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Forenza: differenze tra le versioni

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|Divisione amm grado 2 = Potenza
|Divisione amm grado 2 = Potenza
|Amministratore locale = Francesco Mastrandrea
|Amministratore locale = Francesco Mastrandrea
|Partito = [[lista civica]] "Forenza autentica"
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|Data elezione = 10-06-2018
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|Nome abitanti = forenzesi, forentani
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'''Forenza''' (''Ferénze'' in [[dialetto lucano]]<ref>{{cita libro|autore=[[AA.VV.]]|titolo=Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani|anno=1996|editore=[[Garzanti]]|città=Milano|p=280}}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:1959}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti"/> della [[provincia di Potenza]], in [[Basilicata]].
'''Forenza''' (''Ferénzë'' in [[dialetto lucano]]<ref>{{cita libro|autore=[[AA.VV.]]|titolo=Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani|anno=1996|editore=[[Garzanti]]|città=Milano|p=280}}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:1767}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti"/> della [[provincia di Potenza]] in [[Basilicata]].


== Geografia fisica ==
== Geografia fisica ==
=== Territorio ===
=== Territorio ===
Sorge a {{M|836|u=m slm}} a nord dell'[[Appennino Lucano]], nella [[Valle del Bradano]] nella parte settentrionale della provincia. Fa parte della [[Comunità Montana Alto Bradano]]. Il colle su cui sorge Forenza è chiamato "Balcone delle Puglie" perché è possibile osservare il panorama del [[Tavoliere delle Puglie|Tavoliere pugliese]] fino al [[Gargano]] ed al [[Monte Vulture]].
Sorge a {{M|836|u=m slm}} a nord dell'[[Appennino Lucano]], nella [[Valle del Bradano]] nella parte settentrionale della provincia. Fa parte della [[comunità montana Alto Bradano]]. {{Senza fonte|Il territorio comunale presenta al suo interno, in connessione con i comuni circostanti, una delle aree forestali più grandi e intatte d'Italia, con alberi maestosi e una vegetazione e una fauna molto diversificate. Il colle su cui sorge Forenza è chiamato "Balcone delle Puglie" perché è possibile osservare il panorama del [[Tavoliere delle Puglie|Tavoliere pugliese]] fino al [[Gargano]] e al [[Monte Vulture]].}}


Confina con i comuni di: [[Maschito]] ({{M|10|u=km}}), [[Acerenza]] ({{M|14|u=km}}), [[Banzi]] e [[Palazzo San Gervasio]] ({{M|16|u=km}}), [[Ginestra (Italia)|Ginestra]] e [[Ripacandida]] ({{M|18|u=km}}), [[Genzano di Lucania]] ({{M|22|u=km}}), [[Filiano]] ({{M|29|u=km}}), [[Pietragalla]] ({{M|30|u=km}}) e [[Avigliano]] ({{M|39|u=km}}).
Confina con i comuni di: [[Maschito]] ({{M|10|u=km}}), [[Acerenza]] ({{M|14|u=km}}), [[Banzi]] e [[Palazzo San Gervasio]] ({{M|16|u=km}}), [[Ginestra (Italia)|Ginestra]] e [[Ripacandida]] ({{M|18|u=km}}), [[Genzano di Lucania]] ({{M|22|u=km}}), [[Filiano]] ({{M|29|u=km}}), [[Pietragalla]] ({{M|30|u=km}}) e [[Avigliano]] ({{M|39|u=km}}).
Dista {{M|54|u=km}} da [[Potenza (Italia)|Potenza]] e {{M|84|u=km}} dall'altra [[provincia di Matera|provincia lucana di Matera]].


