Vai al contenuto

Jumper (elettronica): differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
3 misure standard per i jumper: 2.54mm 0.100", 2.00mm 0.079" e 1.27mm 0.050" ; quelli da 2.00mm erano usati ad esempio per selezionare master/slave su hd per computer portatili/laptop, quelli di dimensione 2.5"
 
(7 versioni intermedie di 6 utenti non mostrate)
Riga 2: Riga 2:


[[File:Jumperblock-shunts.jpg|thumb|right|''In alto'': jumper posizionato su un [[Hard disk|disco fisso]] [[Advanced Technology Attachment|IDE]].<br />''In basso'': jumper assortiti.]]
[[File:Jumperblock-shunts.jpg|thumb|right|''In alto'': jumper posizionato su un [[Hard disk|disco fisso]] [[Advanced Technology Attachment|IDE]].<br />''In basso'': jumper assortiti.]]
I '''jumper''', in [[elettronica digitale]], sono minuscoli ponticelli metallici, utilizzati per [[Cortocircuito|cortocircuitare]] dei contatti (pin) situati in punti prestabiliti di un [[circuito digitale]], per attivare o disattivare funzioni diverse del circuito, previste in fase di progettazione dal disegnatore. {{chiarire|Fino a pochissimi anni fa}}, i jumper erano largamente usati sulle [[Scheda madre|schede madri]] dei [[computer]] e sulle [[Periferica|periferiche]] collegate; un loro utilizzo ancora attuale è per l'assegnazione ad un [[Hard disk|disco fisso]] [[Advanced Technology Attachment|IDE]] del ruolo di master o slave. Sono utilizzati anche in circuiti analogici, per controllare sezioni del circuito tramite funzioni logiche; un tipico impiego di questo genere è nelle apparecchiature audio di classe elevata, in cui è possibile variare il [[guadagno (elettronica)|guadagno]] o l'[[impedenza]] di uscita, per adattarli in modo ottimale agli altri elementi dell'impianto.
In [[elettronica]], i '''jumper''' (o ''Shunt jumper'') sono minuscoli ponticelli metallici (infatti in italiano si usa talvolta '''ponticello'''<ref>{{Cita web|url=https://dizionari.repubblica.it/Italiano/P/ponticello.html|titolo=ponticello|sito=Dizionario La Repubblica|accesso=2022-05-23}}</ref>) utilizzati per [[Cortocircuito|cortocircuitare]] dei contatti ([[Piedino (elettronica)|piedini]]) situati in punti prestabiliti di un [[circuito digitale]], per attivare o disattivare funzioni diverse del circuito, previste in fase di progettazione dal disegnatore. I jumper erano largamente usati sulle [[Scheda madre|schede madri]] dei [[computer]] e sulle [[Periferica|periferiche]] collegate; un loro utilizzo ancora attuale è per l'assegnazione ad un [[disco rigido]] [[Advanced Technology Attachment|IDE]] del ruolo di master o slave. Sono utilizzati anche in circuiti analogici, per controllare sezioni del circuito tramite funzioni logiche; un tipico impiego di questo genere è nelle apparecchiature audio di classe elevata, in cui è possibile variare il [[guadagno (elettronica)|guadagno]] o l'[[impedenza]] di uscita, per adattarli in modo ottimale agli altri elementi dell'impianto.


== Funzionamento ==
== Funzionamento ==
Un jumper è costituito da un piccolo involucro di [[Materie plastiche|plastica]], all'interno del quale è presente una linguetta di [[metallo]] (tipicamente [[rame]] o [[bronzo]] trattati galvanicamente); infilando con una leggera pressione un jumper sulla coppia di [[Piedino (elettronica)|pin]] designati, si stabilisce un cortocircuito tra i due, attuato dalla linguetta di metallo premuta contro di essi dal contenitore plastico. Da decenni, l'interasse dei jumper è di 2,54 [[Millimetro|mm]], corrispondente alla distanza tra due pin della componentistica elettronica Dual In Line (DIL). In precedenza, essendovi stata comunque la necessità di disporre di questo dispositivo e in assenza di uno standard, la misura dell'interasse variava da costruttore a costruttore.
Un jumper è costituito da un piccolo involucro di [[Materie plastiche|plastica]], all'interno del quale è presente una linguetta di [[metallo]] (tipicamente [[rame]] o [[bronzo]] trattati galvanicamente); infilando con una leggera pressione un jumper sulla coppia di [[Piedino (elettronica)|pin]] designati, si stabilisce un cortocircuito tra i due, attuato dalla linguetta di metallo premuta contro di essi dal contenitore plastico. Da decenni, l'interasse dei jumper è di 2,54 [[Millimetro|mm]] (0.100 [[Pollice_(unità_di_misura)|pollici]]), corrispondente alla distanza tra due pin della componentistica elettronica Dual In Line (DIL).<br>Altri jumper in uso diffuso - più piccoli - sono quelli con interasse da 2.00 mm (0.079 pollici) e 1.27 mm (0.050 pollici).


