Giorgio Silli
Giorgio Silli | |
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Sottosegretario di Stato al Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale | |
In carica | |
Inizio mandato | 2 novembre 2022 |
Contitolare | Maria Tripodi |
Capo del governo | Giorgia Meloni |
Predecessore | Manlio Di Stefano Benedetto Della Vedova |
Deputato della Repubblica Italiana | |
Durata mandato | 23 marzo 2018 – 12 ottobre 2022 |
Legislatura | XVIII |
Gruppo parlamentare | - Forza Italia-Berlusconi Presidente (fino al 06/05/2019) - Misto/Cambiamo!-Dieci volte meglio (dal 10/05/2019 al 17/12/2019) - Misto/Noi con l'Italia-USEI-Cambiamo!-Alleanza di Centro (dal 18/12/2019 al 9/02/2021) - Misto/Popolo Protagonista-AP (dal 10/02/2021 al 16/02/2021) - Misto/Cambiamo!-Popolo Protagonista (dal 16/02/2021 al 27/05/2021) - Coraggio Italia (dal 27/05/2021 al 23/06/2022) - Misto/Vinciamo Italia - Italia al Centro con Toti (dal 28/06/2022) |
Coalizione | Centro-destra 2018 |
Circoscrizione | Toscana |
Collegio | 5 (Prato) |
Incarichi parlamentari | |
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Sito istituzionale | |
Delegato al Comitato europeo delle regioni | |
Durata mandato | 8 settembre 2014 – 3 marzo 2018 |
Dati generali | |
Partito politico | Noi moderati (dal 2022) [1] In precedenza: PdL (2009-2013) FI (2013-2019) C! (2019-2022) CI (2021-2022) IaC (2022) |
Titolo di studio |
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Università | Università "Guglielmo Marconi" |
Professione | Imprenditore tessile - perito industriale |
Giorgio Silli (Firenze, 16 luglio 1977) è un politico italiano, dal 2 novembre 2022 sottosegretario di Stato al Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale nel governo Meloni.
È l'unico al momento membro del Governo Meloni iscritto a Noi moderati.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nato a Firenze, ma vive fra Prato e Roma, imprenditore nel settore tessile; è sposato ed ha una figlia.[2]
Perito industriale specializzato in industria chimica tintoria, diplomato all'ITIS Buzzi, laureato in scienze politiche e relazioni internazionali con lode, vive la propria vita lavorativa occupandosi di tessile fin da subito. Lavora in alcune aziende, fra le quali quella di famiglia che opera nell'ambito della tintura di fibre tessili fin dalla fine del 1700, sia nel settore tecnico che in quello commerciale. È proprio la direzione commerciale di alcune grandi aziende produttrici di tessuto che lo porta a vivere per lunghi periodo della sua vita all'estero. Consegue nel 2020 un master in politiche e istituzioni spaziali al SIOI. Parla 5 lingue fra le quali il russo.
Fra le onorificenze repubblicane e di diritto pontificio ricevute figura come Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana e Cavaliere dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme.
Attività politica
[modifica | modifica wikitesto]Dal 2009 al 2014 è stato assessore comunale alle politiche comunitarie e all'immigrazione a Prato, eletto in quella tornata elettorale con il numero più alto di preferenze.
È stato per 5 anni presidente della commissione immigrazione di ANCI in sostituzione del sindaco Cenni. Componente del comitato minori stranieri non accompagnati al ministero del lavoro e delle politiche sociali, durante il mandato di assessore alle politiche comunitarie è anche segretario di ACTE, l'Associazione delle Comunità Tessili Europee.
Il 26 ottobre 2011 viene nominato consigliere politico dell'allora ministro dei beni culturali; l'incarico durerà poco a causa della caduta del governo Berlusconi IV il 12 novembre 2011.
È stato deputato al comitato delle regioni di Bruxelles dall'8 settembre 2014 (nomina pubblicata in gazzetta ufficiale dell'Unione Europea), prima effettivo, poi supplente, fino alle dimissioni da consigliere comunale in seguito all'elezione alla Camera dei deputati.
Nel 2014 viene eletto in Consiglio comunale nelle liste di Forza Italia nuovamente con il più alto numero di preferenze. Nel 2015 è candidato capolista alle elezioni regionali in Toscana ma sebbene risulti il più votato della lista non viene eletto a causa del numero esiguo dei seggi che il partito riesce ad esprimere.
All'interno del partito è segretario comunale di Forza Italia del comune capoluogo dal 2007 al 2009 e segretario provinciale dal 2014 al 2015, membro della segreteria regionale dal 2012 e responsabile nazionale immigrazione dal 2014.
Elezione a deputato e sottosegretario agli Esteri
[modifica | modifica wikitesto]Alle elezioni politiche del 2018 viene eletto alla Camera dei Deputati nel collegio uninominale di Prato, sostenuto dal centrodestra (in quota FI), sconfiggendo il candidato di centro-sinistra Benedetto Della Vedova.[3]
È componente della commissione permanente I (affari costituzionali, interni, presidenza del consiglio) fino al 10 maggio 2019 e del comitato parlamentare di controllo sull'attuazione dell'accordo di Schengen, di vigilanza sull'attività di Europol, di controllo e vigilanza in materia di immigrazione. Dal maggio 2019 è componente della commissione permanente difesa.