===Clima===
===Clima===
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==Storia==
==Storia==
{{F|centri abitati della Basilicata|ottobre 2021}}
Secondo fonti storiche, il nome del comune deriva da Forentum, antico sito di origine [[Sanniti|sannita]] citato da [[Orazio]], [[Livio]], [[Diodoro Siculo]] e [[Plinio il Vecchio]]. Tuttavia, l'attuale centro abitato di Forenza non è quello cui si riferiscono questi antichi scrittori, essendo sorto in un luogo poco distante dall'antico sito. Forentum era una colonia sannita che poi cadde sotto il dominio romano ad opera di [[Fabio Massimo]]. Allora era ubicata su una via obbligata, che collegava [[Venosa|Venusia]] a [[Banzi|Bantia]] ed [[Acerenza|Acheruntia]], zona oggi detta San Martino.
Secondo fonti storiche, il nome del comune deriva da Forentum, antico sito di origine [[Sanniti|sannita]] citato da [[Orazio]], [[Livio]], [[Diodoro Siculo]] e [[Plinio il Vecchio]]. Tuttavia, l'attuale centro abitato di Forenza non è quello cui si riferiscono questi antichi scrittori, essendo sorto in un luogo poco distante dall'antico sito. Forentum era una colonia sannita che poi cadde sotto il dominio romano ad opera di [[Fabio Massimo]]. Allora era ubicata su una via obbligata, che collegava [[Venosa|Venusia]] a [[Banzi|Bantia]] ed [[Acerenza|Acheruntia]], zona oggi detta San Martino.


Gli abitanti di ''Forentum'', non essendo in grado di difendersi dai frequenti attacchi esterni, costruirono un nuovo centro abitato su una collina poco distante e questo nuovo insediamento corrisponde all'attuale Forenza. Il nuovo sito iniziò ad essere abitato intorno al IX secolo. In quel periodo, quando nacque il [[Principato di Salerno|Principato longobardo di Salerno]] che includeva quasi tutta l'antica [[Lucania]], Forenza faceva parte della [[Puglia]].
Gli abitanti di ''Forentum'', non essendo in grado di difendersi dai frequenti attacchi esterni, costruirono un nuovo centro abitato su una collina poco distante e questo nuovo insediamento corrisponde all'attuale Forenza. Il nuovo sito iniziò ad essere abitato intorno al IX secolo. In quel periodo, quando nacque il [[Principato di Salerno|principato longobardo di Salerno]] che includeva quasi tutta l'antica [[Lucania]], Forenza faceva parte del [[ducato di Puglia]].


La cittadina subì prima la dominazione bizantina e poi quella [[longobardi|longobarda]], venendo inclusa nel "Gastaldato di [[Acerenza]]". In questo periodo fu edificato un castello, collocato al centro del pianoro (l'attuale piazza Regina Margherita); della struttura, al giorno d'oggi, non è rimasto nulla. In seguito divenne feudo dell'impero [[normanni|normanno]] e poi fu dominata dagli [[angioini]], che vi apportarono modifiche strutturali, come testimoniato dai resti di quelle che una volta erano le mura angioine del XIII secolo. Gli angioini affidarono Forenza al principe [[Giovanni Caracciolo]] e successivamente gli [[Asburgo]] la concedettero alla famiglia [[Doria]], signori di [[Melfi]].
La cittadina subì prima la dominazione bizantina e poi quella [[longobardi|longobarda]], venendo inclusa nel "Gastaldato di [[Acerenza]]". In questo periodo fu edificato un castello, collocato al centro del pianoro (l'attuale piazza Regina Margherita); della struttura, al giorno d'oggi, non è rimasto nulla. In seguito divenne feudo dell'impero [[normanni|normanno]] e poi fu dominata dagli [[angioini]], che vi apportarono modifiche strutturali, come testimoniato dai resti di quelle che una volta erano le mura angioine del XIII secolo. Gli angioini affidarono Forenza al principe [[Giovanni Caracciolo]] e successivamente gli [[Asburgo]] la concedettero alla famiglia [[Doria]], signori di [[Melfi]].


