Vai al contenuto

Jamie Raskin

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Jamie Raskin
Raskin nel 2019

Membro del Comitato di Vigilanza della Camera
In carica
Inizio mandato7 gennaio 2023
PredecessoreJames Comer

Membro della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti per il Maryland, distretto n.8
In carica
Inizio mandato3 gennaio 2017
PredecessoreChris Van Hollen

Membro del Senato del Maryland, 20º distretto
Durata mandato10 gennaio 2007 –
10 novembre 2016
PredecessoreIda G. Ruben

Dati generali
Partito politicoDemocratico

Jamin Ben Raskin, detto Jamie (Washington, 13 dicembre 1962), è un avvocato e politico statunitense, membro della Camera dei rappresentanti per lo stato del Maryland dal 2017. In precedenza è stato membro del Senato dello Stato del Maryland dal 2007 al 2016[1].

Al Congresso, Raskin è presidente della sottocommissione per i diritti civili e le libertà civili e co-presidente del Congressional Freethought Caucus. È stato anche il principale responsabile del secondo impeachment del presidente Donald Trump in risposta all'attacco al Campidoglio degli Stati Uniti.[2][3] Prima della sua elezione al Congresso, è stato professore di diritto costituzionale presso l'American University Washington College of Law.

Raskin nasce a Washington D.C. nel 1962 da una famiglia ebrea, figlio dell'attivista progressista Marcus Raskin, membro dello staff del Presidente John F. Kennedy[4] e di Barbara (nata Bellman) Raskin, giornalista e scrittrice.[5] Gli antenati di Raskin emigrarono negli Stati Uniti dalla Russia.[6] Si è diplomato alla Georgetown Day School nel 1979 all'età di 16 anni, e alla Harvard College nel 1983 con un Bachelor of Arts in teoria politica. Nel 1987, si è laureato in giurisprudenza magna cum laude alla Harvard Law School, dove è stato anche redattore della Harvard Law Review.[7]

Raskin è stato professore di diritto costituzionale presso l'American University Washington College of Law per più di 25 anni,[8] e lì ha insegnato anche alla futura collega responsabile dell'impeachment Stacey Plaskett.[9] Dal 1989 al 1990, Raskin è stato consigliere generale della National Rainbow Coalition di Jesse Jackson.[10] Nel 1996, ha rappresentato Ross Perot per quanto riguarda l'esclusione di Perot dai dibattiti presidenziali degli Stati Uniti del 1996. Raskin ha scritto un editoriale sul Washington Post in cui condannava fermamente la Commissione elettorale federale e la Commissione sui dibattiti presidenziali per le loro decisioni.[11]

Nel novembre 2006, è stato eletto senatore dello stato del Maryland dove resta fino al 2016.

Alla Camera degli Stati Uniti

[modifica | modifica wikitesto]
Raskin conduce la campagna elettorale del 2016 insieme alla senatrice Elizabeth Warren

Nell'aprile 2015 annuncia la sua candidatura alla Camera dei rappresentanti per l'ottavo distretto del Maryland dopo che l'uscente Chris Van Hollen aveva deciso di lasciare il seggio per candidarsi al Senato. Raskin vinse quelle affollate primarie democratiche con sette candidati con il 33% dei voti per poi vincere facilmente con il 60% in un distretto fortemente democratico le elezioni generali dell'8 novembre contro il repubblicano Dan Cox.

Tra le sue prime azioni al Congresso, Raskin e altri membri della Camera dei rappresentanti si sono opposti alla certificazione delle elezioni presidenziali del 2016 a favore di Donald Trump a causa di presunti legami con la Russia e dell'interferenza della Russia nelle elezioni del 2016. L'allora vicepresidente Joe Biden ha escluso la loro obiezione perché doveva essere sponsorizzata da almeno un membro di ciascuna camera e non aveva uno sponsor del Senato. Raskin ha messo in dubbio la legittimità delle elezioni, sostenendo che erano "gravemente contaminate da tutto, dal sabotaggio informatico di Vladimir Putin, alla deliberata cancellazione degli elettori da parte dei repubblicani in numerosi stati oscillanti". Alla fine di giugno 2017, Raskin è stato lo sponsor principale della legislazione per istituire una commissione di "sorveglianza" del Congresso con l'autorità di dichiarare un presidente "incapace" e rimuoverlo dall'incarico ai sensi del 25° emendamento alla Costituzione degli Stati Uniti.

