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Urbano Bolzanio: differenze tra le versioni

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{{Bio
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|Nome = Urbano Valeriano
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}}


== Vita ==
Il suo vero nome era Urbano Dalle Fosse. Noto anche come Urbanus Bolzanius bellunensis; Urbanus; Urbanus Bolzanus bellunensis.
[[Immagine:Basilica di Santa Maria dei Frari - Venezia - Porta laterale, a sinistra.jpg|thumb|[[Basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari]], ingresso esterno della Cappella di San Marco: sulla sinistra del portale la lapide commemorativa di Urbano Bolzanio, sulla destra quella di Pierio Valeriano, suo nipote.]]
L'epiteto "Bolzanio", con il quale è universalmente noto, non fu mai utilizzato da Urbano, in quanto fu un'invenzione del nipote [[Pierio Valeriano]] estesa successivamente a tutti i membri della famiglia (per quanto riguarda Urbano, il soprannome compare nella sua opera di grammatica a partire dall'edizione postuma del [[1545]]). Non si tratta, però, di una pura fantasia, in quanto la famiglia Dalle Fosse era effettivamente originaria di [[Bolzano (Belluno)|Bolzano]], villaggio alle porte di [[Belluno]]<ref name=treccani/>.


Diversamente da quanto tentò di sostenere Pierio Valeriano, i Dalle Fosse non erano nobili e lo stesso Urbano era figlio di un artigiano (un "mastro Pietro"). Già nel [[1450]] risulta [[novizio]] nel convento di San Pietro di Belluno, abitato dai [[frati minori conventuali]]. Nel [[1465]] è ancora nel monastero come studente, mentre nel [[1466]] risulta a [[Treviso]] forse per studiare [[teologia]]. Nel [[1472]] passa nel convento di [[Basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari#San Nicoletto della Lattuga|San Nicolò della Lattuga]] di [[Venezia]], città dove, probabilmente, approfondì [[filosofia]] e [[dialettica]]<ref name=treccani>{{cita web
==Vita==
|cognome= Gualdo Rosa
E' nato a Belluno nel 1443 da [[Pietro delle Fosse]] e a soli 10 anni entrò nell'[[Ordine dei Frati Minori Conventuali]] dove raggiunse la carica di Provinciale. Fino al 1472 rimase nel convento francescano di [[Udine]] come novizio. L'anno seguente è studente di teologia nel convento di S.Nicolò della Lattuga <ref> http://giandri.altervista.org/giandri_0408_Nicoletto.html </ref>.
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Desideroso di imparare le lingue e di conoscere le civiltà orientali dal 1473 al 1489 visitò a piedi la [[Tracia]], la [[Grecia]], la [[Siria]], l'[[Arabia]], la [[Palestina]] e l'[[Egitto]]. Di queste peregrinazioni scrisse un itinerario andato perduto, ma di cui rimangono molte testimonianze.
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Tornato in Italia salì per due volte sull'[[Etna]] per esaminare il cratere e studiarne i fenomeni e di ciò dà testimonianza [[Pietro Bembo]] nel suo dialogo [[De Aetna]].
|titolo= DALLE FOSSE (Bolzanio), Urbano
Discepolo di [[Costantino Lascaris]] a Messina, dove si era fermato sulla via del ritorno da un viaggio compiuto nel 1473 al seguito del futuro [[doge]] [[Andrea Gritti]] che andava [[bailo]] a [[Costantinopoli]], amico di Pietro Bembo, fu collaboratore di [[Aldo Manuzio]] <ref> Lowry Martin, ''Il mondo di Aldo Manuzio'', Roma, Il Veltro, 1984 </ref> per i cui tipi pubblicò nel 1498 una grammatica greca.
|accesso= 6 giugno 2012
Ben introdotto nell'ambiente culturale veneziano invitò ben presto presso di il nipote [[Giovanni Pierio Valeriano Bolzanio]].
|opera= Dizionario Biografico degli Italiani
Nel [[1484]] si trasferì a [[Firenze]] su invito di [[Lorenzo il Magnifico]] dove divenne precettore di suo figlio Giovanni, il futuro [[Leone X]] ed entrò a far parte dell'[[Accademia Platonica]]. Quando Giovanni, fatto Cardinale, fu trasferito a Pisa, Urbano si spostò a Venezia dove insegnò greco dal [[1489]] al [[1497]].
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Nel 1502 ancora al seguito del Gritti tornò a Costantinopoli. L'ultimo viaggio di cui abbiamo notizia è una visita a Roma nel [[1515]] per trovare il suo ex allievo divenuto papa Leone X.
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Morì nel 1525 a 81 anni.
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[[File:Urbano Bolzanio.jpg|thumb|A Urbano Bolzanio nel chiostro del Seminario Gregoriano a [[Belluno]]]]
Desideroso di imparare le lingue e di conoscere le civiltà orientali dal 1473 al 1489 visitò a piedi la [[Tracia]], la [[Grecia]], la [[Siria]], l'[[Penisola araba|Arabia]], la [[Palestina]] e l'[[Egitto]]. Di queste peregrinazioni scrisse un itinerario andato perduto, ma di cui rimangono molte testimonianze.