Il 14 febbraio [[1892]] ci fu una rivolta contadina per protestare contro la [[Imposta di famiglia|tassa della famiglia]] (la tassa "[[Focatico|foci]]") ed il comune registrò vari disordini, con il municipio che venne dato alle fiamme. Allora il governo italiano spedì un battaglione di bersaglieri per soffocare la rivolta, che pose il quartier generale nel palazzo di Tufaroli, e numerosi contadini vennero uccisi. Dopo la [[seconda guerra mondiale]] Forenza subì un forte fenomeno migratorio, vedendo la sua popolazione diminuire di circa tremila abitanti fino alle soglie del [[2010]].
Il 14 febbraio [[1892]] ci fu una rivolta contadina per protestare contro la [[Imposta di famiglia|tassa della famiglia]] (la tassa "[[Focatico|foci]]") ed il comune registrò vari disordini, con il municipio che venne dato alle fiamme. Allora il governo italiano spedì un battaglione di bersaglieri per soffocare la rivolta, che pose il quartier generale nel palazzo di Tufaroli, e numerosi contadini vennero uccisi.

Negli anni della [[seconda guerra mondiale]], tra il 1940 e il 1943, 7 profughi ebrei provenienti dalla Germania, dall'Austria e dalla Polonia furono confinati in soggiorno coatto a Forenza. Furono tutti liberati con l'arrivo dell'esercito alleato nel settembre 1943. Alcuni di loro poterono già emigrare negli Stati Uniti nel luglio 1944. Gli altri si trasferirono a Bari in attesa della fine della guerra.<ref>[http://www.annapizzuti.it/regioni/basilicata.php Ebrei stranieri internati in Basilicata].</ref>

Dopo la [[seconda guerra mondiale]] Forenza subì un forte fenomeno migratorio, vedendo la sua popolazione diminuire di circa tremila abitanti fino alle soglie del [[2010]].


=== Simboli ===
=== Simboli ===
Lo stemma del Comune di Forenza è stato concesso con decreto del presidente della Repubblica del 28 gennaio 2004.<ref>{{Cita web|url=http://presidenza.governo.it/onorificenze_araldica/araldica/emblemi/2004/comuni/forenza.html|titolo=Emblema del Comune di Forenza|autore=Governo Italiano, Ufficio Onorificenze e Araldica|accesso=2021-04-02}}</ref>
Lo stemma del comune di Forenza è stato concesso con decreto del presidente della Repubblica del 28 gennaio 2004.<ref>{{Cita web|url=http://presidenza.governo.it/onorificenze_araldica/araldica/emblemi/2004/comuni/forenza.html|titolo=Emblema del Comune di Forenza|sito=Governo Italiano, Ufficio Onorificenze e Araldica|accesso=2021-04-02}}</ref>
{{citazione|Di azzurro, alla [[Quercia (araldica)|quercia]] di verde, fustata al naturale, ghiandifera di nove d'oro, nodrita nella pianura erbosa di verde, il tronco attraversato dal [[Bove (araldica)|bue]] di argento, fermo, con i quattro arti attraversanti sul verde, con la testa posta di tre quarti. Ornamenti esteriori da Comune.|D.P.R. 28.01.2004 concessione di stemma e gonfalone}}
{{citazione|Di azzurro, alla [[Quercia (araldica)|quercia]] di verde, fustata al naturale, ghiandifera di nove d'oro, nodrita nella pianura erbosa di verde, il tronco attraversato dal [[Bove (araldica)|bue]] di argento, fermo, con i quattro arti attraversanti sul verde, con la testa posta di tre quarti. Ornamenti esteriori da Comune.|D.P.R. 28.01.2004 concessione di stemma e gonfalone}}
Il gonfalone è un drappo di bianco con la bordatura di azzurro.


