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Abu'l-Fadl Bayhaqi

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Abūʾl-Fazl Muḥammad ibn Ḥusayn Bayhaqī (in persiano ابوالفضل محمد بن حسین بیهقی‎), meglio conosciuto come Abu’l-Fażl Bayhaqī (in persiano ابوالفضل بیهقی‎) (... – 21 settembre 1077) fu un funzionario, uno storico e autore medievale[1].

Istruitosi presso l'importante centro culturale di Nishapur e acceduto alla corte del famoso sultano ghaznavide Mahmud, Bayhaqi era un uomo di grande cultura e il suo Tarikh-i Bayhaqi viene considerato la fonte più affidabile per quanto concerne l'epoca ghaznavide. Il testo è stato scritto in una prosa assai ricercata e i toni dei resoconti sono molto vividi, venendo apprezzati a tal punto da fungere da modello stilistico per diverse epoche nella storia della letteratura persiana.[2]

Per la sua opera, scritta nel corso di ventidue anni, Bayhaqi è stato elogiato dagli studiosi moderni per la chiarezza con cui ha espresso i suoi pensieri, la precisione e lo stile elegante. Il testo si compone di trenta volumi, di cui però oggi ne sopravvivono solo cinque e una metà del sesto. Julie Scott Meisami ha collocato Bayhaqi tra gli storici più autorevoli che furono attivi durante l'epoca d'oro islamica.[3]

  1. ^ (EN) Clifford Edmund Bosworth, The Later Ghaznavids: Splendour and Decay: The Dynasty in Afghanistan and Northern India 1040-1186, 1995, p. 13, ISBN 978-81-21-50577-2.
  2. ^ (EN) Hamid Dabashi, The World of Persian Literary Humanism, Harvard University Press, 2012, p. 129, ISBN 978-06-74-07061-5.
  3. ^ (EN) Soheila Amirsoleimani, Truths and Lies: Irony and Intrigue in the Tārīkh-i Bayhaqī, in The Uses of Guile: Literary and Historical Moments, Spring), Iranian Studies, vol. 32, n. 2, Taylor & Francis, 1999, pp. 244-245.

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