Bruno Toscano: differenze tra le versioni
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===L'artista=== |
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Manifesta interesse per la pittura fin da giovanissimo; i soggetti che più ama dipingere sono paesaggi umbri e luoghi di campagna a lui familiari. Con altri artisti spoletini forma un gruppo inizialmente denominato "Il Ponte"; ne fanno parte [[Filippo Marignoli (pittore)|Filippo Marignoli]], [[Giannetto Orsini]], [[Piero Raspi]], [[Ugo Rambaldi]] e [[Giuseppe De Gregorio]]. Espongono alla ''Mostra Nazionale d'Arte figurativa'' presso la [[camera di commercio]] di [[Terni]] nel 1949 e a Spoleto nel 1951. Insieme fondano il primo [[Cine Club|cine club]] cittadino con l'obiettivo di proiettare i film vietati durante il [[fascismo]] (il primo sarà ''[[La grande illusione (film)|La grande illusione]]'')<ref>{{cita web|url=https://www.aboutumbriamagazine.it/tag/spoleto/|titolo=Bruno Toscano, l'Umbria terra materna|data=12 aprile 2018|accesso=15 marzo 2019}}</ref>. |
Manifesta interesse per la pittura fin da giovanissimo; i soggetti che più ama dipingere sono paesaggi umbri e luoghi di campagna a lui familiari. Con altri artisti spoletini forma un gruppo inizialmente denominato "Il Ponte"; ne fanno parte [[Filippo Marignoli (pittore)|Filippo Marignoli]], [[Giannetto Orsini]], [[Piero Raspi]], [[Ugo Rambaldi]] e [[Giuseppe De Gregorio]]. Espongono alla ''Mostra Nazionale d'Arte figurativa'' presso la [[camera di commercio]] di [[Terni]] nel 1949 e a Spoleto nel 1951. Insieme fondano il primo [[Cine Club|cine club]] cittadino con l'obiettivo di proiettare i film vietati durante il [[fascismo]] (il primo sarà ''[[La grande illusione (film)|La grande illusione]]'')<ref>{{cita web|url=https://www.aboutumbriamagazine.it/tag/spoleto/|titolo=Bruno Toscano, l'Umbria terra materna|data=12 aprile 2018|accesso=15 marzo 2019}}</ref>. |
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La [[Critica artistica|critica]] comincia a interessarsi a loro mettendoli in luce come ''Gruppo di Spoleto'' o ''Gruppo dei sei''. Insieme espongono durante tutti gli [[anni cinquanta]], sia in [[Umbria]], sia in tutta Italia. |
La [[Critica artistica|critica]] comincia a interessarsi a loro mettendoli in luce come ''Gruppo di Spoleto'' o ''Gruppo dei sei''. Insieme espongono durante tutti gli [[anni cinquanta]], sia in [[Umbria]], sia in tutta Italia. |
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Nel 1953 si fanno promotori della prima ''Mostra Nazionale di Arti Figurative'' a Spoleto che avrà poi cadenza annuale; durante la preparazione dell'evento a Toscano viene l'idea di istituire per l'occasione un premio da destinare a giovani artisti denominato ''[[Premio Spoleto]]''. Coinvolge nel progetto il fratello [[Giovanni Toscano]], allora [[sindaco]] di Spoleto, [[Mario Mafai]], Lionello Leonardi che ne assume la presidenza, e il critico d'arte [[Francesco Arcangeli]]<ref>{{Cita libro|nome=Bruno|cognome=Toscano|titolo=Atti del convegno in ricordo di Francesco Arcangeli e Carlo Volpe, Bologna 1994|opera=Arte a Bologna, Bollettino dei musei civici|anno=1999|pp=111-115}}</ref>. |
Nel 1953 si fanno promotori della prima ''Mostra Nazionale di Arti Figurative'' a Spoleto che avrà poi cadenza annuale; durante la preparazione dell'evento a Toscano viene l'idea di istituire per l'occasione un premio da destinare a giovani artisti denominato ''[[Premio Spoleto]]''. Coinvolge nel progetto il fratello [[Giovanni Toscano]], allora [[sindaco]] di Spoleto, [[Mario Mafai]], Lionello Leonardi che ne assume la presidenza, e il critico d'arte [[Francesco Arcangeli]]<ref>{{Cita libro|nome=Bruno|cognome=Toscano|titolo=Atti del convegno in ricordo di Francesco Arcangeli e Carlo Volpe, Bologna 1994|opera=Arte a Bologna, Bollettino dei musei civici|anno=1999|pp=111-115}}</ref>. |