== Società ==
== Società ==
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[[File:Convento SS Crocifisso.jpg|thumb|Convento del SS. Crocifisso]]
[[File:Convento SS Crocifisso.jpg|thumb|Convento del SS. Crocifisso]]
[[File:Parrocchia_S._Nicola_e_Maria_SS..jpg|thumb|upright|Chiesa dei Santi Nicola e Maria]]
[[File:Parrocchia_S._Nicola_e_Maria_SS..jpg|thumb|upright|Chiesa dei Santi Nicola e Maria]]
* Convento del SS. Crocifisso, risale al XVII secolo e comprende un santuario con una statua lignea di [[Gesù Cristo]]. Conserva tele del cinquecento ed un dipinto di "Santa Maria della Stella" del XIV secolo.
* Convento del SS. Crocifisso: risale al XVII secolo e comprende un santuario con una statua lignea di [[Gesù Cristo]]. Conserva tele del Cinquecento ed un dipinto di "Santa Maria della Stella" del XIV secolo.
* Chiesa di San Nicola e Maria SS., costruita nel settecento, contiene un busto argenteo di sant'Antonio da Padova.
* Chiesa di San Nicola e Maria SS.: costruita nel Settecento, conserva un busto argenteo di sant'[[Antonio da Padova]].
* Chiesa di Santa Maria dell'Armenia, una delle più antiche di Forenza (risale al XII secolo), di cui sono rimasti alcuni ruderi.
* Chiesa di Santa Maria dell'Armenia, una delle più antiche di Forenza (risale al XII secolo), di cui sono rimasti alcuni ruderi.
* Chiesa rupestre di San Biagio, appartenuta ai [[basiliani]], scavata in una grotta da un seguace di [[Vitale di Castronovo|san Vitale]].
* Chiesa rupestre di San Biagio, appartenuta ai [[monaci basiliani|basiliani]], scavata in una grotta da un seguace di [[Vitale di Castronovo|san Vitale]].
* Chiesa dell'Annunziata, edificata nel periodo cinquecentesco.
* Chiesa dell'Annunziata, edificata nel periodo cinquecentesco.
* Museo etnografico della Casa Contadina, ubicato nel centro storico, rappresenta una casa tipica della cultura contadina di fine Ottocento e inizio Novecento.
* Museo etnografico della casa contadina: ubicato nel centro storico, rappresenta una casa tipica della cultura contadina di fine Ottocento e inizio Novecento.


== Cultura ==
== Cultura ==
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== Economia ==
== Economia ==
L'economia locale è perlopiù basata sull'agricoltura, con la coltivazione di vigneti e oliveti. Forenza è uno dei produttori dell'[[Aglianico del Vulture]], riconosciuto [[denominazione di origine protetta|DOC]] nel [[1971]]. Il comune fa anche parte dell'[[Associazione Nazionale Città dell'Olio]], ente senza fini di lucro, nato nel [[1994]] per promuovere l'[[olio extravergine d'oliva]] e i territori di produzione. I settori industriale e turistico sono molto scarsi. Tra le attività più tradizionali vi sono quelle [[artigianato|artigianali]], legate alla cultura contadina e pastorale. Queste attività si distinguono per la lavorazione del [[legno]] finalizzata sia alla produzione di [[mobili]] sia di oggetti casalinghi, oltreché per l'[[intaglio]] a fini artistici<ref name=Aci>{{cita libro | titolo=Atlante cartografico dell'artigianato | editore=A.C.I. | città=Roma | anno=1985 | volume=3 | p=6}}</ref><ref name=ItaGui>{{Cita web | url=http://basilicata.italiaguida.it/cmsx.asp?IDPg=563| titolo=La tua vacanza in Basilicata:Artigianato| accesso=21 maggio 2016}}</ref><ref name=RegIta>{{Cita web | url=http://www.regioni-italiane.com/Le_note_dei_pastori_basilicata_lucania.htm| titolo=Artigianato in Basilicata | accesso=21 maggio 2016}}</ref>.
L'economia locale è perlopiù basata sull'agricoltura, con la coltivazione di vigneti e oliveti. Forenza è uno dei produttori dell'[[Aglianico del Vulture]], riconosciuto [[denominazione di origine protetta|DOC]] nel [[1971]]. Il comune fa anche parte dell'[[Associazione Nazionale Città dell'Olio]], ente senza fini di lucro, nato nel [[1994]] per promuovere l'[[olio extravergine d'oliva]] e i territori di produzione. I settori industriale e turistico sono molto scarsi. Tra le attività più tradizionali vi sono quelle [[artigianato|artigianali]], legate alla cultura contadina e pastorale. Queste attività si distinguono per la lavorazione del [[legno]] finalizzata sia alla produzione di [[mobili]] sia di oggetti casalinghi, oltreché per l'[[intaglio]] a fini artistici<ref name=Aci>{{cita libro | titolo=Atlante cartografico dell'artigianato | editore=A.C.I. | città=Roma | anno=1985 | volume=3 | p=6}}</ref><ref name=ItaGui>{{Cita web| url=http://basilicata.italiaguida.it/cmsx.asp?IDPg=563| titolo=La tua vacanza in Basilicata:Artigianato| accesso=21 maggio 2016| dataarchivio=11 giugno 2016| urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160611180453/http://basilicata.italiaguida.it/cmsx.asp?IDPg=563| urlmorto=sì}}</ref><ref name=RegIta>{{Cita web | url=http://www.regioni-italiane.com/Le_note_dei_pastori_basilicata_lucania.htm| titolo=Artigianato in Basilicata | accesso=21 maggio 2016}}</ref>.


