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Raffaele Fitto

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Raffaele Fitto
Ritratto ufficiale, 2024

Vicepresidente esecutivo della Commissione europea per la coesione e le riforme
PresidenteUrsula von der Leyen
PredecessoreElisa Ferreira

Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR[1]
In carica
Inizio mandato22 ottobre 2022
Capo del governoGiorgia Meloni
PredecessoreEnzo Amendola[2]
Mara Carfagna[3]
Nello Musumeci[4]

Co-presidente del Gruppo dei Conservatori e dei Riformisti Europei
Durata mandato1º luglio 2019 –
12 ottobre 2022
ContitolareRyszard Legutko
PredecessoreSyed Kamall
SuccessoreNicola Procaccini

Ministro per le regioni e la coesione territoriale[5]
Durata mandato8 maggio 2008 –
16 novembre 2011
Capo del governoSilvio Berlusconi
PredecessoreLinda Lanzillotta[6]
Gianfranco Miccichè[7]
SuccessorePiero Gnudi[6]
Fabrizio Barca[7]

Presidente della Regione Puglia
Durata mandato19 maggio 2000 –
27 aprile 2005
PredecessoreSalvatore Distaso
SuccessoreNichi Vendola

Vicepresidente della Regione Puglia
Durata mandato27 aprile 1995 –
7 febbraio 1998
PresidenteSalvatore Distaso
PredecessoreFrancesco De Lucia
SuccessoreRocco Palese

Deputato della Repubblica Italiana
In carica
Inizio mandato13 ottobre 2022

Durata mandato28 aprile 2006 –
25 giugno 2014
LegislaturaXV, XVI, XVII, XIX
Gruppo
parlamentare
XV: Forza Italia
XVI: Popolo della Libertà
XVII: Forza Italia-Il Popolo della Libertà-Berlusconi Presidente
XIX: Fratelli d'Italia
CoalizioneXV: Casa delle Libertà
XVI: Centro-destra 2008
XVII: Centro-destra 2013
XIX: Centro-destra 2022
CircoscrizionePuglia
Incarichi parlamentari
XV legislatura:
Sito istituzionale

Europarlamentare
Durata mandato20 luglio 1999 –
20 giugno 2000

Durata mandato1º luglio 2014 –
12 ottobre 2022
LegislaturaV, VIII, IX
Gruppo
parlamentare
V: PPE-DE
VIII:
- PPE (fino al 18/05/2015)
- ECR (dal 19/05/2015)
IX: ECR
CircoscrizioneItalia meridionale
Incarichi parlamentari
VIII legislatura:
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoFratelli d'Italia (dal 2019)
In precedenza:
DC (1988-1994)
PPI (1994-1995)
CDU (1995-1998)
CDL (1998-2001)
FI (2001-2009)
PdL (2009-2013)
FI (2013-2015)
CoR (2015-2017)
DI (2017-2019)
Titolo di studioLaurea in giurisprudenza
UniversitàUniversità degli Studi di Bari Aldo Moro
ProfessionePolitico
FirmaFirma di Raffaele Fitto

Raffaele Fitto (Maglie, 28 agosto 1969) è un politico italiano, dal 22 ottobre 2022 ministro per gli affari europei, le politiche di coesione e il PNRR nel governo Meloni e, dal 10 novembre 2022, anche con delega al Sud.

È stato europarlamentare dal 20 luglio 1999 al 20 giugno 2000 e dal 1º luglio 2014 al 12 ottobre 2022, presidente della Regione Puglia dal 19 maggio 2000 al 27 aprile 2005 e ministro per le regioni e la coesione territoriale dall'8 maggio 2008 al 16 novembre 2011 nel governo Berlusconi IV.