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Gli [[anni cinquanta]] sono importanti per la sua affermazione d'artista: nel 1953 vince il primo premio di un concorso nazionale avente come tema ''La donna'', presentando un ritratto dell'[[attivista]] [[Ethel Greenglass|Ethel Rosenberg]]; nel 1955 partecipa alla [[VII Quadriennale nazionale d'arte di Roma]], nel 1957 alla [[Biennale di San Paolo]]; nel 1958 espone al [[Festival dei due Mondi]] di Spoleto. |
Gli [[anni cinquanta]] sono importanti per la sua affermazione d'artista: nel 1953 vince il primo premio di un concorso nazionale avente come tema ''La donna'', presentando un ritratto dell'[[attivista]] [[Ethel Greenglass|Ethel Rosenberg]]; nel 1955 partecipa alla [[VII Quadriennale nazionale d'arte di Roma]], nel 1957 alla [[Biennale di San Paolo]]; nel 1958 espone al [[Festival dei due Mondi]] di Spoleto. |
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Come molti altri artisti, sente l'urgenza di comunicare attraverso la pittura lo sconcerto e le sofferenze post belliche. Inizia quindi a trasformare il proprio stile attraverso lenti e travagliati passaggi dal ''[[figurativismo]]'', all'''[[informale]]'': cambia l'uso dei colori che si fanno più vivaci; la luce non appare più diffusa su tutta la tela, ma la attraversa di taglio<ref>{{Cita libro|nome=Giovanni|cognome=Carandente|curatore1=Lamberto Gentili|titolo=Bruno Toscano. Oli e acquerelli 1953/1998|altri=Testi critici di Giovanni Carandente, Jacqueline Risset, Claudio Spadoni|editore=Galleria civica d'Arte moderna di Spoleto|anno=2003|città=Spoleto|p=8}}</ref>. |
Come molti altri artisti, sente l'urgenza di comunicare attraverso la pittura lo sconcerto e le sofferenze post belliche. Inizia quindi a trasformare il proprio stile attraverso lenti e travagliati passaggi dal ''[[figurativismo]]'', all'''[[informale]]'': cambia l'uso dei colori che si fanno più vivaci; la luce non appare più diffusa su tutta la tela, ma la attraversa di taglio<ref>{{Cita libro|nome=Giovanni|cognome=Carandente|curatore1=Lamberto Gentili|titolo=Bruno Toscano. Oli e acquerelli 1953/1998|altri=Testi critici di Giovanni Carandente, Jacqueline Risset, Claudio Spadoni|editore=Galleria civica d'Arte moderna di Spoleto|anno=2003|città=Spoleto|p=8}}</ref>. |
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Intorno al 1964 smette di dipingere preferendo concentrarsi sul lavoro di docente e storico dell'arte. |
Intorno al 1964 smette di dipingere preferendo concentrarsi sul lavoro di docente e storico dell'arte. |
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In verità la sua attività pittorica continuerà, ma in ambito totalmente privato; sarà condivisa in pubblico solo nel 2003 quando gli verrà dedicata una mostra antologica a [[Palazzo Racani Arroni]], che racconterà un quarantennio di attività<ref>Per la biografia cfr. {{Cita libro|curatore1=Lamberto Gentili|titolo=Bruno Toscano. Oli e acquerelli 1953/1998|altri=Testi critici di Giovanni Carandente, Jacqueline Risset, Claudio Spadoni|editore=Galleria civica d'Arte moderna di Spoleto |anno=2003 |città=Spoleto |p=53}}</ref><ref> |
In verità la sua attività pittorica continuerà, ma in ambito totalmente privato; sarà condivisa in pubblico solo nel 2003 quando gli verrà dedicata una mostra antologica a [[Palazzo Racani Arroni]], che racconterà un quarantennio di attività<ref>Per la biografia cfr. {{Cita libro|curatore1=Lamberto Gentili|titolo=Bruno Toscano. Oli e acquerelli 1953/1998|altri=Testi critici di Giovanni Carandente, Jacqueline Risset, Claudio Spadoni|editore=Galleria civica d'Arte moderna di Spoleto |anno=2003 |città=Spoleto |p=53}}</ref><ref>{{Cita|Lamberto Gentili|p. 61}}.</ref>. Appaiono in mostra per la prima volta tenui e rarefatti [[acquerelli]] realizzati dopo gli [[anni sessanta]]. |