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Ben introdotto nell'ambiente culturale veneziano invitò ben presto presso di il nipote [[Giovanni Pierio Valeriano Bolzanio]].
Nel [[1484]] si trasferì a [[Firenze]] su invito di [[Lorenzo il Magnifico]] dove divenne precettore di suo figlio Giovanni, il futuro [[Leone X]] ed entrò a far parte dell'[[Accademia Platonica]]. Quando Giovanni, fatto cardinale, fu trasferito a Pisa, Urbano si spostò a Venezia dove insegnò [[Lingua greca|greco]] dal [[1489]] al [[1497]].

Nel 1502, ancora al seguito del Gritti, tornò a [[Costantinopoli]]. L'ultimo viaggio di cui si ha notizia è una visita a [[Roma]] nel [[1515]] per trovare il suo ex allievo divenuto [[papa Leone X]]. Morì nel 1525 a 81 anni come ricorda la lapide fatta murare nella [[Basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari]] a Venezia<ref>[http://www.chieracostui.com/costui/docs/search/schedaoltre.asp?ID=1429 Chi era Costui - Scheda di Urbano Bolzanio (dalle Fosse)<!-- Titolo generato automaticamente -->].</ref> dal nipote Pierio Valeriano.


==Opere==
==Opere==
L'opera più importante di Bolzanio è una grammatica della [[lingua greca]] pubblicata per i tipi di Aldo Manuzio<ref> Fratris Urbani bellunensis ordinis minorum institutiones grammaticae. Venetiis in aedibus Aldi Manutii Romani. M.IIID. mense Ianuario. 4° </ref>, dedicata a [[Gianfrancesco Pico della Mirandola]]. In essa vi si tratta del [[nome]], del [[verbo]] e delle altre [[parti del discorso]]. È la prima redatta per intero in lingua latina <ref> ''Aldo Manuzio Editore- Dediche prefazioni-note ai testi'', Milano, Il polifilo, 1976 p.321 </ref>. Il suo successo fu grandissimo: l'opera ebbe in pochissimi anni ben 23 edizioni.
L'opera più importante di Bolzanio è una grammatica della [[lingua greca]] pubblicata per i tipi di Aldo Manuzio<ref>Fratris Urbani bellunensis ordinis minorum institutiones grammaticae. Venetiis in aedibus Aldi Manutii Romani. M.IIID. mense Ianuario. 4°</ref>, dedicata a [[Gianfrancesco Pico della Mirandola]]. Vi si tratta del [[Sostantivo|nome]], del [[verbo]] e delle altre [[parti del discorso]]. È la prima redatta per intero in lingua latina<ref>''Aldo Manuzio Editore- Dediche prefazioni-note ai testi'', Milano, Il polifilo, 1976 p. 321.</ref>. Il suo successo fu grandissimo: l'opera ebbe in pochissimi anni ben 23 edizioni.