Raffaele Fitto è nato il 28 agosto 1969 a Maglie (provincia di Lecce), secondo dei tre figli di Rita Leda Dragonetti e del politico democristiano Salvatore Fitto, sindaco del comune natale e anch'egli presidente della Regione Puglia dal 1985 alla sua morte prematura nel 1988[8]. Dopo aver conseguito la maturità scientifica al liceo statale Leonardo da Vinci di Maglie, si laurea in giurisprudenza con la votazione di 108/110 all'Università degli Studi di Bari "Aldo Moro" nel 1994, discutendo una tesi in diritto costituzionale dal titolo "L’iniziativa nella formazione delle leggi ordinarie"[8].

È sposato dal 2005 con Adriana Panzera e ha tre figli: Salvatore, Gabriele e Anna.[8][9]

Attività politica

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Gli inizi nella DC

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Subito dopo l'improvvisa scomparsa del padre Salvatore, deceduto in un incidente stradale nell'agosto 1988 mentre era presidente della Regione Puglia, inizia la militanza politica nella Democrazia Cristiana (DC), nelle fila della quale, all'età di vent'anni, viene eletto in consiglio regionale della Puglia nel maggio 1990, raccogliendo 75.366 preferenze personali che lo fecero diventare il consigliere regionale più suffragato d’Italia (ben 6.000 raccolte a Maglie)[9][10].

Alle elezioni comunali in Puglia del 1993 si candida al consiglio comunale di Maglie, nelle liste della DC a sostegno del sindaco uscente Francesco Chirilli, risultando eletto consigliere comunale con 746 preferenze.[10][11]

Diaspora democristiana

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Nel 1994, con lo scioglimento della DC, aderisce alla rinascita del Partito Popolare Italiano (PPI) di Mino Martinazzoli, del quale divenne segretario regionale[10], e l'anno successivo segue Rocco Buttiglione, segretario del PPI, e l'ala del partito favorevole all'alleanza con Forza Italia di Silvio Berlusconi e Alleanza Nazionale (AN) di Gianfranco Fini nella nascita dei Cristiani Democratici Uniti (CDU)[9], con cui si ricandida alle elezioni comunali e regionali pugliesi di quell'anno e venendo confermato in entrambi i ruoli; successivamente viene nominato vicepresidente della Regione Puglia e assessore al turismo nella giunta regionale di centro-destra guidata dal presidente Salvatore Distaso.[11][12]

Fitto, nonostante fosse un membro del CDU, mantenne buoni rapporti anche col Centro Cristiano Democratico di Pier Ferdinando Casini (partito derivante dalla DC che non aveva aderito al PPI), a cui aveva dato il suo appoggio alle elezioni politiche del 1996 nel collegio elettorale di Maglie[10].

Nel 1998, in polemica col tentativo del CDU di avviare il progetto neo-centrista del Presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga (Unione Democratica per la Repubblica), lascia il partito e fonda, insieme ad altri esponenti guidati da Roberto Formigoni, i Cristiani Democratici per la Libertà (CDL) con lo scopo di proseguire l'alleanza con la coalizione di centro-destra del Polo per le Libertà.[9]

Alle elezioni europee del 1999 si candida al Parlamento europeo, tra le liste di Forza Italia nella circoscrizione Italia meridionale, risultando eletto europarlamentare come il secondo degli eletti dopo Berlusconi con 128.637 preferenze[13], rimanendo in carica sino alle dimissioni del giugno 2000.[14]

Presidente della Regione Puglia

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Lo stesso argomento in dettaglio: Elezioni regionali in Puglia del 2000.

Alle elezioni regionali del 2000 si candida alla presidenza della Regione Puglia, sostenuto dalla coalizione di centro-destra Casa delle Libertà formata da Forza Italia, AN, CCD, CDU, Partito Democratico Cristiano, I Liberal Sgarbi, Partito Socialista - Socialdemocrazia, Movimento Sociale Fiamma Tricolore e Il Trifoglio (Unione per la Repubblica-Partito Repubblicano Italiano). Alla tornata elettorale Fitto vince con il 53,97% dei voti, superando il candidato del centro-sinistra Giannicola Sinisi (43,45%), e diventando a soli 30 anni il più giovane presidente di Regione della storia repubblicana[15]. Nel marzo dell'anno successivo i CDL confluiscono organicamente in Forza Italia. Alle comunali pugliesi del 2000 venne rieletto, all'interno delle liste di Forza Italia, consigliere comunale di Maglie.[11]

