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Clonidina

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Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.
Clonidina
Nome IUPAC
N-(2,6-diclorofenil)-4,5-diidro-1H-imidazol-2-amina
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC9H9Cl2N3
Massa molecolare (u)230,09386 g/mol
Numero CAS4205-91-8
Numero EINECS224-119-4
Codice ATCC02AC01
PubChem2803
DrugBankDBDB00575
SMILES
C1CN=C(N1)NC2=C(C=CC=C2Cl)Cl
Dati farmacocinetici
Emivita12-33 ore
Indicazioni di sicurezza
Simboli di rischio chimico
tossicità acuta
pericolo
Frasi H301 - 330
Consigli P260 - 284 - 301+310 - 310 [1]

La clonidina è un farmaco classificato come agonista dei recettori α2-adrenergici che esplica la propria azione a livello centrale determinando di conseguenza una vasodilatazione periferica prevalentemente arteriolare. È utilizzato principalmente come antipertensivo, derivato imidazolinico.

Ulteriori effetti del farmaco, recentemente scoperti, sono quelli inerenti al trattamento di alcune neuropatie, della tossicodipendenza da oppioidi, della sudorazione notturna e per il controllo degli effetti collaterali prodotti da farmaci stimolanti come il metilfenidato o l'anfetamina. Inoltre viene sempre maggiormente usato per curare l'insonnia e i sintomi menopausali. In associazione agli stimolanti o come monoterapia viene utilizzato per il trattamento del disturbo da deficit di attenzione/iperattività (ADHD); è inoltre usato nel trattamento della sindrome di Tourette.

L'uso principale della clonidina è quello relativo al trattamento dell'ipertensione. La stimolazione di alcuni recettori cerebrali (alfa adrenergici) con conseguente rilassamento dei vasi sanguigni in altri distretti del corpo, determina il suo effetto antipertensivo. Nello specifico, la molecola agisce in maniera selettiva sui recettori pre-sinaptici alfa-2 del centro vasomotore del sistema nervoso centrale; questo legame recettoriale inibisce la produzione di norepinefrina, abbassando così i livelli del flusso simpatico e facendo in modo così che prevalga l'attività parasimpatica. È stato dimostrato in un gruppo di pazienti con gravi lesioni del midollo spinale che, con somministrazione di Clonidina, si è avuto un incremento delle capacità di eseguire movimenti di deambulazione su piattaforma mobile (tipo tapis roulant)[2].

La clonidina è disponibile in compresse per o.s., in cerotti transdermici o in forma iniettabile per via epidurale o endovenosa.

Effetti collaterali

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la clonidina può provocare diversi effetti collaterali, legati principalmente all'interferenza col sistema nervoso centrale ma anche ai diversi distretti dove può agire.

Per frequenza[3]

Molto comune(>10%)

Comune (1-10%)

Non comuni (0.1-1%)

Rari (<0.1%)

  1. ^ Sigma Aldrich; rev. del 22.12.2011
  2. ^ Keir Pearson e James Gordon, tratti da "Principi di neuroscienze di Eric R. Kandel, James H. Schwartz, Thomas M. Jessell"
  3. ^ Catapresan: foglietto illustrativo, su my-personaltrainer.it. URL consultato il 20 novembre 2019.

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