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[[File:Bruno Toscano1.jpg|thumb|Bruno Toscano, 2018]] |
[[File:Bruno Toscano1.jpg|thumb|Bruno Toscano, 2018]] |
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Nel 1989, su richiesta di [[Giovanni Carandente]], dona due opere, ''Estivo I'' e ''Estivo II'', alla [[Museo Carandente, Palazzo Collicola - Arti visive|''Galleria d'arte moderna di Spoleto'']]. |
Nel 1989, su richiesta di [[Giovanni Carandente]], dona due opere, ''Estivo I'' e ''Estivo II'', alla [[Museo Carandente, Palazzo Collicola - Arti visive|''Galleria d'arte moderna di Spoleto'']]. |
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Il 1979 è un anno di svolta per la sua carriera accademica, vince la [[cattedra universitaria]] di ''Storia della critica d'arte'' alla facoltà di magistero di Roma; nel 1988 passa alla cattedra di ''Storia dell'arte moderna'' già tenuta da [[Giuliano Briganti]]. Nel 1992 insegna la stessa disciplina alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell'[[Università Roma Tre]], dove diventa direttore del ''Dipartimento di Studi storico-artistici, archeologici e sulla conservazione''. |
Il 1979 è un anno di svolta per la sua carriera accademica, vince la [[cattedra universitaria]] di ''Storia della critica d'arte'' alla facoltà di magistero di Roma; nel 1988 passa alla cattedra di ''Storia dell'arte moderna'' già tenuta da [[Giuliano Briganti]]. Nel 1992 insegna la stessa disciplina alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell'[[Università Roma Tre]], dove diventa direttore del ''Dipartimento di Studi storico-artistici, archeologici e sulla conservazione''. |
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Dal 2007 è [[Professore emerito]] dell'[[Università Roma Tre]]<ref>{{cita news|url=http://www.spoletonline.com/?page=articolo&id=36488|titolo=Bruno Toscano nominato professore emerito a Roma Tre |
Dal 2007 è [[Professore emerito]] dell'[[Università Roma Tre]]<ref>{{cita news|url=http://www.spoletonline.com/?page=articolo&id=36488|titolo=Bruno Toscano nominato professore emerito a Roma Tre|accesso=8 novembre 2019}}</ref>. |
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===Lo storico dell'arte=== |
===Lo storico dell'arte=== |
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==Incarichi== |
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Durante gli anni '80 presiede due [[legislature]] del ''Consiglio nazionale dei beni culturali'' e la ''Commissione di alta vigilanza dei progetti F.I.O.'' (Fondo investimenti e occupazione) per conto del [[Ministero dei |
Durante gli anni '80 presiede due [[legislature]] del ''Consiglio nazionale dei beni culturali'' e la ''Commissione di alta vigilanza dei progetti F.I.O.'' (Fondo investimenti e occupazione) per conto del [[Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo|Ministero dei Beni Culturali]]. |
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*Dal 1980 al 1990 Consigliere nazionale di ''[[Italia Nostra]]'' |
*Dal 1980 al 1990 Consigliere nazionale di ''[[Italia Nostra]]'' |
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*Dal 1980 al 1985 Presidente del ''Consorzio economico-urbanistico e per i beni culturali'' del comprensorio spoletino |
*Dal 1980 al 1985 Presidente del ''Consorzio economico-urbanistico e per i beni culturali'' del comprensorio spoletino |
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*Membro del consiglio direttivo dell'''Istituto nazionale di Archeologia e Storia dell'Arte'' |
*Membro del consiglio direttivo dell'''Istituto nazionale di Archeologia e Storia dell'Arte'' |
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*Presidente della commissione scientifica della ''[[Fondazione Longhi]]'', Firenze |