== Storia ==
== Storia ==
I jumper hanno iniziato a proliferare con l'avvento dei primi [[personal computer]], nei quali permettevano ad un tecnico (o un utente esperto) di intervenire sulla configurazione [[hardware]] della macchina stessa. Col passare del tempo (verso gli [[Anni 1990|anni novanta]]), i jumper hanno consolidato il loro ruolo fondamentale nella configurazione dei computer, divenendo tanto numerosi da rendere necessaria la loro organizzazione in [[DIP switch]], che racchiudevano gruppi di jumper con funzioni strettamente correlate.
I jumper hanno iniziato a proliferare con l'avvento dei primi [[personal computer]], nei quali permettevano ad un tecnico (o un utente esperto) di intervenire sulla configurazione [[hardware]] della macchina stessa. Col passare del tempo (verso gli [[Anni 1990|anni novanta]]), i jumper hanno consolidato il loro ruolo fondamentale nella configurazione dei computer, divenendo tanto numerosi da rendere necessaria la loro organizzazione in [[DIP switch]], che racchiudevano gruppi di jumper con funzioni strettamente correlate.


Il [[anni 2000|terzo millennio]] ha segnato una progressiva scomparsa dei jumper sulle motherboard, ritenuti a ragione scomodi dalla maggior parte degli utenti, in favore di una nuova generazione di hardware configurabile via [[software]], anche grazie al consolidamento della tecnologia [[plug and play]]. La configurazione dell'hardware è stata così spostata dai banchi di jumper ai "banchi" di [[NVRAM|RAM non volatile]], il cui aggiornamento permette di intervenire sui parametri di funzionamento senza dover accedere fisicamente alla periferica che si desidera regolare.
Il [[anni 2000|terzo millennio]] ha segnato una progressiva scomparsa dei jumper sulle motherboard, ritenuti a ragione scomodi dalla maggior parte degli utenti, in favore di una nuova generazione di hardware configurabile via [[software]], anche grazie al consolidamento della tecnologia [[plug and play]]. La configurazione dell'hardware è stata così spostata dai banchi di jumper ai banchi di [[NVRAM|RAM non volatile]], il cui aggiornamento permette di intervenire sui parametri di funzionamento senza dover accedere fisicamente alla periferica che si desidera regolare.

== Note ==
<references />


== Altri progetti ==
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Jumper}}
{{interprogetto}}


{{portale|informatica}}
{{portale|informatica}}
Riga 19: Riga 22:
[[Categoria:Componenti elettrici]]
[[Categoria:Componenti elettrici]]
[[Categoria:Componenti per computer]]
[[Categoria:Componenti per computer]]
[[Categoria:Scheda madre]]

Versione attuale delle 05:57, 20 nov 2023

In alto: jumper posizionato su un disco fisso IDE.
In basso: jumper assortiti.

In elettronica, i jumper (o Shunt jumper) sono minuscoli ponticelli metallici (infatti in italiano si usa talvolta ponticello[1]) utilizzati per cortocircuitare dei contatti (piedini) situati in punti prestabiliti di un circuito digitale, per attivare o disattivare funzioni diverse del circuito, previste in fase di progettazione dal disegnatore. I jumper erano largamente usati sulle schede madri dei computer e sulle periferiche collegate; un loro utilizzo ancora attuale è per l'assegnazione ad un disco rigido IDE del ruolo di master o slave. Sono utilizzati anche in circuiti analogici, per controllare sezioni del circuito tramite funzioni logiche; un tipico impiego di questo genere è nelle apparecchiature audio di classe elevata, in cui è possibile variare il guadagno o l'impedenza di uscita, per adattarli in modo ottimale agli altri elementi dell'impianto.

Funzionamento

[modifica | modifica wikitesto]

Un jumper è costituito da un piccolo involucro di plastica, all'interno del quale è presente una linguetta di metallo (tipicamente rame o bronzo trattati galvanicamente); infilando con una leggera pressione un jumper sulla coppia di pin designati, si stabilisce un cortocircuito tra i due, attuato dalla linguetta di metallo premuta contro di essi dal contenitore plastico. Da decenni, l'interasse dei jumper è di 2,54 mm (0.100 pollici), corrispondente alla distanza tra due pin della componentistica elettronica Dual In Line (DIL).
Altri jumper in uso diffuso - più piccoli - sono quelli con interasse da 2.00 mm (0.079 pollici) e 1.27 mm (0.050 pollici).

I jumper hanno iniziato a proliferare con l'avvento dei primi personal computer, nei quali permettevano ad un tecnico (o un utente esperto) di intervenire sulla configurazione hardware della macchina stessa. Col passare del tempo (verso gli anni novanta), i jumper hanno consolidato il loro ruolo fondamentale nella configurazione dei computer, divenendo tanto numerosi da rendere necessaria la loro organizzazione in DIP switch, che racchiudevano gruppi di jumper con funzioni strettamente correlate.

Il terzo millennio ha segnato una progressiva scomparsa dei jumper sulle motherboard, ritenuti a ragione scomodi dalla maggior parte degli utenti, in favore di una nuova generazione di hardware configurabile via software, anche grazie al consolidamento della tecnologia plug and play. La configurazione dell'hardware è stata così spostata dai banchi di jumper ai banchi di RAM non volatile, il cui aggiornamento permette di intervenire sui parametri di funzionamento senza dover accedere fisicamente alla periferica che si desidera regolare.

  1. ^ ponticello, su Dizionario La Repubblica. URL consultato il 23 maggio 2022.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]
  Portale Informatica: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di informatica