La seconda battaglia di al-Faw, conosciuta anche come operazione Ramadan Mubarak (Sacro Ramadan), fu una battaglia combattuta durante la guerra Iran-Iraq il 17 aprile 1988. In seguito alla sua sconfitta nella prima battaglia di al-Faw due anni prima, il nuovo ristrutturato esercito iracheno condusse un'operazione su larga scala per espellere gli iraniani al di fuori della penisola di al-Fāw e riottenere in tal modo il controllo del traffico marittimo del porto di Bassora.
Gli iracheni concentrarono oltre 100.000 truppe della Guardia Repubblicana irachena e intrapresero un massiccio attacco con armi chimiche, il quale creò scompiglio tra le difese iraniane[3] che consistevano unicamente di 15 000[4] militi volontari Basij. L'ala sud dell'assalto iracheno era composta dalle divisioni della guardia repubblicana "Madinah" e "Baghdad" le quali assaltarono le linee iraniane e consentirono alla divisione corazzata "Hammurabi" di passare attraverso e di muoversi avanti verso la costa sud della penisola e la stessa città di al-Faw. Nel frattempo, l'8º corpo dell'esercito regolare iracheno attaccò a nord della linea insieme alla 7ª divisione di fanteria e alla 6ª divisione corazzata: l'attacco della 7ª divisione di fanteria fu fermato ma la 6ª divisione corazzata riuscì a sfondare le linee iraniane e la 1ª divisione meccanizzata si spinse in avanti e riuscì in seguito a incontrarsi con la guardia repubblicana al di fuori di al-Faw. In meno di 35 ore la penisola fu riconquistata e la maggior parte dell'equipaggiamento iraniano fu catturato intatto.[4]