Lycopodium clavatum

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Licopodio officinale
Lycopodium clavatum
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoPlantae
SottoregnoTracheobionta
DivisioneLycopodiophyta
ClasseLycopodiopsida
OrdineLycopodiales
FamigliaLycopodiaceae
GenereLycopodium
SpecieL. clavatum
Nomenclatura binomiale
Lycopodium clavatum
L., 1753

Il licopodio officinale (Lycopodium clavatum L., 1753) è una pianta erbacea della famiglia delle Lycopodiaceae.[1]

Pianta erbacea perenne a foglie sparse, filamentosa, a caule strisciante che può superare il metro di diametro. Dal caule s'innalzano rametti lunghi un centimetro, terminati da due spighe appaiate cilindriche, che portano nell'interno uno sporangio. Questo contiene spore di colore giallo pallido, morfologicamente identiche (isospore) di circa 30 µm di diametro.

Distribuzione e habitat

[modifica | modifica wikitesto]

La pianta si trova nelle zone montane dell'Asia e dell'Europa, nei boschi asciutti.

Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.

Si utilizzano le spore, che si presentano come una polvere di colore giallo-marrone, inodore e insapore, chiamata polvere di licopodio. In farmacia veniva adoperata per tisane, con virtù diuretica e lassativa o per uso esterno come detergente curativo delle affezioni cutanee. Viene ancora usata in omeopatia. Non sono ben conosciuti i suoi principi attivi e la presenza di alcaloidi la rende leggermente tossica. Per le sue proprietà idrofobe e infiammabili viene usata per la realizzazione di fuochi o finte esplosioni. Storicamente, veniva utilizzata come polvere per i flash delle macchine fotografiche.

  1. ^ (EN) Lycopodium clavatum L. | Plants of the World Online | Kew Science, su Plants of the World Online. URL consultato il 2 novembre 2024.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
  • (EN) Lycopodium clavatum L., su www-biol.paisley.ac.uk. URL consultato il 27 giugno 2008 (archiviato dall'url originale il 28 novembre 2007).
  Portale Botanica: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di botanica