Alle regionali pugliesi del 2005 si ricandida per un secondo mandato, sostenuto sempre dalla Casa delle Libertà formata da Forza Italia, AN, La Puglia Prima di Tutto, Unione di Centro, Nuovo PSI-Partito Repubblicano Italiano e Movimento Idea Sociale, ma venne sconfitto per una manciata di voti (14.131) dal candidato di centro-sinistra, nonché deputato di Rifondazione Comunista, Nichi Vendola, raccogliendo il 49,24% contro il 49,84% di Vendola[16]. Viene comunque eletto consigliere regionale, in quanto candidato presidente secondo classificato, e guidando l'opposizione di centro-destra in consiglio regionale fino al 6 giugno 2006, quando si dimette da consigliere optando per il seggio da deputato[11]. È stato anche coordinatore regionale di Forza Italia in Puglia dal 2005 fino al 2009.

Elezione a deputato

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Fitto all'inaugurazione del teatro di Canosa di Puglia il 5 novembre 2011.
Fitto eletto alla Camera dei deputati nel 2006.

Alle elezioni politiche del 2006 si candida alla Camera dei deputati, tra le liste di Forza Italia nella circoscrizione Puglia in terza posizione, risultando eletto deputato[12]. Nella XV legislatura della Repubblica è stato membro della Commissione parlamentare per le questioni regionali, di cui ha ricoperto l'incarico di capogruppo per Forza Italia, e della 1ª Commissione Affari costituzionali, della Presidenza del consiglio e interni. Nello stesso anno viene nominato da Slivio Berlusconi Responsabile per l'Italia meridionale di Forza Italia, mentre a dicembre 2007 viene nominato Responsabile per i rapporti con altri partiti e movimenti per Il Popolo della Libertà (PdL).

Nel 2008, a seguito delle dichiarazioni di Berlusconi su Vittorio Mangano, condannato per associazione mafiosa, definendolo "eroe"[17], Fitto si è detto concorde col pensiero di Berlusconi.[18]

Alle elezioni politiche del 2008 viene ricandidato alla Camera, tra le liste del PdL nella medesima circoscrizione e posizione, venendo rieletto a Montecitorio. Con la vittoria di Berlusconi e del centro-destra alle politiche del 2008, l'8 maggio diventa Ministro per i rapporti con le regioni nel quarto governo Berlusconi, prestando giuramento nelle mani del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

All'indomani delle elezioni regionali del 2010, considerato l'esito negativo per il centro-destra in Puglia, rassegna le dimissioni da ministro, assumendosi la piena responsabilità della sconfitta elettorale[19], ma il Consiglio dei ministri le respinge[20]. A giugno 2010 alle funzioni di ministro per gli affari regionali si aggiunge quello per la coesione territoriale con alle dipendenze il Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica, precedentemente del Ministero dello sviluppo economico[21].

Rielezione alla Camera e al Parlamento europeo

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Alle elezioni politiche del 2013 si ricandida alla Camera, come capolista del PdL nella circoscrizione Puglia, venendo rieletto.

Il 16 novembre 2013, con la sospensione delle attività del Popolo della Libertà, aderisce a Forza Italia[22][23], di cui il 24 marzo 2014 diventa membro del Comitato di Presidenza di Forza Italia.

Il 16 aprile 2014 viene candidato alle elezioni europee come capolista di Forza Italia nella Circoscrizione Italia meridionale (che raccoglie le regioni Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata e Calabria)[24].

Viene rieletto a Strasburgo con 284.547 voti, risultando il secondo candidato più votato in assoluto in Italia in un'unica circoscrizione[25], dietro all'esponente del Partito Democratico Simona Bonafè, e il primo assoluto in quella del Sud.

Si dimette dunque da deputato; gli subentra Nicola Ciracì.

