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Giampaolo D'Andrea

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Giampaolo D'Andrea

Sottosegretario di Stato per i rapporti con il Parlamento
Durata mandato17 maggio 2006 –
7 maggio 2008
ContitolarePaolo Naccarato
Capo del governoRomano Prodi
PredecessoreCosimo Ventucci
Gianfranco Conte
SuccessoreLaura Ravetto

Durata mandato29 novembre 2011 –
28 aprile 2013
ContitolareAntonio Malaschini
Capo del governoMario Monti
PredecessoreLaura Ravetto
SuccessoreSesa Amici
Sabrina De Camillis

Sottosegretario di Stato al Ministero dei beni e delle attività culturali
Durata mandato21 ottobre 1998 –
11 giugno 2001
ContitolareAgazio Loiero
Maretta Scoca
Adriana Vigneri
Carlo Carli
Capo del governoMassimo D'Alema
Giuliano Amato
PredecessoreWiller Bordon
SuccessoreNicola Bono

Senatore della Repubblica Italiana
Durata mandato30 maggio 2001 –
27 aprile 2006
LegislaturaXIV
Gruppo
parlamentare
DL-L'Ulivo
CoalizioneL'Ulivo
CircoscrizioneBasilicata
CollegioMatera
Incarichi parlamentari
Sito istituzionale

Deputato della Repubblica Italiana
Durata mandato15 settembre 1992 –
14 aprile 1994
LegislaturaXI
Gruppo
parlamentare
DC-PPI
CircoscrizionePotenza-Matera
Incarichi parlamentari
Sito istituzionale

Europarlamentare
Durata mandato19 luglio 1994 –
26 ottobre 1998
LegislaturaIV
Gruppo
parlamentare
PPE
CircoscrizioneItalia meridionale
Incarichi parlamentari
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoPartito Democratico (dal 2007)
In precedenza:
DC (fino al 1994)
PPI (1994-2002)
DL (2002-2007)
Titolo di studioLaurea in filosofia
ProfessioneDocente universitario

Giampaolo Vittorio Elio D'Andrea (Potenza, 18 luglio 1949) è un politico italiano, diverse volte sottosegretario di Stato.

Nato nel 1949 a Potenza, si è laureato in filosofia presso l'Università di Pisa, divenendo successivamente assistente ordinario di storia del mezzogiorno e professore associato di Gabriele De Rosa, insegnando storia del Risorgimento, storia contemporanea e storia economica presso l'Università degli Studi di Salerno e l'Università degli Studi della Basilicata.[1]

Esponente della Democrazia Cristiana (DC), ne è stato il suo segretario regionale in Basilicata ed a lungo dirigente nazionale, consigliere regionale della Basilicata dal 1979 (assessore al Bilancio, Finanze, Programmazione ed Enti Locali dal 1985 al 1990).

Alle elezioni politiche del 1992 viene candidato alla Camera dei deputati, risultando il primo dei non eletti nella circoscrizione Potenza-Matera tra le lista della DC. Il 15 settembre 1992 subentra come deputato a Emilio Colombo, nominato ministro e per questo dimessosi il 9 settembre, per via della decisione del partito di rendere incompatibili le cariche di ministro e parlamentare. Nel corso della XI legislatura è stato membro della 2ª Commissione Giustizia e, successivamente, della 1ª Commissione Affari costituzionali, della Presidenza del consiglio e interni, collaborando (da componente del comitato ristretto) alla definizione dei provvedimenti legislativi in materia di riforma elettorale curando in particolare, da relatore, l'iter della legge sulla propaganda elettorale.[2]

Nel 1994, con lo scioglimento della DC, aderisce al Partito Popolare Italiano (PPI) guidato da Mino Martinazzoli, diventandone uno dei dirigenti nazionali. Con il PPI è eletto nel 1994 al Parlamento europeo per la circoscrizione Italia meridionale. Al Parlamento europeo è stato assegnato alla Commissione Libertà Pubbliche ed Affari interni, alla Commissione Istituzionale (di cui fu anche vice-presidente) ed alla Commissione Politica Regionale. Si dimise dalla carica il 26 ottobre 1998 per sopraggiunta incompatibilità, sostituito da Giuseppe Mottola. Con la nascita del primo governo presieduto da Massimo D'Alema, il 27 ottobre 1998 viene nominato dal Consiglio dei Ministri sottosegretario di Stato al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, incarico che mantiene nei successivi secondo governo D'Alema e secondo governo Amato.

Elezione a senatore

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Alle elezioni politiche del 2001 viene eletto al Senato della Repubblica, nel collegio uninominale di Matera in quota La Margherita, una lista elettorale centrista con Francesco Rutelli candidato presidente del Consiglio, alla quale il PPI aderisce. Nella XIV legislatura è componente della 7ª Commissione Istruzione pubblica, beni culturali e della Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi, di cui nel 2003 diventa vicepresidente[3].

Successivamente alle politiche del 2001 aderisce alla Margherita, insieme con il PPI e Rinnovamento Italiano di Lamberto Dini e I Democratici di Arturo Parisi. È per un periodo vicepresidente della Margherita.

Con la nascita del secondo governo presieduto da Romano Prodi, viene nominato sottosegretario di Stato per i Rapporti con il Parlamento e le Riforme Istituzionali, incarico che mantiene fino alla caduta del governo, l'8 maggio 2008.

