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Carta abrasiva

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Carta abrasiva a nastro
Carta smerigliata in foglio e a nastro

La carta abrasiva, chiamata a volte anche carta vetrata, serve per sgrossare, levigare e pulire superfici di legno o metallo.

È costituita da un supporto flessibile, che può essere carta, tela o altro, ricoperto per incollaggio con granuli cristallini di materiale abrasivo, che può essere vetro, smeriglio, ossido di alluminio, carburo di silicio, zircone. A seconda della composizione, si avranno così carte vetrate, tele smerigliate, eccetera.

È commercializzata in varie forme e formati: fogli e nastri da tagliare al bisogno, rettangoli e triangoli con e senza fori per le levigatrici orbitali, dischi per il platorello o unite ad anello per le levigatrici a nastro. Per il lavoro di finitura della costa di soglie, mensole e davanzali di marmo e pietra, sono disponibili dischi flessibili abrasivi di plastica utilizzabili con smerigliatrici angolari.

Classificazione

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La finezza di una carta abrasiva è indicata da un numero detto grana stampato sul retro del foglio. Più è alto il numero più è fine l'abrasivo e più liscia sarà la finitura. In particolare il numero usato corrisponde, grosso modo, al numero di maglie che un setaccio, usato per separare la polvere abrasiva, ha per pollice quadrato.[1]

I numeri di grana, secondo la classificazione della federazione europea produttori di abrasivi per le carte (FEPA P), possono essere: 12, 16, 20, 24, 30, 36, 40, 50, 60, 80, 100, 120, 150, 180, 220, 240, 280, 320, 360, 400, 500, 600, 800, 1000, 1200, 1300, 1500, 2000, 2500, 3000, 4000, 5000, 6000, 7000.

Il numero è preceduto dalla lettera P. Esistono altri standard di classificazione, ad esempio ANSI (standard americano) o JIS (standard giapponese). Alla grana grossa corrispondono numeri bassi, alla grana fine numeri alti.

Un'altra maniera più grossolana di indicare la grana è:

  • grossa, adatta per le operazioni di sgrossatura;
  • media, adatta per le lavorazioni intermedie;
  • fine, adatta per le operazioni di finitura;
  • finissima, adatta per le operazioni di levigatura e di lisciatura.
  • ultra-finissima, adatta per le operazioni di lucidatura e brillantatura.

La carta abrasiva è utilizzata a mano generalmente ripiegata su se stessa oppure fissata ad un supporto più o meno rigido e talvolta anche sagomato, oppure su elettroutensili detti levigatrici: levigatrici orbitali, levigatrici a nastro, levigatrici a platorello. La carta abrasiva è utilizzata per la finitura delle superfici, per levigare gli stucchi, per la rimozione di vecchie vernici e talvolta anche per aumentare la ruvidità di una superficie, ad esempio per migliorare l'incollaggio. Alcuni tipi possono lavorare anche a umido per migliorare la levigazione, come ad esempio le carte da carrozzeria, definite carta seppia perché in origine ottenuta da ossi di seppia macinati. Per la lavorazione del legno è utilizzata principalmente la carta vetrata, mentre per la lavorazione del metallo si usa prevalentementei la tela smeriglio. Quella finissima viene utilizzata per rifinire (tuning) i pennini delle penne stilografiche.

  1. ^ Sandpaper Grit, su Empire Abrasives. URL consultato il 13 aprile 2020.

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