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Sambuci

Coordinate: 41°59′N 12°56′E
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Sambuci
comune
Sambuci – Stemma
Sambuci – Bandiera
Sambuci – Veduta
Sambuci – Veduta
Piazza Roma e via Alberto Theoldoli
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Lazio
Città metropolitana Roma
Amministrazione
SindacoFrancesco Napoleoni
Territorio
Coordinate41°59′N 12°56′E
Altitudine434 m s.l.m.
Superficie8,3 km²
Abitanti838[1] (31-12-2020)
Densità100,96 ab./km²
Comuni confinantiCastel Madama, Cerreto Laziale, Ciciliano, Saracinesco, Vicovaro
Altre informazioni
Cod. postale00020
Prefisso0774
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT058094
Cod. catastaleH745
TargaRM
Cl. sismicazona 2B (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona E, 2 114 GG[3]
Nome abitantisambuciani
Patronosan Celso
Giorno festivo30 ottobre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Sambuci
Sambuci
Sambuci – Mappa
Sambuci – Mappa
Posizione del comune di Sambuci nella città metropolitana di Roma Capitale
Sito istituzionale

Sambuci è un comune italiano di 838[1] abitanti della città metropolitana di Roma Capitale nel Lazio. Dal 2001 fa parte dell'Unione dei comuni Valle del Giovenzano.

Geografia fisica

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Sambuci sorge a 434 metri sul livello del mare, all'interno del territorio dei monti Prenestini.

L'origine del nome, secondo notizie storiche ben accertate, pare che derivi dalla pianta di sambuco. La prima volta che viene menzionato è in un documento dell'857-858.

Nel Medioevo risulta feudo di molte signorie:

Tra i secc. XII e XIII il paese fu attraversato dagli eserciti di Federico Barbarossa, Corrado d'Antiochia, e Tivoli. Nel 1943-'44 i nazisti si nascosero nei giardini del castello.

Monumenti e luoghi d'interesse

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Architetture religiose

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Architetture militari

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Lo stesso argomento in dettaglio: Castello Theodoli.

Il castello Theodoli ha la forma di un quadrilatero con torri laterali. Dal Duecento al Seicento più volte sottoposto a restauri. Tre dei quattro lati del castello sono attaccati alle case del paese, mentre sul lato restante vi è un parco. La loggia è impreziosita da volute barocche e contrafforti.
Alcune sale hanno degli affreschi, tra cui: "La Gerusalemme Liberata" di P. T. Salone (1641), mentre nella sala dei Ciclopi vi sono degli affreschi di G. A. Canini. In alcune delle sale del castello si tengono dei convegni. Il parco del castello misura 55000 metri².

Borgo di Sambuci

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Il borgo di Sambuci, voluto dalla famiglia Astalli è interamente incluso nelle mura da cui si accede da due porte ed è attraversato interamente dalla Via Girolamo Theodoli e come si può notare presso i civici n°. 15 e 17 la via era anticamente affrescata, inoltre in questa via si notano i vari edifici di epoche diverse[4].
La via principale (Via Theodoli) sfocia in Piazza Roma, la piazza centrale del paese e nel lato opposto si trovano 2 torri cilindriche e dove, su un portale presso la torre di sinistra ancora oggi si legge la scritta Nec petas turpia rogatus nec facies (traduzione dal latino: "non desiderare cose indegne e non farle anche se sei spinto a farle").
Questa frase, secondo una leggenda popolare e da ascrivere all'esilio a Sambuci di Camillo Astalli mentre un'altra diceria consiglierebbe semplicemente agli uomini come comportarsi verso le donne[4].

Aree naturali

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Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[5]

Tradizioni e folclore

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Infrastrutture e trasporti

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Sambuci è collegata a Ciciliano con la strada provinciale SP 41/a1, ed a Cerreto con la strada provinciale SP 42/a.

La stazione più vicina è quella di Valle dell'Aniene-Mandela-Sambuci sulla Ferrovia Roma-Pescara, posizionata nel territorio comunale di Vicovaro.

Amministrazione

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Altre informazioni amministrative

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  1. ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2020 (dato provvisorio).
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ a b Info dal sito ufficiale di Tibursuperbum, su tibursuperbum.it, tibursuperbum. URL consultato l'8 ottobre 2017.
  5. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN243189119 · GND (DE4595858-0