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*Presidente della Fondazione Camillo [[Caetani]]<ref>{{cita web|url= http://www.fondazionecamillocaetani.it/attivita/editoria|accesso= |
*Presidente della Fondazione Camillo [[Caetani]]<ref>{{cita web|url= http://www.fondazionecamillocaetani.it/attivita/editoria|accesso= 6 marzo 2019|titolo= Fondazione Camillo Caetani|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20190324200716/http://www.fondazionecamillocaetani.it/attivita/editoria/|urlmorto= sì}}</ref>, Roma |
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*Redattore delle riviste ''[[Paragone (rivista)|Paragone]]'', ''Roma moderna e Contemporanea'', ''[[Spoletium (rivista)|Spoletium]]'', ''Rivista dell'istituto nazionale di archeologia e storia dell'arte'' |
*Redattore delle riviste ''[[Paragone (rivista)|Paragone]]'', ''Roma moderna e Contemporanea'', ''[[Spoletium (rivista)|Spoletium]]'', ''Rivista dell'istituto nazionale di archeologia e storia dell'arte'' |
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*Dal 2003 membro dell'[[Accademia di San Luca]]<ref>{{cita web|url=https://www.accademiasanluca.eu/it/accademici/id/1076/bruno-toscano|titolo=Bruno Toscano Cultore, accademico dal 2003|accesso=7 marzo 2019}}</ref> |
*Dal 2003 membro dell'[[Accademia di San Luca]]<ref>{{cita web|url=https://www.accademiasanluca.eu/it/accademici/id/1076/bruno-toscano|titolo=Bruno Toscano Cultore, accademico dal 2003|accesso=7 marzo 2019}}</ref> |
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*Dal 2007 Presidente dell{{'}}''Associazione [[Rocca Albornoziana (Spoleto)|Rocca Albornoziana]]'' |
*Dal 2007 Presidente dell{{'}}''Associazione [[Rocca Albornoziana (Spoleto)|Rocca Albornoziana]]'' |
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*Dal 2009 nel consiglio direttivo del [[Teatro lirico sperimentale]] |
*Dal 2009 nel consiglio direttivo del [[Teatro lirico sperimentale]] |
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*Membro del consiglio scientifico di ''Eventi estremi e disastri'', centro di documentazione storica e di ricerche sui [[terremoti]] con sede a Spoleto<ref>{{Cita web |url=http://www.eventiestremiedisastri.it/centroeedis/centroeedis_archivio/ |titolo=Centro eventi estremi e disastri |accesso=31 ottobre 2019 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190430182256/http://www.eventiestremiedisastri.it/centroeedis/centroeedis_archivio/ |
*Membro del consiglio scientifico di ''Eventi estremi e disastri'', centro di documentazione storica e di ricerche sui [[terremoti]] con sede a Spoleto<ref>{{Cita web |url=http://www.eventiestremiedisastri.it/centroeedis/centroeedis_archivio/ |titolo=Centro eventi estremi e disastri |accesso=31 ottobre 2019 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190430182256/http://www.eventiestremiedisastri.it/centroeedis/centroeedis_archivio/ |urlmorto=sì }}</ref> |
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==Onorificenze== |
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*{{Cita libro|titolo=Letteratura artistica|opera=Enciclopedia Feltrinelli Fischer. Arte 2/I|anno=1971|curatore1=Giovanni Previtali|editore=Feltrinelli|città=Milano|pp=238-267}} |
*{{Cita libro|titolo=Letteratura artistica|opera=Enciclopedia Feltrinelli Fischer. Arte 2/I|anno=1971|curatore1=Giovanni Previtali|editore=Feltrinelli|città=Milano|pp=238-267}} |
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*{{cita libro | nome1=Lamberto |cognome1=Gentili |nome2=Luciano |cognome2=Giacché |nome3=[[Bernardino Ragni]] |nome4= Bruno |cognome4=Toscano |titolo= L'Umbria, Manuali per il Territorio. Spoleto|anno= 1978 |editore= Edindustria | città=Roma}} |
