di 104 m il sommergibile raggiungeva una velocità massima in superficie di 24 nodi, che scendevano a 8 in immersione. L'autonomia in superficie era di 800 nmi (1 500 km) a 24 nodi (44 km/h),[6] o 12.500 nmi (23.200 km) a 10 nodi (19 km/h), mentre in immersione era pari a 8 miglia (15 km a 8 nodi (15 km/h), o a 40 miglia a 4 nodi (7,4 km/h).[7]
L'equipaggio era formato da 6 ufficiali e 53 sottufficiali e comuni.[7] L'armamento si basava su 4 tubi lanciasiluri da 460 mm a prua, 4 dello stesso calibro a poppa, con una dotazione massima di 16 armi, e 2 cannoni Mk.XI da 102 mm, e 1 da 76 mm.[5]
Impiego operativo
modificaEntrato in servizio nell'aprile 1917 il K1, fu assegnato alla 12ª Flottiglia sommergibili operante in seno alla Grand Fleet. Il 18 novembre 1917, insieme all'incrociatore leggero Blonde e alle unità similari K3, K4, e K7 salpò per dare la caccia agli U-Boot tedeschi.[8] Mentre navigava in linea di fila al largo della costa danese[9] all'improvviso il Blonde, unità capofila, fu costretta a virare bruscamente a sinistra per evitare tre incrociatori che le stavano tagliando la rotta a prua, da dritta a sinistra.[9] Il brusco cambiamento di rotta colse di sorpresa i sommergibili, e ciò portò alla collisione tra i sommergibili K1 e K4. Il K1 aveva già perso la rotta a causa dell'acqua salata che, invece del carburante, era passata attraverso gli spruzzatori e spense le due caldaie.[9] Il K3 gli passò molto vicino a babordo, mentre il K4 che seguiva il K3 si trovò improvvisamente davanti il K1, centrandolo a ridosso della falsatorre.[9] L'acqua si riversò all'interno della sala controllo, che nel giro di pochi minuti fu invasa dal gas cloro rilasciato dalle batterie.[9] Il Blonde ricevette la comunicazione che il K1 stava affondando, e l'incrociatore si fermo mettendo a mare due cutter.[9] Le imbarcazioni di soccorso fecero cinque viaggi tra il Blonde e il K1 trasferendo tutti i 56 membri dell'equipaggio a bordo dell'incrociatore.[9] Al fine di evitare l'eventuale cattura da parte del nemico il Blonde affondò l'immobilizzato K1 a colpi di cannone.[8] Il comandante del K1, Charles Stuart Benning fu sottoposto due volte a corte marziale, una il 2 agosto 1917 per aver fatto arenare il K1, e una il 16 gennaio 1918 per la sua perdita.[10] Entrambe le volte ne uscì indenne.[10]
Note
modificaAnnotazioni
modifica
Fonti
modifica- ^ a b Colledge, Warlow 2006, p. 182.
- ^ Nash 2009, pp. 132-133.
- ^ Celi 1997, p. 10.
- ^ (EN) Edward C. Whitman, K for Katastrophe, in Undersea Warfare, n. 49, US Navy, Winter 2013. URL consultato il 20 agosto 2015 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
- ^ a b Bruce, Cogar 2014, p. 356.
- ^ Nash 2009, p. 128.
- ^ a b Holland 2012, p. 145.
- ^ a b RN Subs.
- ^ a b c d e f g Wreecksite.
- ^ a b Dreadnought Project.
Bibliografia
modifica- (EN) Anthony Bruce e William Cogar, Encyclopedia of Naval History, London, Fitzroy Dearborn Publishers, 2014, ISBN 978-1-135-93534-4.
- Julian Holland, Amazing & Extraordinary Facts Steam Age, Exeter, David & Charles, 2012, ISBN 1-4463-5619-1.
- (EN) J.J. Colledge e Ben Warlow, Ships of the Royal Navy: The Complete Record of all Fighting Ships of the Royal Navy, London, Chatham Publishing, 2006, ISBN 978-1-86176-281-8.
- (EN) Robert Hutchinson, Janes Submarines: War Beneath The Waves, from 1776 to the Present Day, London, HarperCollins, 2006.
- (EN) Norman S. Nash, K Boat Catastrophe. Eight Ship e Five Collision, Barnsley, Pen and Sword, 2009.
- Periodici
- Riccardo Celi, La battaglia dell'isola di May, in Storia Militare, n. 45, Parma, Ermanno Albertelli Editore, giugno 1997, pp. 10-17.
Collegamenti esterni
modifica- (EN) HMS K-1, su Wrecksite, https://www.wrecksite.eu. URL consultato il 5 marzo 2020.
- (EN) Charles Stuart Benning, su Dreadnought Project, http://www.dreadnoughtproject.org. URL consultato il 5 marzo 2020.
- (EN) K1, su RN Subs, http://rnsubs.co.uk. URL consultato il 5 marzo 2020.