Rottura con Berlusconi e nuovo percorso

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Lo stesso argomento in dettaglio: Conservatori e Riformisti e Direzione Italia.
Discorso di benvenuto di Fitto a nome del gruppo dei Conservatori e dei Riformisti Europei il 3 luglio 2019.

Fitto, da tempo in forte dissenso con Berlusconi, perché non ne condivide scelte politiche importanti quali il patto del Nazareno, e con i vertici del partito che formano il cosiddetto "cerchio magico", fonda una corrente in Forza Italia col nome di Ricostruttori, costituita da qualche decina di parlamentari, molti pugliesi, vicini a lui. Fitto, infatti, è convinto che l'accordo col PD, che va appunto sotto il nome di patto del Nazareno, sarebbe un colpo mortale per Forza Italia perché gli elettori non capirebbero.

Ad aprile 2015 in Puglia si consuma la rottura con la dirigenza di Forza Italia, dato che Fitto sostiene, con il suo nuovo movimento politico Oltre con Fitto, come candidato presidente alle elezioni regionali Francesco Schittulli, mentre Forza Italia candida alla Presidenza Adriana Poli Bortone di Fratelli d'Italia. Il 17 maggio Fitto annuncia infine la propria uscita da Forza Italia,[26][27][28] la costituzione dei gruppi parlamentari Conservatori e Riformisti (poi costituito solo al Senato) e l'adesione, in sede europea, al Gruppo dei Conservatori e dei Riformisti Europei (formazione di cui fanno parte i conservatori britannici), di cui è nominato vicepresidente.[26][27]

Il 3 giugno seguente nasce il nuovo gruppo al Senato, composto da 11 senatori di Forza Italia più Salvatore Di Maggio di Popolari per l'Italia.[29]

Il 28 gennaio 2017 il partito si federa con altre organizzazioni locali assumendo la nuova denominazione Direzione Italia, che alla Camera è nel gruppo misto, mentre al Senato è in GAL. Il 17 giugno si riunisce a Roma il primo congresso del partito, che elegge Fitto presidente all'unanimità. Il partito si presenta subito alle elezioni amministrative di quell'anno come alleato degli altri partiti di centro-destra, riscuotendo un buon risultato a Lecce (17%) e partecipando alla vittoria di Marco Bucci a Genova.

Il 19 dicembre dello stesso anno, insieme a Maurizio Lupi ed Enrico Costa (ex Alternativa Popolare), Saverio Romano (Cantiere Popolare), Enrico Zanetti (Scelta Civica) e Flavio Tosi (Fare!), Fitto dà vita a Noi con l'Italia e ne diventa il presidente.[30] In vista delle elezioni politiche del 2018, grazie a un patto con l'Unione di Centro di Lorenzo Cesa, costituisce la cosiddetta "quarta gamba" della coalizione di centro-destra, che raccoglierà l'1,19% al Senato e l'1,30% alla Camera e tra i fittiani viene eletto solo Renzo Tondo all'uninominale.

Confluenza in Fratelli d'Italia

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Dopo il fallimento della lista centrista, il 6 dicembre 2018 Fitto decide di federare Direzione Italia con Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni in vista delle elezioni europee del 2019, con l'obiettivo di dare vita a un nuovo partito conservatore e sovranista. Alle elezioni si piazza dietro alla Meloni nella circoscrizione Italia meridionale con 87.774 voti, di cui 55.528 raccolti nella sola Puglia[31]. Il 19 giugno 2019 viene scelto come co-presidente del gruppo dei Conservatori e dei Riformisti Europei. Il 29 ottobre Direzione Italia confluisce in Fratelli d'Italia, partito nel quale Fitto entra a far parte.

Nel 2020 contribuisce[come?] insieme a Carlo Fidanza, all'elezione di Giorgia Meloni alla presidenza del Partito dei Conservatori e dei Riformisti Europei.[32]

Nuova candidatura alle regionali in Puglia

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Lo stesso argomento in dettaglio: Elezioni regionali in Puglia del 2020.