*{{cita libro | nome1=Lamberto |cognome1=Gentili |nome2=Luciano |cognome2=Giacché |nome3=[[Bernardino Ragni]] |nome4= Bruno |cognome4=Toscano |titolo= L'Umbria, Manuali per il Territorio. Spoleto|anno= 1978 |editore= Edindustria | città=Roma}} |
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*{{Cita libro|titolo=La pittura in Umbria nel Quattrocento|curatore=[[Federico Zeri]]|opera=La pittura in Italia: il Quattrocento |
*{{Cita libro|titolo=La pittura in Umbria nel Quattrocento|curatore=[[Federico Zeri]]|opera=La pittura in Italia: il Quattrocento|città=Milano|anno=1987|editore=Electa|pp=355-383}} |
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*{{Cita libro|curatore1=[[Enrico Castelnuovo]]|curatore2=Bruno Toscano|titolo=Dizionario della pittura e dei pittori|anno=1989|editore=Einaudi|città=Torino}} |
*{{Cita libro|curatore1=[[Enrico Castelnuovo]]|curatore2=Bruno Toscano|titolo=Dizionario della pittura e dei pittori|anno=1989|editore=Einaudi|città=Torino}} |
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*{{Cita libro |curatore1=Sofia Boesch Gajano | curatore2=Letizia Pani Ermini | curatore3=Bruno Toscano|titolo=La [[basilica di San Gregorio Maggiore]] a Spoleto: guida storico-artistica | anno=2002|editore=Silvana editoriale|città=Milano}} |
*{{Cita libro |curatore1=Sofia Boesch Gajano | curatore2=Letizia Pani Ermini | curatore3=Bruno Toscano|titolo=La [[basilica di San Gregorio Maggiore]] a Spoleto: guida storico-artistica | anno=2002|editore=Silvana editoriale|città=Milano}} |
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==Collegamenti esterni== |
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*{{cita web|url=http://www.spoletonline.com/?page=articolo&id=39438 |data= |
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Versione delle 13:09, 5 giu 2022
Bruno Toscano (Spoleto, 9 aprile 1930) è uno storico dell'arte, pittore e docente italiano.
Biografia
Nasce a Spoleto da genitori calabresi, frequenta il liceo classico Pontano-Sansi, dove insegnerà anche nell'anno 1959-60[1], e si iscrive all'Università di Roma per laurearsi in storia dell'arte con una tesi sull'Abbazia di San Paolo "inter vineas". I docenti che più influenzano la sua formazione sono Lionello Leonardi, Mario Salmi, Roberto Longhi (che seguirà a Firenze) e successivamente Lionello Venturi.
L'artista
Manifesta interesse per la pittura fin da giovanissimo; i soggetti che più ama dipingere sono paesaggi umbri e luoghi di campagna a lui familiari. Con altri artisti spoletini forma un gruppo inizialmente denominato "Il Ponte"; ne fanno parte Filippo Marignoli, Giannetto Orsini, Piero Raspi, Ugo Rambaldi e Giuseppe De Gregorio. Espongono alla Mostra Nazionale d'Arte figurativa presso la camera di commercio di Terni nel 1949 e a Spoleto nel 1951. Insieme fondano il primo cine club cittadino con l'obiettivo di proiettare i film vietati durante il fascismo (il primo sarà La grande illusione)[2].
La critica comincia a interessarsi a loro mettendoli in luce come Gruppo di Spoleto o Gruppo dei sei. Insieme espongono durante tutti gli anni cinquanta, sia in Umbria, sia in tutta Italia.
Nel 1953 si fanno promotori della prima Mostra Nazionale di Arti Figurative a Spoleto che avrà poi cadenza annuale; durante la preparazione dell'evento a Toscano viene l'idea di istituire per l'occasione un premio da destinare a giovani artisti denominato Premio Spoleto. Coinvolge nel progetto il fratello Giovanni Toscano, allora sindaco di Spoleto, Mario Mafai, Lionello Leonardi che ne assume la presidenza, e il critico d'arte Francesco Arcangeli[3]. Arcangeli, già attento osservatore dell'arte contemporanea e moderna (pubblicherà infatti importanti studi su Morlotti, 1962; Morandi, 1964; Mandelli, 1970) e studioso del nascente stile informale, invita a concorrere al premio giovani artisti. Toscano partecipa fuori concorso nelle edizioni che vanno dal 1953 al 1960.
