Vai al contenuto

Lienz

Coordinate: 46°49′47″N 12°46′11″E
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Lienz (disambigua).
Lienz
città
Lienz – Stemma
Lienz – Veduta
Lienz – Veduta
Localizzazione
StatoAustria (bandiera) Austria
Land Tirolo
DistrettoLienz
Amministrazione
SindacoElisabeth Blanik (SPÖ) dal 2016
Territorio
Coordinate46°49′47″N 12°46′11″E
Altitudine673 m s.l.m.
Superficie15,94 km²
Abitanti11 935 (2021)
Densità748,75 ab./km²
Comuni confinantiAmlach, Assling, Gaimberg, Leisach, Nußdorf-Debant, Oberlienz, Thurn, Tristach.
Altre informazioni
Cod. postale9900
Prefisso+43 4852
Fuso orarioUTC+1
Codice SA7 07 16
TargaLZ
Cartografia
Mappa di localizzazione: Austria
Lienz
Lienz
Lienz – Mappa
Lienz – Mappa
Sito istituzionale

Lienz (pronuncia [ˈliːɛnʦ][1] in dialetto tirolese Lianz, in italiano Luenza, desueto) è un comune austriaco di 12 044 abitanti nel distretto di Lienz, in Tirolo orientale, del quale è capoluogo e centro maggiore; ha lo status di città capoluogo di distretto (Bezirkshauptstadt).

Geografia fisica

[modifica | modifica wikitesto]

Lienz fa parte del Tirolo orientale (in tedesco Osttirol) e sorge ai piedi delle Dolomiti di Lienz e nella Val Pusteria (in tedesco Pustertal). Si situa alla confluenza dei fiumi Drava e Isel.

Le prime tracce di insediamenti umani risalgono all'Età del bronzo. Più tardi la zona venne popolata da Celti e Romani (attorno al II secolo a.C.): furono proprio questi ultimi a fondare a pochi chilometri da Lienz la città di Aguntum, testimoniata dai ricchi scavi presso il sito archeologico. Nelle battaglie tra Slavi e Bavari, la città romana fu distrutta da un incendio e in seguito la regione fu sottomessa al regno di Carlo Magno.

Lienz venne menzionata la prima volta come Luenzina in un atto del vescovo di Bressanone intorno al 1030. Durante la Seconda guerra mondiale, nell'immediata periferia orientale di Lienz fu sistemato un campo per truppe di "collaborazionisti" cosacchi in ritirata dalla Carnia, in Friuli. Una chiesetta fu, per loro, officiata secondo il rito russo-ortodosso. Alla fine della guerra furono riconsegnati, contro la loro volontà, alle autorità sovietiche.

Monumenti e luoghi d'interesse

[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose

[modifica | modifica wikitesto]
  • Chiesa di Sant'Antonio (Antoniuskirchl): risale al XVI secolo, in stile barocco. Fu in seguito trasformata come luogo sacro per il rito ortodosso per i reduci cosacchi della guerra, che arrivati nel territorio austriaco che soggiornarono nei pressi di Lienz prima di essere riconsegnati all'Unione Sovietica.[2][3] L'edificio si trova nella piazza principale della città (Hauptplatz), ben inserita tra gli altri edifici storici.
  • Chiesa di San Michele (Michaelskirche): anch'essa si trova nel centro storico di Lienz, nella zona denominata "mercato dei bovini". L'edificio custodisce dal 1508 le spoglie dei Di Graben di Stein, una delle famiglie di Lienz. In seguito la chiesa fu totalmente restaurata a opera degli abitanti di Lienz e tuttora viene considerata un edificio di notevole importanza, tanto che viene utilizzata per importanti eventi e cerimonie come per i matrimoni.
  • Chiesa di Sant'Andrea (Andreaskirche): custodisce l'organo austriaco più antico.
  • Convento francescano (Franziskanerkloster): si trova in un edificio appartenente precedentemente ai carmelitani, fondato nel 1349. Dal 21 marzo 1785 i carmelitani si trovarono a condividere lo spazio con i francescani fino a che, il 16 aprile 1785 per volere dell'imperatore Giuseppe II d'Asburgo-Lorena, i francescani si trasferirono definitivamente nel monastero carmelitano e gli ultimi 21 rimasti[francescani o carmelitani?] rimasero fino alla loro morte a Lienz. L'annesso chiostro risale al periodo carmelitano (1705), mentre la grotta dedicata a Nostra Signora di Lourdes risale al 1972. Qui si trovano anche una biblioteca e un centro giovanile. La chiesa è dedicata a San Michele.
  • Chiesa evangelica (Evangelische Pfarrkirche): l'unica del Tirolo orientale, restaurata nel 1962 e dedicata a Martin Lutero.
  • Chiesa del Sacro Cuore di Gesù (Herz-Jesu-Kirche): costruita sul progetto di Albert Bermoser nel 1950[4].
  • È presente a Lienz anche una sala del regno dei testimoni di Geova

Architetture militari

[modifica | modifica wikitesto]
Il castello di Bruck
  • Castello di Bruck (Schloss Bruck): il castello medioevale, costruito nel XIII secolo e un tempo centro politico e residenza dei conti di Gorizia, oggi è un poliedrico museo.
  • Chiusa di Lienz (Lienzer Klause): un'antica chiusa che sorge poco a ovest della cittadina.