Il 22 giugno 2020, in vista delle elezioni regionali di quell'anno, Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia annunciano la decisione di candidare nuovamente Fitto alla presidenza della Regione Puglia, in contrapposizione al presidente uscente di centro-sinistra Michele Emiliano[33]. Successivamente viene appoggiato anche dalle liste Unione di Centro-Nuovo PSI (che include Lega d'Azione Meridionale) e la sua civica La Puglia Domani (che include Sud in Testa), presentata il 21 luglio a Bari[34]. Alla tornata elettorale Fitto raccoglie il 38,93% dei voti e viene sconfitto da Emiliano che ottiene il 46,78%.[35]

Ministro per gli affari europei, Sud, politiche di coesione e PNRR

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Lo stesso argomento in dettaglio: Governo Meloni.
Fitto giura come Ministro al Quirinale nelle mani del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Alle elezioni politiche anticipate del 2022 viene ricandidato alla Camera, come capolista di Fratelli d'Italia nel collegio plurinominale Puglia - 04, risultando eletto deputato[36]. Nella XIX legislatura è membro della 14ª Commissione Politiche dell'Unione europea, venendo sostituito per l'incarico di governo che occupa da Salvatore Caiata.[37]

Dopo la vittoria della coalizione di centro-destra alle elezioni, visti i positivi risultati elettorali di Fratelli d'Italia e il successivo incarico di formare un governo affidato a Giorgia Meloni, il 21 ottobre 2022 Fitto è stato indicato quale ministro per gli affari europei, le politiche di coesione e il PNRR[38]. Il giorno successivo ha giurato nelle mani del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella come Ministro nel governo Meloni[39]. Il 10 novembre successivo, in seguito al Consiglio dei ministri dove si riordinano diverse competenze, ottiene la delega per il Sud.[40]

Commissario europeo per la coesione e le riforme

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Il 30 agosto 2024 viene indicato dal Consiglio dei ministri come commissario europeo per l'Italia, apprestandosi dunque a lasciare il proprio incarico di ministro[41]. Il 17 settembre 2024 Ursula von der Leyen, nell'ambito della presentazione dei commissari europei e dei portafogli nella commissione von der Leyen II, affida a Fitto l'incarico di Vicepresidente esecutivo della Commissione europea per la politica regionale e di coesione, lo sviluppo regionale, le città e le riforme[42].

Procedimenti giudiziari

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Inchiesta La Fiorita per tangenti nella sanità

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Nel 2006 Fitto viene indagato dalla Procura di Bari a seguito del finanziamento di 500.000 euro da parte della Tosinvest, società di Antonio Angelucci, alla lista La Puglia prima di tutto creata dallo stesso Fitto in occasione delle elezioni regionali del 2005. Secondo la Procura, tale somma sarebbe stata una tangente pagata per ottenere dalla Regione Puglia la gestione di undici residenze sanitarie assistite nell'ambito di un appalto da 198 milioni di euro[43].

Il 20 giugno 2006 la Procura di Bari ha chiesto alla Camera dei deputati l'autorizzazione a procedere con gli arresti domiciliari di Fitto, nel frattempo diventato deputato. La Camera ha respinto l'autorizzazione all'arresto con 457 voti favorevoli su 462 presenti. Il 12 ottobre 2009 la Procura di Bari ha chiesto il rinvio a giudizio per Fitto, insieme a numerosi altri imputati[44], ritenuto colpevole di associazione per delinquere, peculato, concussione, corruzione, falso, abuso d'ufficio e finanziamento illecito ai partiti. L'11 dicembre 2009 il GUP ha rinviato a giudizio Fitto per abuso d'ufficio, due episodi di corruzione, finanziamento illecito ai partiti, peculato e un altro abuso e lo ha prosciolto per gli altri reati[45].