==Note==
== Note ==
<references />
<references/>
==Bibliografia==

*''Urbano Bolzanio'' in Dizionario Biografico degli Italiani (DBI), vol.32, pp 88-92
== Bibliografia ==
* Lucia Gualdo Rosa, «[http://www.treccani.it/enciclopedia/urbano-dalle-fosse_(Dizionario-Biografico)/ DALLE FOSSE (Bolzanio), Urbano]», in ''Dizionario Biografico degli Italiani'', Volume 32, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1986.
* {{cita pubblicazione|url=http://books.google.it/books?id=peAAAAAAYAAJ&pg=PA47&lpg=PA47&dq|autore=[[Stefano Ticozzi]]|pubblicazione=Storia dei letterati ed artisti del dipartimento della Piave|città=Belluno|editore=presso Francesc'Antonio Tissi|anno=1813|titolo=Vita di Urbano Bolzanio. Notizie intorno a Francesco da Bolzano, e ad Antonio Doglioni}}
* Schiavi Alessandro, ''Urbano Valeriano nei suoi viaggi in Grecia, Egitto, Turchia'', Belluno, Delibarali, 1842.
* Doglioni Lucio, ''Vita di Urbano Valeriano'', Belluno, Tipografia Tissi, 1874.
* Bustico Giovanni, ''Due umanisti veneti, Urbano Bolzanio e Pierio Valeriano'' in ''Civiltà moderna'', IV, 1-2, 1932.
* Rollo Antonio, ''La grammatica greca di Urbano Bolzanio'' in ''Umanisti bellunesi fra Quattro e Cinquecento'' Atti del convegno (Belluno, 5 novembre 1999), a cura di Paolo Pellegrini, Firenze, Leo S. Olschki Editore, 2001.

== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
*[https://purl.pt/29292 Institutiones graecae grammaticae, Venezia, 1497/98], presso la Biblioteca Nazionale del Portogallo


{{Controllo di autorità}}
*[http://books.google.it/books?id=peAAAAAAYAAJ&pg=PA47&lpg=PA47&dq=urbano+bolzanio&source=web&ots=zGzRhRpCL8&sig=KR7haB0Mq3SMCZGaw5haa3paHCQ&hl=it&sa=X&oi=book_result&resnum=4&ct=result Ticozzi Stefano, ''Storia dei letterati ed artisti del dipartimento della Piave'', Belluno, presso Francesc'Antonio Tissi, 1813, Lib. II, cap.I]
{{Portale|biografie|Rinascimento}}
*Schiavi Alessandro, ''Urbano Valeriano nei sui viaggi in Grecia, Egitto, Turchia'',Belluno, Delibarali,1842
*Doglioni Lucio,''Vita di Urbano Valeriano'',Belluno, Tipografia Tissi, 1874
*Bustico Giovanni, ''Due umanisti veneti, Urbano Bolzanio e Pierio Valeriano'' in ''Civiltà moderna'',IV,1-2, 1932
*Rollo Antonio, ''La grammatica greca di Urbano Bolzanio'' in ''Umanisti bellunesi fra Quattro e Cinquecento'' Atti del convegno (Belluno, 5 novembre 1999), a cura di Paolo Pellegrini, Firenze, Leo S. Olschki Editore, 2001

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Urbano Dalle Fosse meglio noto come Urbano Bolzanio (Belluno, 1442Venezia, aprile 1524) è stato un umanista e grecista italiano.

Basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari, ingresso esterno della Cappella di San Marco: sulla sinistra del portale la lapide commemorativa di Urbano Bolzanio, sulla destra quella di Pierio Valeriano, suo nipote.

L'epiteto "Bolzanio", con il quale è universalmente noto, non fu mai utilizzato da Urbano, in quanto fu un'invenzione del nipote Pierio Valeriano estesa successivamente a tutti i membri della famiglia (per quanto riguarda Urbano, il soprannome compare nella sua opera di grammatica a partire dall'edizione postuma del 1545). Non si tratta, però, di una pura fantasia, in quanto la famiglia Dalle Fosse era effettivamente originaria di Bolzano, villaggio alle porte di Belluno[1].

Diversamente da quanto tentò di sostenere Pierio Valeriano, i Dalle Fosse non erano nobili e lo stesso Urbano era figlio di un artigiano (un "mastro Pietro"). Già nel 1450 risulta novizio nel convento di San Pietro di Belluno, abitato dai frati minori conventuali. Nel 1465 è ancora nel monastero come studente, mentre nel 1466 risulta a Treviso forse per studiare teologia. Nel 1472 passa nel convento di San Nicolò della Lattuga di Venezia, città dove, probabilmente, approfondì filosofia e dialettica[1].