Fin da giovane ama raffigurare vedute urbane di Spoleto e della campagna circostante; lo stile è primitivo e realistico. Successivamente, influenzato dai Paesaggi di John Constable, preferisce rappresentare soggetti tipici del contado spoletino. Utilizza il colore distendendolo ampiamente, lo mantiene denso, sceglie tinte basse e cupe: ocra, verdi ombrati, toni che mostrano un chiaro riferimento a Morandi.
Gli anni cinquanta sono importanti per la sua affermazione d'artista: nel 1953 vince il primo premio di un concorso nazionale avente come tema La donna, presentando un ritratto dell'attivista Ethel Rosenberg; nel 1955 partecipa alla VII Quadriennale nazionale d'arte di Roma, nel 1957 alla Biennale di San Paolo; nel 1958 espone al Festival dei due Mondi di Spoleto.
Come molti altri artisti, sente l'urgenza di comunicare attraverso la pittura lo sconcerto e le sofferenze post belliche. Inizia quindi a trasformare il proprio stile attraverso lenti e travagliati passaggi dal figurativismo, all'informale: cambia l'uso dei colori che si fanno più vivaci; la luce non appare più diffusa su tutta la tela, ma la attraversa di taglio[4].
Intorno al 1964 smette di dipingere preferendo concentrarsi sul lavoro di docente e storico dell'arte. In verità la sua attività pittorica continuerà, ma in ambito totalmente privato; sarà condivisa in pubblico solo nel 2003 quando gli verrà dedicata una mostra antologica a Palazzo Racani Arroni, che racconterà un quarantennio di attività[5][6]. Appaiono in mostra per la prima volta tenui e rarefatti acquerelli realizzati dopo gli anni sessanta.
Nel 1989, su richiesta di Giovanni Carandente, dona due opere, Estivo I e Estivo II, alla Galleria d'arte moderna di Spoleto.
Carriera accademica
Dal 1962 al 1968 insegna storia dell'arte presso il liceo classico "Pontano-Sansi" e l'istituto d'arte di Spoleto; nel 1968 ottiene un posto da assistente alla Sapienza a Roma. Dal 1974 organizza corsi di formazione professionale per la manutenzione e il restauro dei beni culturali, insieme alla Regione Umbria e all'Istituto Centrale del Restauro.
Il 1979 è un anno di svolta per la sua carriera accademica, vince la cattedra universitaria di Storia della critica d'arte alla facoltà di magistero di Roma; nel 1988 passa alla cattedra di Storia dell'arte moderna già tenuta da Giuliano Briganti. Nel 1992 insegna la stessa disciplina alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università Roma Tre, dove diventa direttore del Dipartimento di Studi storico-artistici, archeologici e sulla conservazione. Dal 2007 è Professore emerito dell'Università Roma Tre[7].
Lo storico dell'arte
L'attività di storico dell'arte lo impegna intensamente; si dà da fare per mantenere una stretta relazione fra il lavoro di studioso in ambito universitario e l'attività nel campo dei beni culturali: la conservazione e la tutela del patrimonio artistico sono temi ai quali si dedica con tenacia e piglio battagliero durante tutta la sua vita. Studia e individua i criteri per la conoscenza sistematica del patrimonio storico-artistico italiano e per l'approccio metodologico alla storia dell'arte; si occupa non solo dei beni conservati, ma anche di quelli perduti o trafugati[8], e della relazione fra artisti e committenti.
La sua produzione scientifica[9] comprende numerosi studi di Storia dell'arte medievale, moderna e contemporanea, pubblicati in volumi e in periodici italiani e stranieri. Numerosi anche i lavori sul restauro e sulla museologia[10].
Incarichi
Durante gli anni '80 presiede due legislature del Consiglio nazionale dei beni culturali e la Commissione di alta vigilanza dei progetti F.I.O. (Fondo investimenti e occupazione) per conto del Ministero dei Beni Culturali.