Il 12 febbraio 2013 Fitto è stato condannato in primo grado a quattro anni di reclusione e a cinque di interdizione dai pubblici uffici per i reati di corruzione, finanziamento illecito ai partiti e abuso d'ufficio, venendo assolto per gli altri capi d'imputazione[46][47]. Il 29 settembre 2015 viene assolto in appello perché "il fatto non sussiste".[48]

Nel 2017 la Corte di cassazione ha confermato l'assoluzione, riconoscendo tuttavia «il diritto della Regione Puglia al risarcimento del danno»[49]. A febbraio 2020 si è pertanto aperto il procedimento civile presso il Tribunale di Bari, che vede Fitto contrapposto alla Regione Puglia per un ammontare di 189.000 euro più gli interessi.[49]

Inchiesta sulla gestione delle RSA

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Complessivamente, i procedimenti civili che vedono Fitto contrapposto alla Regione Puglia sono quattro, per un contenzioso di circa 21.000.000 di euro[49]; tale cifra è in gran parte legata alla vicenda, che, peraltro, sul piano penale si è conclusa favorevolmente, con l'accoglimento da parte della Cassazione del ricorso di Fitto.

I giudici di legittimità hanno rinviato gli atti al giudice civile, a seguito dell'intervenuta prescrizione del reato.

Si trattava dell'affidamento a privati di 5 residenze sanitarie assistenziali (RSA) pubbliche per effetto di una delibera della giunta regionale del 2004 che evidenziava carenze di personale pubblico, in contrasto con le dichiarazioni raccolte dai dirigenti sanitari secondo i quali la gestione pubblica diretta sarebbe stata possibile senza difficoltà.[49] Per tale vicenda la Corte di appello civile è stata chiamata a decidere sulla richiesta di risarcimento presentata dall'avvocatura della Regione Puglia, per un ammontare di 21 milioni di euro.[49]

A luglio 2021 i giudici hanno emesso una sentenza di condanna al risarcimento di 454.000 euro da parte di Fitto alla Regione Puglia.[50], con la quale, pur riconoscendo che non aveva provocato alcun danno patrimoniale, ha affermato la sussistenza del danno morale: la terza sezione della Corte di Cassazione, con sentenza dell'11 ottobre 2023, accogliendo in parte il ricorso dei difensori di Fitto, ha cassato tale sentenza con riferimento ai criteri di quantificazione del danno, e ha rinviato alla Corte d'Appello di Bari, in diversa composizione per un nuovo esame.

Con la stessa pronunzia, la Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile la richiesta di Fitto di ottenere una diversa valutazione del fatto costituente il falso attribuitogli, essendo precluso al Giudice di legittimità la sua rivalutazione, ritenendo inoltre la ipotetica risarcibilità del danno morale anche a favore di un ente pubblico, quale la Regione Puglia.

La Corte di Appello di Bari con due pronunce, rispettivamente ad aprile e giugno 2022, ha respinto le richieste risarcitorie proposte dalla Regione, sicché allo Stato sono ancora pendenti due giudizi.[51][52]

Inchiesta sul fallimento Cedis

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Il 3 febbraio 2009 Fitto viene rinviato a giudizio con l'accusa di concorso in turbativa d'asta e di interesse privato del curatore fallimentare per aver venduto a prezzo di favore (7.000.000 di euro a fronte del valore stimato di 15.500.000 di euro) la società commerciale Cedis, all'epoca dei fatti in amministrazione straordinaria, a un contraente predeterminato (la società Sviluppo Alimentare, riconducibile all'imprenditore Brizio Montinari) durante la sua presidenza della Regione Puglia.

Prima dell'avvio del processo Fitto accusò i magistrati inquirenti di essere "un manipolo di legionari"[53][54] e ne denunciò l'operato al Consiglio Superiore della Magistratura che, il 4 aprile 2009, archiviò la denuncia e aprì un nuovo fascicolo per ingerenze politiche sull'operato dei magistrati[53]. Alla fine di marzo il Ministro della giustizia Angelino Alfano, compagno di partito di Fitto, aveva disposto un'ispezione ministeriale presso la Procura di Bari. L'ispezione aveva determinato un'indagine per abuso d'ufficio a carico dei due ministri, poi archiviata.[55]

Il 6 luglio 2012 il PM ha chiesto il proscioglimento di Fitto per intervenuta prescrizione dei reati[56]. Dopo la rinuncia dello stesso Fitto alla prescrizione, questi è stato assolto il 22 ottobre successivo "per non aver commesso il fatto"[57].