Nell'aprile 2018, Raskin, insieme a Jared Huffman, Jerry McNerney e Dan Kildee, ha lanciato il Congressional Freethought Caucus. I suoi obiettivi dichiarati includono "spingere la politica pubblica formata sulla base della ragione, della scienza e dei valori morali", promuovere la "separazione tra chiesa e stato" e opporsi alla discriminazione contro "atei, agnostici, umanisti, ricercatori, persone religiose e non religiose". Huffman e Raskin sono copresidenti.

Raskin sostiene il divieto di discriminazione basata sull'orientamento sessuale e l'identità di genere. Nel 2019 ha votato a favore dell'Equality Act e ha esortato i membri del Congresso a fare lo stesso.

Raskin è sposato con Sarah Bloom Raskin, che è stata Commissario per la regolamentazione finanziaria del Maryland dal 2007 al 2010. Sarah Bloom è stata nominata dal presidente Barack Obama nel consiglio della Federal Reserve il 28 aprile 2010.[12] Il 4 ottobre 2010, ha prestato giuramento come governatore del consiglio della Federal Reserve dal presidente della Fed Ben Bernanke[12]. È stata poi nominata nel 2022 dal presidente Joe Biden per assumere la presidenza del consiglio della Federal Reserve, ma i repubblicani hanno boicottato la sua audizione in commissione e Joe Manchin si è opposto a causa delle sue opinioni sull'uso della politica monetaria per affrontare il cambiamento climatico. Dato quello stallo, ha ritirato la sua nomina.[13] È stata vice segretario al Tesoro degli Stati Uniti dal 19 marzo 2014 al 20 gennaio 2017.[14]

Vivono a Takoma Park, nel Maryland.[15] Hanno due figlie adulte, Hannah e Tabitha, e hanno avuto un figlio, Thomas (Tommy), morto suicida il 31 dicembre 2020 all'età di 25 anni.[15][16] Il 4 gennaio 2021, Raskin e sua moglie hanno pubblicato online un tributo al figlio in cui si affermava che era morto suicida a seguito di una lunga battaglia contro la depressione.[17][18] In una nota di addio, Thomas ha scritto: "Per favore perdonatemi. La mia malattia ha vinto oggi. Prenditevi cura l'uno dell'altro, degli animali e dei poveri globali. Tutto il mio amore, Tommy".[19] Thomas è stato sepolto il 5 gennaio 2021. Il giorno seguente, Raskin era in Campidoglio con sua figlia e suo genero durante l'attacco al Campidoglio del 6 gennaio.[20][21] Ore dopo iniziò a redigere un articolo di impeachment contro il presidente Donald Trump, e sei giorni dopo, la presidente della Camera Nancy Pelosi nominò Raskin il principale responsabile del secondo impeachment di Trump.[21][22] Il suo libro, Unthinkable: Trauma, Truth, and the Trials of American Democracy (2022), si concentra sulla vita di suo figlio e sulla sua preparazione per il processo di impeachment.[23]

Raskin è vegetariano dal 2009.[24]