== Amministrazione ==
== Amministrazione ==
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|Francesco Mastrandea
|Francesco Mastrandea
|[[Partito Democratico (Italia)|PD]]
|[[Partito Democratico (Italia)|PD]]
|[[Sindaco]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|<ref name=interno>{{cita web|url= https://amministratori.interno.gov.it/amministratori/index.html|titolo=Anagrafe degli amministratori locali e regionali|accesso=13 maggio 2023}}</ref>
|
}}
}}
{{ComuniAmminPrec
|31 maggio [[2015]]
|31 maggio [[2015]]
|10 giugno 2018
|10 giugno [[2018]]
|Leonardo Lorusso
|Leonardo Lorusso
|[[Lista Civica]]
|[[Lista civica]]
|[[Sindaco]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
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|Francesco Mastrandrea
|[[lista civica]] Florenza autentica
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
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{{ComuniAmminPrec
|14 maggio 2023
|''in carica''
|Francesco Mastrandrea
|[[lista civica]] Florenza autentica
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
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[[File:ForenzaCasaContadina.JPG|thumb|Museo etnografico della Casa Contadina|right|240px]]
[[File:ForenzaCasaContadina.JPG|thumb|Museo etnografico della Casa Contadina|right|240px]]



Versione attuale delle 03:17, 20 nov 2024

Disambiguazione – Se stai cercando la politica italiana, vedi Eleonora Forenza.
Forenza
comune
Forenza – Stemma
Forenza – Bandiera
Forenza – Veduta
Forenza – Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Basilicata
Provincia Potenza
Amministrazione
SindacoFrancesco Mastrandrea (lista civica Forenza autentica) dal 10-6-2018 (2º mandato dal 14-5-2023)
Territorio
Coordinate40°52′N 15°51′E
Altitudine836 m s.l.m.
Superficie116,31 km²
Abitanti1 767[1] (31-8-2024)
Densità15,19 ab./km²
Comuni confinantiAcerenza, Avigliano, Banzi, Filiano, Ginestra, Maschito, Palazzo San Gervasio, Pietragalla, Ripacandida
Altre informazioni
Cod. postale85023
Prefisso0971
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT076033
Cod. catastaleD696
TargaPZ
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona E, 2 275 GG[3]
Nome abitantiforenzesi, forentani
PatronoSant'Antonio di Padova e San Vito martire
Giorno festivo13 e 15 Giugno
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Forenza
Forenza
Forenza – Mappa
Forenza – Mappa
Posizione del comune di Forenza all'interno della provincia di Potenza
Sito istituzionale

Forenza (Ferénzë in dialetto lucano[4]) è un comune italiano di 1 767 abitanti[1] della provincia di Potenza in Basilicata.