Partito Democratico

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Partecipa alla fondazione del Partito Democratico, del quale è stato responsabile nazionale del settore Ricerca, nell'ambito del Dipartimento Educazione.[4]

Il 28 novembre 2011 è nominato sottosegretario di Stato per i Rapporti con il Parlamento nel governo Monti[5]. A seguito di questa notizia, sei parlamentari del Popolo delle Libertà hanno minacciato di non sostenere più il governo Monti nel caso in cui venga confermata questa scelta, considerata politica e non tecnica come il resto del governo; tuttavia D'Andrea viene confermato e presta giuramento il 29 novembre 2011.[6]

È stato, dal 2013 al 2014, consigliere del Ministro per i rapporti con il Parlamento e il coordinamento dell'attività di Governo Dario Franceschini e, dal 2014 al 2018, suo capo di Gabinetto presso il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo quando viene trasferito in tale dicastero.[1][7]

Nel 2018 è nominato assessore alla cultura, ricerca e innovazione del comune di Matera nella giunta comunale di centro-destra guidata da Raffaello De Ruggieri.[8]

Nel 2019, con il ritorno di Franceschini al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo nel governo Conte II, viene nominato suo consigliere agli affari istituzionali e le relazioni sindacali.[9]

Nel 2021 è nominato membro del consiglio di amministrazione del Museo Nazionale di Matera.[10]

Incarichi parlamentari

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Camera dei deputati

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Senato della Repubblica

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Parlamento europeo

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  • Vicepresidente della Commissione per gli affari istituzionali (dal 19 giugno al 26 ottobre 1998)[11]
  • Membro della Commissione per il regolamento, la verifica dei poteri e le immunità (dal 21 luglio 1994 al 18 gennaio 1996)[11]
  • Membro della Commissione per le libertà pubbliche e gli affari interni (dal 21 luglio 1994 al 15 gennaio 1997)[11]
  • Membro della Delegazione per le relazioni con gli Stati Uniti (dal 12 luglio 1995 al 19 giugno 1998)[11]
  • Membro della Commissione per gli affari istituzionali (dal 16 gennaio 1997 al 19 giugno 1998)[11]
  • Membro sostituto della Commissione per la politica regionale (dal 21 luglio 1994 al 27 giugno 1996; dal 16 gennaio 1997 al 26 ottobre 1998)[11]
  • Membro sostituto della Commissione per gli affari istituzionali (dal 21 luglio 1994 al 15 gennaio 1997)[11]
  • Membro sostituto della Commissione per gli affari esteri, la sicurezza e la politica di difesa (dal 27 giugno 1996 al 15 gennaio 1997)[11]
  • Membro sostituto della Delegazione per le relazioni con gli Stati Uniti (dal 16 gennaio 1997 al 26 ottobre 1998)[11]

Premi e riconoscimenti

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Il 27 agosto 2016 l'Amministrazione comunale di Pomarico gli conferisce il premio Lucania Oro per la Cultura.

  1. ^ a b Curriculum vitae Giampaolo D'Andrea - Comune di Matera (PDF), su comune.matera.it.
  2. ^ a b c La Camera dei Deputati, su legislature.camera.it. URL consultato il 19 agosto 2022.
  3. ^ a b c d senato.it - Scheda di attività di Giampaolo D'ANDREA - XIV Legislatura, su www.senato.it. URL consultato il 19 agosto 2022.
  4. ^ I responsabili di settore, su Sito ufficiale Partito Democratico. URL consultato il 23 dicembre 2009 (archiviato dall'url originale il 18 maggio 2009).
  5. ^ Nomine ben calibrate una prova di stabilità, su Il Sole 24 ORE. URL consultato il 19 agosto 2022.
  6. ^ Governo, ecco i sottosegretari, su L'unità on line. URL consultato il 29 giugno 2021 (archiviato dall'url originale il 29 maggio 2013).
  7. ^ Adnkronos, Mibact: Francheschini nomina capo di gabinetto Giampaolo D'Andrea, su Adnkronos, 19 dicembre 2020. URL consultato il 19 agosto 2022.
  8. ^ Presentata la nuova giunta comunale - Comune di Matera
  9. ^ redazione, FRANCESCHINI RICHIAMA GIAMPAOLO D'ANDREA, su Le Cronache, 2 ottobre 2019. URL consultato l'11 settembre 2023.
  10. ^ I lucani D’Andrea e Martorella nel nuovo consiglio di amministrazione del Museo Nazionale di Matera - Ufficio Stampa Basilicata
  11. ^ a b c d e f g h i 4ª legislatura | Giampaolo V.E. D'ANDREA | Deputati | Parlamento Europeo, su www.europarl.europa.eu. URL consultato il 19 agosto 2022.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Predecessore Sottosegretario di Stato per i rapporti con il Parlamento Successore
Cosimo Ventucci
Gianfranco Conte
17 maggio 2006 – 7 maggio 2008
con Paolo Naccarato
Laura Ravetto I
Laura Ravetto 29 novembre 2011 – 28 aprile 2013
con Antonio Malaschini
Sesa Amici
Sabrina De Camillis
II

Predecessore Sottosegretario di Stato al Ministero dei beni e delle attività culturali Successore
Willer Bordon 21 ottobre 1998 – 11 giugno 2001
con Agazio Loiero
Maretta Scoca
Adriana Vigneri
Carlo Carli
Nicola Bono
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