  1. ^ (EN) Michael Tomasky, Jamie Raskin, Democracy's Defender, in The New Republic, 3 gennaio 2022. URL consultato il 13 luglio 2022.
  2. ^ (EN) Maryland Rep. Jamie Raskin named lead impeachment manager for trial against President Donald Trump, in The Baltimore Sun, 13 gennaio 2021. URL consultato l'11 febbraio 2021.
  3. ^ (EN) Julie Zauzmer, During coronavirus crisis, Congress's first caucus for nonreligious belief seeks a larger role in promoting science, in The Washington Post, 9 aprile 2020. URL consultato l'11 febbraio 2021.
  4. ^ (EN) Friends of Jamin Raskin, Biography, in Jamie Raskin for State Senate campaign, 2006. URL consultato il 4 maggio 2006 (archiviato dall'url originale il 27 agosto 2006).
  5. ^ (EN) David Smith, 'The moral centre': how Jamie Raskin dominated the stage at Trump's trial, in The Guardian, 13 febbraio 2021. URL consultato il 13 luglio 2022.
  6. ^ (EN) Rachel Levmore, Should the Government 'Get' Involved?, in The Forward, 2 maggio 2012.
  7. ^ Editorial Board listing in "Front Matter." Harvard Law Review, vol. 100, no. 1, 1986, p. 99.
  8. ^ (EN) About, in United States House of Representatives, 3 dicembre 2012. URL consultato il 10 febbraio 2021.
  9. ^ (EN) Ben Leonard, Raskin introduces former law student as impeachment manager, in Politico, 10 febbraio 2021. URL consultato il 10 febbraio 2021.
  10. ^ (EN) Bill Turque, Five things to know about state Sen. Jamie Raskin, in The Washington Post, 6 aprile 2016. URL consultato il 18 novembre 2020.
  11. ^ (EN) Jamin B. Raskin, Silencing The Other Parties, in The Washington Post, 30 ottobre 1996. URL consultato il 23 gennaio 2021.
  12. ^ a b (EN) Sudeep Reddy, Obama Nominates Yellen, Raskin, Diamond to Fed Board, in The Wall Street Journal, 29 aprile 2010.
  13. ^ (EN) Rachel Siegel, Tyler Pager, Mike DeBonis e Seung Min Kim, Sarah Bloom Raskin withdraws nomination to Fed board, in The Washington Post, 15 marzo 2022. URL consultato il 16 marzo 2022.
  14. ^ (EN) Sarah Bloom Raskin profile, in U.S. Treasury Department. URL consultato il 3 febbraio 2017.
  15. ^ a b (EN) McKenna Oxenden, Tommy Raskin, 25, son of Maryland Rep. Jamie Raskin, is remembered in tribute for 'perfect' heart and soul, in Baltimore Sun. URL consultato l'8 febbraio 2022.
  16. ^ (EN) Meagan Flynn, Rep. Jamie Raskin announces the death of his 25-year-old son, in The Washington Post, 31 dicembre 2020. URL consultato il 2 gennaio 2021.
  17. ^ (EN) Tamar Lapin, Rep. Jamie Raskin, wife say son lost battle with depression in heart-wrenching tribute, in New York Post, 5 gennaio 2021. URL consultato il 7 gennaio 2021.
  18. ^ (EN) Jamie Raskin, Statement of Congressman Jamie Raskin and Sarah Bloom Raskin on the Remarkable Life of Tommy Raskin, su Medium, 4 gennaio 2021. URL consultato il 7 gennaio 2021.
  19. ^ (EN) Rep. Raskin and his wife on their late son: 'A radiant light in this broken world', in The Washington Post.
  20. ^ (EN) John Hendrickson, Jamie Raskin Lost His Son. Then He Fled a Mob., in The Atlantic, 8 gennaio 2021. URL consultato l'11 gennaio 2021.
  21. ^ a b (EN) Sheryl Gay Stolberg, Grieving Son's Death, Maryland Lawmaker Fights to Impeach Trump, in The New York Times, 12 gennaio 2021. URL consultato il 12 gennaio 2021.
  22. ^ (EN) Pelosi Names Impeachment Managers, in Speaker Nancy Pelosi, 12 gennaio 2021. URL consultato il 17 gennaio 2023 (archiviato dall'url originale l'11 febbraio 2021).
  23. ^ (EN) Connies Schultz, For Rep. Raskin, personal grief and national trauma collided, in The Washington Post, 28 gennaio 2022. URL consultato il 29 gennaio 2022.
  24. ^ (EN) Kailey Harless, Why I Went Veg with Maryland's Jamie Raskin, in VegNews, 4 agosto 2009.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN67700875 · ISNI (EN0000 0001 1663 7565 · LCCN (ENn00094333 · GND (DE1059729989 · BNF (FRcb14584765q (data) · J9U (ENHE987007267082605171