Ludovico Pellizzari

politico e giornalista italiano

Ludovico Pellizzari (Maglie, 5 novembre 1883Roma, 23 marzo 1946[1]) è stato un politico e giornalista italiano.

Ludovico Pellizzari

Senatore del Regno d'Italia
LegislaturaXXX
Incarichi parlamentari
  • Membro della Commissione degli affari esteri, degli scambi commerciali e della legislazione doganale
Sito istituzionale

Deputato del Regno d'Italia
LegislaturaXXVII, XXVIII, XXIX
Sito istituzionale

Consigliere nazionale del Regno d'Italia
LegislaturaXXX
Gruppo
parlamentare
Corporazione vitivinicola e olearia

Dati generali
Partito politicoPNF
Titolo di studioLaurea in giurisprudenza
ProfessioneGiornalista

Biografia

modifica

Laureatosi in giurisprudenza, durante il periodo bellico 1915-1918, fu decorato con due medaglie di bronzo al valor militare.

Successivamente intraprese la carriera di giornalista, diresse Il Mattino di Napoli e ricoprì la carica amministrativa di vicepresidente dell'Istituto Nazionale del Nastro Azzurro.

Fu eletto per la prima volta deputato il 6 aprile 1924 nella XXVII legislatura e successivamente nella XXVIII e nella XXIX legislatura. Il 6 febbraio 1943, nominato Senatore, divenne membro della commissione degli affari esteri, degli scambi commerciali e della legislazione doganale.

In seguito ricoprì la carica di consigliere e poi quella di assessore comunale nel comune di Roma.

Fu insignito di numerose onorificenze tra le quali quella dell'ordine della corona d'Italia e quella di cavaliere ufficiale dell'ordine dei S.S. Maurizio e Lazzaro.

Onorificenze

modifica
«Assolse con calma ed energia la sua missione di ufficiale esploratore, noncurante di esporsi al tiro nemico. Coadiuvò ed integrò con l'esempio e con la parola, prima e durante l'azione, l'opera del comando di gruppo. Offertosi spontaneamente a verificare i varchi prodotti nei reticolati avversari, in sostituzione di un altro ufficiale che era stato ferito, assolveva con ardimento e perizia il suo compito, fornendo utili notizie al comando del gruppo
— Vertojba inferiore, 31 ottobre 1916[2]
«Ufficiale esploratore di un raggruppamento di bambarde, si recava ad assumere notizie presso gli osservatori di gruppo ed a portare ordini a reparti in prima linea, attraversando ripetutamente zone intensamente battute dall'artiglieria nemica. Si portava poi, anche volontariamente, a verificare i varchi aperti nelle difese avversarie, dando prova di singolare coraggio e di elevato spirito militare
— Gorizia, 12-14 maggio 1917[3]

Altri progetti

modifica

Collegamenti esterni

modifica
  Portale Biografie: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di biografie