- Dal 1980 al 1990 Consigliere nazionale di Italia Nostra
- Dal 1980 al 1985 Presidente del Consorzio economico-urbanistico e per i beni culturali del comprensorio spoletino
- Dal 1985 al 1990 Consigliere regionale dell'Umbria .
- Socio della Deputazione di storia patria dell'Umbria
- Socio dell'Accademia Clementina di Bologna, dell'Accademia Valdarnese del Poggio, dell'Accademia Sperelliana di Gubbio, dell'Istituto Storico artistico Orvietano, dell'Accademia di san Luca di Roma, dell'Accademia spoletina[11]
- Membro del consiglio direttivo dell'Istituto nazionale di Archeologia e Storia dell'Arte
- Presidente della commissione scientifica della Fondazione Longhi, Firenze
- Presidente della Fondazione Camillo Caetani[12], Roma
- Redattore delle riviste Paragone, Roma moderna e Contemporanea, Spoletium, Rivista dell'istituto nazionale di archeologia e storia dell'arte
- Dal 2003 membro dell'Accademia di San Luca[13]
- Dal 2007 fa parte dell'organo di indirizzo della Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno
- Dal 2007 Presidente dell'Associazione Rocca Albornoziana
- Dal 2009 nel consiglio direttivo del Teatro lirico sperimentale
- Membro del consiglio scientifico di Eventi estremi e disastri, centro di documentazione storica e di ricerche sui terremoti con sede a Spoleto[14]
Onorificenze
Note
- ^ I centenario del Liceo - Ginnasio "Gioviano Pontano" - "Achille Sansi". Cronache e saggi, Spoleto, Tipografia dell'Umbria, 1968, pp. 46 e 63.
- ^ Bruno Toscano, l'Umbria terra materna, su aboutumbriamagazine.it, 12 aprile 2018. URL consultato il 15 marzo 2019.
- ^ Bruno Toscano, Atti del convegno in ricordo di Francesco Arcangeli e Carlo Volpe, Bologna 1994, in Arte a Bologna, Bollettino dei musei civici, 1999, pp. 111-115.
- ^ Giovanni Carandente, Bruno Toscano. Oli e acquerelli 1953/1998, a cura di Lamberto Gentili, Testi critici di Giovanni Carandente, Jacqueline Risset, Claudio Spadoni, Spoleto, Galleria civica d'Arte moderna di Spoleto, 2003, p. 8.
- ^ Per la biografia cfr. Lamberto Gentili (a cura di), Bruno Toscano. Oli e acquerelli 1953/1998, Testi critici di Giovanni Carandente, Jacqueline Risset, Claudio Spadoni, Spoleto, Galleria civica d'Arte moderna di Spoleto, 2003, p. 53.
- ^ Lamberto Gentili, p. 61.
- ^ Bruno Toscano nominato professore emerito a Roma Tre. URL consultato l'8 novembre 2019.
- ^ Tipologia dei furti d'arte in Umbria (PDF), in Spoletium, dicembre 1971, pp. 3-10. URL consultato l'8 novembre 2019.
- ^ Per una bibliografia completa di Bruno Toscano cfr. Bruno Toscano, Scritti brevi sulla storia dell'arte e sulla conservazione, a cura di Giovanna Sapori e Patrizia Di Benedetti, Città di Castello, Libri Co. Italia, 2006, p. 357.
- ^ Bruno Toscano, Il museo, in Scritti brevi sulla storia dell'arte e sulla conservazione, a cura di Giovanna Sapori e Patrizia Di Benedetti, Città di Castello, Libri Co. Italia, 2006, p. 307.
- ^ Accademia Spoletina, pagina ufficiale
- ^ Fondazione Camillo Caetani, su fondazionecamillocaetani.it. URL consultato il 6 marzo 2019 (archiviato dall'url originale il 24 marzo 2019).
- ^ Bruno Toscano Cultore, accademico dal 2003, su accademiasanluca.eu. URL consultato il 7 marzo 2019.
- ^ Centro eventi estremi e disastri, su eventiestremiedisastri.it. URL consultato il 31 ottobre 2019 (archiviato dall'url originale il 30 aprile 2019).