Geografia fisica

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Sorge a 836 m s.l.m. a nord dell'Appennino Lucano, nella Valle del Bradano nella parte settentrionale della provincia. Fa parte della comunità montana Alto Bradano. Il territorio comunale presenta al suo interno, in connessione con i comuni circostanti, una delle aree forestali più grandi e intatte d'Italia, con alberi maestosi e una vegetazione e una fauna molto diversificate. Il colle su cui sorge Forenza è chiamato "Balcone delle Puglie" perché è possibile osservare il panorama del Tavoliere pugliese fino al Gargano e al Monte Vulture.[senza fonte]

Confina con i comuni di: Maschito (10 km), Acerenza (14 km), Banzi e Palazzo San Gervasio (16 km), Ginestra e Ripacandida (18 km), Genzano di Lucania (22 km), Filiano (29 km), Pietragalla (30 km) e Avigliano (39 km).

Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione meteorologica di Forenza.

Data la sua altitudine, il comune di Forenza ha un clima temperato freddo, con piogge frequenti nelle stagioni autunnali ed invernali ed inverni molto rigidi con cadute abbondanti di neve. Le estati sono fresche con un clima secco. Secondo i dati medi del trentennio 1961-1990, la temperatura media del mese più freddo, gennaio, è di +3,4 °C, mentre quella del mese più caldo, agosto, è di +22,8 °C[5].

Secondo fonti storiche, il nome del comune deriva da Forentum, antico sito di origine sannita citato da Orazio, Livio, Diodoro Siculo e Plinio il Vecchio. Tuttavia, l'attuale centro abitato di Forenza non è quello cui si riferiscono questi antichi scrittori, essendo sorto in un luogo poco distante dall'antico sito. Forentum era una colonia sannita che poi cadde sotto il dominio romano ad opera di Fabio Massimo. Allora era ubicata su una via obbligata, che collegava Venusia a Bantia ed Acheruntia, zona oggi detta San Martino.

Gli abitanti di Forentum, non essendo in grado di difendersi dai frequenti attacchi esterni, costruirono un nuovo centro abitato su una collina poco distante e questo nuovo insediamento corrisponde all'attuale Forenza. Il nuovo sito iniziò ad essere abitato intorno al IX secolo. In quel periodo, quando nacque il principato longobardo di Salerno che includeva quasi tutta l'antica Lucania, Forenza faceva parte del ducato di Puglia.

La cittadina subì prima la dominazione bizantina e poi quella longobarda, venendo inclusa nel "Gastaldato di Acerenza". In questo periodo fu edificato un castello, collocato al centro del pianoro (l'attuale piazza Regina Margherita); della struttura, al giorno d'oggi, non è rimasto nulla. In seguito divenne feudo dell'impero normanno e poi fu dominata dagli angioini, che vi apportarono modifiche strutturali, come testimoniato dai resti di quelle che una volta erano le mura angioine del XIII secolo. Gli angioini affidarono Forenza al principe Giovanni Caracciolo e successivamente gli Asburgo la concedettero alla famiglia Doria, signori di Melfi.

Il 14 febbraio 1892 ci fu una rivolta contadina per protestare contro la tassa della famiglia (la tassa "foci") ed il comune registrò vari disordini, con il municipio che venne dato alle fiamme. Allora il governo italiano spedì un battaglione di bersaglieri per soffocare la rivolta, che pose il quartier generale nel palazzo di Tufaroli, e numerosi contadini vennero uccisi.

Negli anni della seconda guerra mondiale, tra il 1940 e il 1943, 7 profughi ebrei provenienti dalla Germania, dall'Austria e dalla Polonia furono confinati in soggiorno coatto a Forenza. Furono tutti liberati con l'arrivo dell'esercito alleato nel settembre 1943. Alcuni di loro poterono già emigrare negli Stati Uniti nel luglio 1944. Gli altri si trasferirono a Bari in attesa della fine della guerra.[6]

Dopo la seconda guerra mondiale Forenza subì un forte fenomeno migratorio, vedendo la sua popolazione diminuire di circa tremila abitanti fino alle soglie del 2010.