  1. ^ Ministro per gli affari europei, le politiche di coesione e il PNRR fino al 10 novembre 2022.
  2. ^ Affari europei.
  3. ^ Coesione territoriale.
  4. ^ Sud.
  5. ^ Ministro per i rapporti con le regioni fino al 10 giugno 2010.
  6. ^ a b "Affari regionali"
  7. ^ a b "Coesione territoriale"
  8. ^ a b c Biografia, su maglieweb.it. URL consultato il 13 maggio 2010 (archiviato dall'url originale il 22 novembre 2011).
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  10. ^ a b c d Raffaele Fitto | MaglieWeb, su web.archive.org, 10 novembre 2013. URL consultato il 18 ottobre 2024 (archiviato dall'url originale il 10 novembre 2013).
  11. ^ a b c d Raffaele Fitto, su Ministero dell'Interno.
  12. ^ a b Raffaele Fitto - Ultime notizie su Raffaele Fitto - Argomenti del Sole 24 Ore, su Argomenti Argomenti del Sole 24 Ore. URL consultato il 14 maggio 2021.
  13. ^ Eligendo Archivio - Ministero dell'Interno DAIT, su Eligendo. URL consultato il 10 ottobre 2024.
  14. ^ Raffaele FITTO
  15. ^ Eligendo Archivio - Ministero dell'Interno DAIT, su Eligendo.
  16. ^ Eligendo Archivio - Ministero dell'Interno DAIT, su Eligendo. URL consultato il 18 ottobre 2024.
  17. ^ Berlusconi: Mangano eroe, non cedette al ricatto dei giudici, su Repubblica Tv - la Repubblica.it, 23 novembre 2013. URL consultato il 13 febbraio 2019.
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  20. ^ Dimissioni di Fitto, il Consiglio dei ministri le respinge. Come previsto, Corriere del Mezzogiorno, 1º aprile 2010.
  21. ^ Dipartimento per gli Affari Regionali - Il Ministro: delega Archiviato il 25 gennaio 2010 in Internet Archive.
  22. ^ Camera dei Deputati: Composizione del gruppo FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
  23. ^ L'addio al Pdl (in frantumi), rinasce Forza Italia
  24. ^ Ecco tutti i candidati di Forza Italia - IlGiornale.it
  25. ^ Europee, Bonafè (Pd) è la più votata. Elette Mussolini, Picierno e Matera, in Corriere della Sera, 26 maggio 2013. URL consultato il 26 maggio 2013.
  26. ^ a b Fitto, addio a Forza Italia: "Lascio anche il Ppe". Berlusconi: "Siamo felici, ci ha tolto un peso", in larepubblica.it, 18 maggio 2015. URL consultato il 18 maggio 2015.
  27. ^ a b Berlusconi taglia la fronda: "Basta politici mestieranti, se vanno via siamo felici", in ilgiornale.it, 18 maggio 2015. URL consultato il 18 maggio 2015.
  28. ^ Forza Italia, Mariarosaria Rossi contro Raffaele Fitto: "In Puglia ha lasciato un buco da 700mila euro", su liberoquotidiano.it. URL consultato il 12 giugno 2015 (archiviato dall'url originale il 14 giugno 2015).
  29. ^ Centrodestra: Fitto va avanti, nasce gruppo "Conservatori e riformisti" al Senato
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  41. ^ Meloni indica Fitto commissario europeo: 'Ha grande esperienza, l'Italia avrà un ruolo adeguato' - Notizie - Ansa.it, su Agenzia ANSA, 30 agosto 2024. URL consultato il 30 agosto 2024.
  42. ^ Von der Leyen presenta la nuova Commissione, sei vicepresidenze esecutive con Fitto - Altre news - Ansa.it, su Agenzia ANSA, 17 settembre 2024. URL consultato il 17 settembre 2024.
  43. ^ Gomez, Travaglio; 2008.