A Urbano Bolzanio nel chiostro del Seminario Gregoriano a Belluno

Desideroso di imparare le lingue e di conoscere le civiltà orientali dal 1473 al 1489 visitò a piedi la Tracia, la Grecia, la Siria, l'Arabia, la Palestina e l'Egitto. Di queste peregrinazioni scrisse un itinerario andato perduto, ma di cui rimangono molte testimonianze.

Tornato in Italia salì per due volte sull'Etna per esaminare il cratere e studiarne i fenomeni e di ciò dà testimonianza Pietro Bembo nel suo dialogo De Aetna. Discepolo di Costantino Lascaris a Messina, amico di Pietro Bembo, fu collaboratore di Aldo Manuzio[2] per i cui tipi pubblicò nel 1498 una grammatica greca.

Ben introdotto nell'ambiente culturale veneziano invitò ben presto presso di sé il nipote Giovanni Pierio Valeriano Bolzanio. Nel 1484 si trasferì a Firenze su invito di Lorenzo il Magnifico dove divenne precettore di suo figlio Giovanni, il futuro Leone X ed entrò a far parte dell'Accademia Platonica. Quando Giovanni, fatto cardinale, fu trasferito a Pisa, Urbano si spostò a Venezia dove insegnò greco dal 1489 al 1497.

Nel 1502, ancora al seguito del Gritti, tornò a Costantinopoli. L'ultimo viaggio di cui si ha notizia è una visita a Roma nel 1515 per trovare il suo ex allievo divenuto papa Leone X. Morì nel 1525 a 81 anni come ricorda la lapide fatta murare nella Basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari a Venezia[3] dal nipote Pierio Valeriano.

L'opera più importante di Bolzanio è una grammatica della lingua greca pubblicata per i tipi di Aldo Manuzio[4], dedicata a Gianfrancesco Pico della Mirandola. Vi si tratta del nome, del verbo e delle altre parti del discorso. È la prima redatta per intero in lingua latina[5]. Il suo successo fu grandissimo: l'opera ebbe in pochissimi anni ben 23 edizioni.

  1. ^ a b Lucia Gualdo Rosa, DALLE FOSSE (Bolzanio), Urbano, in Dizionario Biografico degli Italiani, vol. 32, Treccani, 1986. URL consultato il 6 giugno 2012.
  2. ^ Lowry Martin, Il mondo di Aldo Manuzio, Roma, Il Veltro Editrice, 1984.
  3. ^ Chi era Costui - Scheda di Urbano Bolzanio (dalle Fosse).
  4. ^ Fratris Urbani bellunensis ordinis minorum institutiones grammaticae. Venetiis in aedibus Aldi Manutii Romani. M.IIID. mense Ianuario. 4°
  5. ^ Aldo Manuzio Editore- Dediche prefazioni-note ai testi, Milano, Il polifilo, 1976 p. 321.
  • Lucia Gualdo Rosa, «DALLE FOSSE (Bolzanio), Urbano», in Dizionario Biografico degli Italiani, Volume 32, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1986.
  • Stefano Ticozzi, Vita di Urbano Bolzanio. Notizie intorno a Francesco da Bolzano, e ad Antonio Doglioni, in Storia dei letterati ed artisti del dipartimento della Piave, Belluno, presso Francesc'Antonio Tissi, 1813.
  • Schiavi Alessandro, Urbano Valeriano nei suoi viaggi in Grecia, Egitto, Turchia, Belluno, Delibarali, 1842.
  • Doglioni Lucio, Vita di Urbano Valeriano, Belluno, Tipografia Tissi, 1874.
  • Bustico Giovanni, Due umanisti veneti, Urbano Bolzanio e Pierio Valeriano in Civiltà moderna, IV, 1-2, 1932.
  • Rollo Antonio, La grammatica greca di Urbano Bolzanio in Umanisti bellunesi fra Quattro e Cinquecento Atti del convegno (Belluno, 5 novembre 1999), a cura di Paolo Pellegrini, Firenze, Leo S. Olschki Editore, 2001.

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