Lo stemma del comune di Forenza è stato concesso con decreto del presidente della Repubblica del 28 gennaio 2004.[7]

«Di azzurro, alla quercia di verde, fustata al naturale, ghiandifera di nove d'oro, nodrita nella pianura erbosa di verde, il tronco attraversato dal bue di argento, fermo, con i quattro arti attraversanti sul verde, con la testa posta di tre quarti. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo di bianco con la bordatura di azzurro.

Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[8]

Monumenti e luoghi d'interesse

[modifica | modifica wikitesto]
Convento del SS. Crocifisso
Chiesa dei Santi Nicola e Maria
  • Convento del SS. Crocifisso: risale al XVII secolo e comprende un santuario con una statua lignea di Gesù Cristo. Conserva tele del Cinquecento ed un dipinto di "Santa Maria della Stella" del XIV secolo.
  • Chiesa di San Nicola e Maria SS.: costruita nel Settecento, conserva un busto argenteo di sant'Antonio da Padova.
  • Chiesa di Santa Maria dell'Armenia, una delle più antiche di Forenza (risale al XII secolo), di cui sono rimasti alcuni ruderi.
  • Chiesa rupestre di San Biagio, appartenuta ai basiliani, scavata in una grotta da un seguace di san Vitale.
  • Chiesa dell'Annunziata, edificata nel periodo cinquecentesco.
  • Museo etnografico della casa contadina: ubicato nel centro storico, rappresenta una casa tipica della cultura contadina di fine Ottocento e inizio Novecento.

L'economia locale è perlopiù basata sull'agricoltura, con la coltivazione di vigneti e oliveti. Forenza è uno dei produttori dell'Aglianico del Vulture, riconosciuto DOC nel 1971. Il comune fa anche parte dell'Associazione Nazionale Città dell'Olio, ente senza fini di lucro, nato nel 1994 per promuovere l'olio extravergine d'oliva e i territori di produzione. I settori industriale e turistico sono molto scarsi. Tra le attività più tradizionali vi sono quelle artigianali, legate alla cultura contadina e pastorale. Queste attività si distinguono per la lavorazione del legno finalizzata sia alla produzione di mobili sia di oggetti casalinghi, oltreché per l'intaglio a fini artistici[9][10][11].

Amministrazione

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Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
5 aprile 2005 31 maggio 2015 Francesco Mastrandea PD Sindaco [12]
31 maggio 2015 10 giugno 2018 Leonardo Lorusso Lista civica Sindaco [12]
10 giugno 2018 14 maggio 2023 Francesco Mastrandrea lista civica Florenza autentica Sindaco [12]
14 maggio 2023 in carica Francesco Mastrandrea lista civica Florenza autentica Sindaco [12]
Museo etnografico della Casa Contadina
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  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
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  4. ^ AA.VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Milano, Garzanti, 1996, p. 280.
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  6. ^ Ebrei stranieri internati in Basilicata.
  7. ^ Emblema del Comune di Forenza, su Governo Italiano, Ufficio Onorificenze e Araldica. URL consultato il 2 aprile 2021.
  8. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  9. ^ Atlante cartografico dell'artigianato, vol. 3, Roma, A.C.I., 1985, p. 6.
  10. ^ La tua vacanza in Basilicata:Artigianato, su basilicata.italiaguida.it. URL consultato il 21 maggio 2016 (archiviato dall'url originale l'11 giugno 2016).
  11. ^ Artigianato in Basilicata, su regioni-italiane.com. URL consultato il 21 maggio 2016.
  12. ^ a b c d Anagrafe degli amministratori locali e regionali, su amministratori.interno.gov.it. URL consultato il 13 maggio 2023.
  • AA. VV, Basilicata Atlante Turistico, Istituto Geografico De Agostini, 2006.
  • Antonio Canino, Basilicata Calabria, Touring Editore, 1980.

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