  44. ^ Puglia, tangenti per appalti sanitari Chiesto il processo per Fitto e Angelucci, in la Repubblica, 12 ottobre 2009. URL consultato il 13 febbraio 2013.
  45. ^ Il ministro Fitto rinviato a giudizio, in la Repubblica, 11 dicembre 2009. URL consultato il 13 febbraio 2013 (archiviato dall'url originale il 9 marzo 2013).
  46. ^ Vincenzo Damiani, Sentenza La Fiorita, Fitto condannato I giudici: quattro anni all'ex ministro, in Corriere della Sera, 12 febbraio 2013. URL consultato il 13 febbraio 2013.
  47. ^ Tangenti: condannato a 4 anni l'ex ministro Raffaele Fitto (Pdl), su Sito ufficiale Huffington Post Italia, 13 febbraio 2013. URL consultato il 13 febbraio 2013.
  48. ^ Tangente da Angelucci. Fitto assolto in Appello: «Il fatto non sussiste», su lagazzettadelmezzogiorno.it. URL consultato il 30 settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 30 settembre 2015).
  49. ^ a b c d e Nello Trocchia, Fitto vuole governare la Puglia che gli chiede ventuno milioni, in Domani, 17 settembre 2020. URL consultato il 19 settembre 2020.
  50. ^ Raffaele Fitto deve risarcire la Regione Puglia per 454 mila euro. I giudici: "Avulso da democrazia e legalità" - La Repubblica
  51. ^ Redazione online, Soldi al partito di Fitto, nessun danno alla Regione Puglia, su www.lagazzettadelmezzogiorno.it. URL consultato il 27 agosto 2022.
  52. ^ Redazione online, Spese con «fondo presidente», Fitto non dovrà risarcire la Regione Puglia, su www.lagazzettadelmezzogiorno.it. URL consultato il 27 agosto 2022.
  53. ^ a b Corriere del Mezzogiorno - Affari regionali [1][collegamento interrotto] 4 aprile 2009
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  55. ^ Il procedimento - Abuso d’ufficio, archiviazione per Alfano e Fitto, in Il giornale, 23 dicembre 2009. URL consultato il 12 dicembre 2010.
  56. ^ Inchiesta su turbativa d'asta: Fitto rinuncia alla prescrizione, in la Repubblica, 9 luglio 2012. URL consultato il 16 giugno 2013.
  57. ^ Vendita supermercati Cedis Fitto assolto anche in appello, in La Gazzetta del Mezzogiorno, 17 marzo 2017. URL consultato il 5 ottobre 2018.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Predecessore Commissario europeo dell'Italia Successore
Paolo Gentiloni dal 17 settembre 2024 in carica

Predecessore Vicepresidente della Commissione europea per la coesione e le riforme Successore
Elisa Ferreira dal 17 settembre 2024 in carica

Predecessore Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR[1] Successore
Vincenzo Amendola
(Affari europei)
Mara Carfagna
(Coesione territoriale)
Nello Musumeci
(Sud)
dal 22 ottobre 2022 in carica

  1. ^ Ministro per gli affari europei, le politiche di coesione e il PNRR fino al 10 novembre 2022.

Predecessore Ministro per i rapporti con le Regioni[1] Successore
Linda Lanzillotta 8 maggio 2008 – 16 novembre 2011 Piero Gnudi
(Affari regionali)
Fabrizio Barca
(Coesione territoriale)

  1. ^ Poi Ministro per le Regioni e la coesione territoriale.

Predecessore Presidente della Regione Puglia Successore
Salvatore Distaso 19 maggio 2000 – 27 aprile 2005 Nichi Vendola

Predecessore Vicepresidente della Regione Puglia Successore
Vincenzo Savino 23 aprile 1995 – 7 febbraio 1998 Rocco Palese
Controllo di autoritàVIAF (EN3162178957707852224 · SBN TSAV315372 · GND (DE1342290860