Il 3 maggio 2019 lascia Forza Italia perché non vi si riconosce più e aderisce al Gruppo misto.[4] Il 10 maggio aderisce alla componente del Gruppo misto denominata “Dieci volte meglio”. Ad agosto aderisce a Cambiamo!, nuovo movimento di Giovanni Toti, e l'11 settembre forma la componente “Cambiamo!-Dieci volte meglio” nel Gruppo misto con altri colleghi usciti da Forza Italia.[5] Il 18 dicembre dello stesso anno i cinque totiani aderiscono alla nuova componente del misto "Noi con l'Italia-USEI-Cambiamo!-Alleanza di Centro" insieme a Vittorio Sgarbi e a quattro colleghi di Noi con l'Italia - USEI.
Il 10 febbraio 2021 aderisce alla componente "Popolo Protagonista-A.P." con gli ex M5S Gianluca Rospi e Fabiola Bologna. Il passaggio ha l'intento di favorire un percorso che porti all'unione delle componenti in Parlamento di PP-AP e Cambiamo!, cosa che avviene il 16 febbraio con la formazione della loro componente autonoma di 10 deputati. Il 17 febbraio viene eletto capogruppo della componente parlamentare. Il 27 maggio seguente aderisce a Coraggio Italia, il nuovo partito fondato dal sindaco di Venezia Luigi Brugnaro insieme al presidente della Liguria Giovanni Toti e a numerosi parlamentari di diversa provenienza (M5S, Forza Italia, Cambiamo!-Popolo Protagonista, Lega e Centro Democratico).[6] Il 23 giugno viene eletto segretario di presidenza della Camera dei deputati con 183 voti su 398 votanti.[7] Il 18 novembre dello stesso anno diventa responsabile del tesseramento di Coraggio Italia in Toscana.[8] Cessa dalle funzioni di segretario di presidenza il 23 giugno 2022 in concomitanza dello scioglimento del gruppo di Coraggio Italia.[9] Il 28 giugno, dopo aver lasciato Coraggio Italia, con dieci colleghi forma la nuova componente “Vinciamo Italia-Italia al Centro con Toti”.
Alle elezioni politiche anticipate del 2022 si ricandida alla Camera come capolista nel collegio plurinominale Toscana 01 per Noi moderati, lista composta da Italia al Centro, Coraggio Italia, Noi con l'Italia e UdC[10] non risultando eletto poiché la lista non supera la soglia di sbarramento del 3%. Il 31 ottobre seguente riceve l'incarico sottosegretario di Stato al Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale nel governo Meloni. Silli è anche coordinatore regionale di Noi Moderati che da lista si è trasformato in partito nel 2023.[11]
Nel maggio 2024, in occasione delle elezioni europee, viene candidato in quota Noi Moderati nella lista di Forza Italia per la circoscrizione centrale: con circa 6.000 preferenze si piazza decimo in lista non risultando eletto.[12][13][14] Inoltre alle elezioni comunali di Prato presenta la lista Silli con Prato - Moderati, nella quale confluisce l’Unione di Centro, a sostegno del candidato di centro-destra Gianni Cenni: con il 2,36% la lista non elegge alcun consigliere nella sconfitta di Cenni.[15]
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Dal 2022 come lista, dal 2023 come partito
- ^ PRATESE FINO ALLA NAUSEA Di: David Elmutter | Prato nel Mondo, su pratonelmondointernal.altervista.org. URL consultato il 9 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 9 agosto 2018).
- ^ Della Vedova finisce al tappeto, la Bonino si salva per il rotto della cuffia - Secolo d'Italia, in Secolo d'Italia, 5 marzo 2018. URL consultato il 9 agosto 2018.
- ^ Giorgio Silli lascia Forza Italia: "Non mi riconosco più nell'unico partito nel quale ho militato finora" [notiziediprato.it], su notiziediprato.it. URL consultato il 3 maggio 2019.
- ^ Camera: nel gruppo misto nasce componente 'Cambiamo!', il movimento di Toti | Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza Forense [collegamento interrotto], su cassaforense.it. URL consultato il 12 settembre 2019.
- ^ Composizione del gruppo CORAGGIO ITALIA, su camera.it, 27 maggio 2021. URL consultato il 27 maggio 2021.
- ^ Il voto è trasversale, la Camera sceglie Silli, su lanazione.it, 24 giugno 2021. URL consultato il 24 giugno 2021.
- ^ Coraggio Italia, il partito di Brugnaro: con i vice Toti, Marin, Quagliarello nominata la direzione nazionale, su ilgazzettino.it, 18 novembre 2021. URL consultato il 30 marzo 2022.
- ^ Camera: Fico annuncia scioglimento gruppo Coraggio Italia - Ultima Ora, su Agenzia ANSA, 23 giugno 2022. URL consultato il 23 giugno 2022.
- ^ Elezioni Politiche 2022, tutti i candidati in Toscana
- ^ Redazione, Lorenzo Pascucci nuovo coordinatore provinciale di Noi Moderati, su www.lagazzettadimassaecarrara.it. URL consultato il 7 marzo 2024.
- ^ Tutti i candidati italiani alle elezioni europee del 2024, su eunews.it, 2 maggio 2024. URL consultato il 3 maggio 2024.
- ^ Le liste con i candidati dei principali partiti italiani per le elezioni europee, su Il Post, 2 maggio 2024. URL consultato il 3 maggio 2024.
- ^ Eligendo: Forza Italia
- ^ Silli in campo a caccia dei moderati: "Siamo l’alternativa alla sinistra"
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Giorgio Silli
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Giorgio Silli
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Giorgio Silli, su storia.camera.it, Camera dei deputati.
- Giorgio Silli, su Openpolis, Associazione Openpolis.
- Registrazioni di Giorgio Silli, su RadioRadicale.it, Radio Radicale.
- Giorgio Silli, su Camera.it - XVIII legislatura, Parlamento italiano.