Evoluzione demografica

[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[5]

La popolazione al 1º gennaio 2021 era di 11 935 abitanti.

Data la grande affluenza di persone di nazionalità Italiana, la terza lingua parlata è l'Italiano.

  • Museo civico (Museum der Stadt Lienz): è ospitato nel castello di Bruck.
  • Museo di grammofoni (Phonomuseum): esposti numerosi grammofoni, giradischi e vecchie radio.

Infrastrutture e trasporti

[modifica | modifica wikitesto]
La stazione di Lienz

Lienz e tutto il Tirolo orientale hanno come proprio capoluogo regionale Innsbruck. Per favorire i contatti in base ad accordi internazionali, nel secondo dopoguerra era stato istituito un treno-corridoio, attraverso la linea ferroviaria della Val Pusteria e del passo del Brennero, considerato, ai fini delle norme di polizia e doganali, come se fosse sempre sotto il regime austriaco, senza fermate intermedie per servizio viaggiatori in Italia. Con l'introduzione della normativa dell'Unione europea è venuta meno l'esigenza del treno-corridoio, sostituito da un normale treno internazionale Lienz-Innsbruck con fermate anche in territorio italiano, divenuto, poi, un servizio di autobus.

Mobilità urbana

[modifica | modifica wikitesto]

La città è servita dalla rete autobus urbana operata dalla VVT Verkehrsverbund Tirol (tradotto Traffico Tirolo) composta da tre linee urbane.

Amministrazione

[modifica | modifica wikitesto]
Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1866 1869 Josef Albert Kranz Borgomastro
1869 1872 Alois Röck Borgomastro
1872 1881 Carl Sartori Borgomastro
1881 1883 Otto Carli Borgomastro
1883 1886 Johann Capistran Oberhueber Borgomastro
1886 1891 Franz Rohracher Borgomastro
1891 1894 Johann Sigwart Borgomastro
1894 1900 Willibald Hofmann Borgomastro
1900 1913 Josef Anton Rohracher Borgomastro
1913 1919 Johann Oberhueber Borgomastro
1919 1922 Josef Anton Rohracher Borgomastro
1922 1928 Johann Oberhueber Borgomastro
1928 1931 Theodor von Hibler Borgomastro
1931 1938 Franz Henggi Borgomastro
1938 1945 Emil Winkler Borgomastro
1945 1947 Johann Ignaz Oberhueber Borgomastro
1947 1950 Alois Pichler Borgomastro
1950 1962 Michael Meirer Borgomastro
1962 1994 Hubert Huber ÖVP Borgomastro
1994 2003 Helga Machne ÖVP Borgomastro
2003 2011 Johannes Hibler ÖVP Borgomastro
2011 in carica Elisabeth Blanik SPÖ Borgomastro

La principale squadra di calcio cittadina è il Rapid Lienz che milita nella divisione austriaca Kärntner Liga. Il campo di gioco è il Dolomitenstadion.

Lienz è stata più volte tappa di arrivo del Giro d'Italia:

Lienz è stata due volte partenza di tappa al Giro d'Italia

Lienz è raggiungibile attraverso la pista ciclabile della Drava.

Lo stesso argomento in dettaglio: Schlossberg (pista sciistica).

A Lienz esistono due stazioni sciistiche principali, Hochstein e Zettersfeld, che ospitano molteplici competizioni; Hochstein ha più volte accolto tappe della Coppa del Mondo di sci alpino. La città ha inoltre ospitato i Campionati mondiali di snowboard 1996, prima edizione della manifestazione.

È molto diffuso il volo in parapendini.

  1. ^ (DE) Max Mangold, Duden Aussprachewörterbuch, a cura di Franziska Münzberg, 6ª ed., Mannheim, Bibliographisches Institut & F.A. Brockhaus AG, 2006, p. 511, ISBN 3-411-04066-1.
  2. ^ unesertirol
  3. ^ Tobias Sauer, La tragedia dei cosacchi di Lienz, pp. 58-59.
  4. ^ (DE) Bundesdenkmalamt (Hrsg.), Die Kunstdenkmäler des politischen Bezirkes Lienz. Bezirkshauptstadt Lienz und Lienzer Talboden. Verlag Berger, Horn 2007 ISBN 978-3-85028-446-2 (Österreichische Kunsttopographie, Band LVII/Teil 1)
  5. ^ Statistik Austria

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
  • (DE) Mercatino di Natale, su portale turistico "adventintirol.at". URL consultato il 30 settembre 2016.
  • (DE) Rapid Lienz, su rapid-lienz.at. URL consultato il 30 settembre 2016.
Controllo di autoritàVIAF (EN146685867 · LCCN (ENn88104388 · GND (DE4035690-5 · J9U (ENHE987007564950105171
  Portale Austria: accedi alle voci di Wikipedia che parlano dell'Austria