- ^ Toscano Prof. Bruno, su quirinale.it. URL consultato il 7 marzo 2019.
Bibliografia
- Lamberto Gentili (a cura di), Bruno Toscano. Oli e acquerelli 1953/1998, Testi critici di Giovanni Carandente, Jacqueline Risset, Claudio Spadoni, Apparati biobibliografici Antonella Pesola, Spoleto, Galleria civica d'Arte moderna di Spoleto, 2003, ISBN 8889021047.
- Giovanna Sapori e Claudia Grisanti (a cura di), Luoghi, opere, destini. Bruno Toscano. Ricerche di storia dell'arte (secoli XII-XV), Spoleto, Accademia spoletina, 2011, ISBN 978-88-87648-64-5.
Pubblicazioni
(elenco parziale)
- Sul San Paolo "inter vineas", in Spoletium, Spoleto, Edizioni dell'Accademia spoletina, 1957 anno IV, n. II.
- Spoleto in pietre: guida artistica della città, Azienda del Turismo, 1963.
- Dal Romanticismo al Realismo, in I maestri del colore. Storia della pittura, Milano, Fabbri, 1966, XXI, pp. 1-12.
- Dal Realismo all'Impressionismo, in I maestri del colore. Storia della pittura, Milano, Fabbri, 1966, XXII, pp. 1-12.
- Diffusione dell'Impressionismo e del Postimpressionismo, in I maestri del colore. Storia della pittura, Milano, Fabbri, 1966, XXIII, pp. 1-12.
- Simbolismo e Intimismo fine secolo, in I maestri del colore. Storia della pittura, Milano, Fabbri, 1966, XXIV, pp. 1-12.
- Giovanni Previtali (a cura di), Collezionismo e mercato, in Enciclopedia Feltrinelli Fischer. Arte 2/I, Milano, Feltrinelli, 1971, pp. 106-123.
- Giovanni Previtali (a cura di), Letteratura artistica, in Enciclopedia Feltrinelli Fischer. Arte 2/I, Milano, Feltrinelli, 1971, pp. 238-267.
- Lamberto Gentili, Luciano Giacché, Bernardino Ragni e Bruno Toscano, L'Umbria, Manuali per il Territorio. Spoleto, Roma, Edindustria, 1978.
- Federico Zeri (a cura di), La pittura in Umbria nel Quattrocento, in La pittura in Italia: il Quattrocento, Milano, Electa, 1987, pp. 355-383.
- Enrico Castelnuovo e Bruno Toscano (a cura di), Dizionario della pittura e dei pittori, Torino, Einaudi, 1989.
- Sofia Boesch Gajano, Letizia Pani Ermini e Bruno Toscano (a cura di), La basilica di San Gregorio Maggiore a Spoleto: guida storico-artistica, Milano, Silvana editoriale, 2002.
- Vittoria Garibaldi e Bruno Toscano (a cura di), Arnolfo di Cambio, Silvana editoriale, 2005.
- Scritti brevi sulla storia dell'arte e sulla conservazione, a cura di Giovanna Sapori e Patrizia Di Benedetti, Città di Castello, Libri Co. Italia, 2006.
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Bruno Toscano
Collegamenti esterni
- La città di Foligno rende omaggio a Bruno Toscano, su spoletonline.com, 1º giugno 2007. URL consultato il xx marzo 2019.
- Intervento di Bruno Toscano: Formiamo il territorio. Sisma e Beni Culturali. Giornate nazionali della formazione edile 2017, su YouTube, 6 ottobre 2017. URL consultato il 25 novembre 2019.
- San Gemini, in mostra gli acquerelli di Bruno Toscano, su ilmessaggero.it, 26 aprile 2018. URL consultato il 15 marzo 2019.
- Agnese Priorelli, Bruno Toscano, l'Umbria terra materna, su aboutumbriamagazine.it, 12 aprile 2018. URL consultato il 15 marzo 2019.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 69060588 · ISNI (EN) 0000 0001 0912 5780 · SBN CFIV071203 · BAV 495/88144 · LCCN (EN) n86112315 · GND (DE) 13030865X · BNF (FR) cb12930412q (data) · J9U (EN, HE) 987007442739905171 |
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