Vai al contenuto

Status quo

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Status quo (disambigua).
Disambiguazione – "Statu quo" rimanda qui. Se stai cercando il firmano del 1852 riguardante la Terra Santa, vedi Statu Quo (firmano).

Status quo è un'espressione derivata dal latino in statu quo ante (= “nella situazione precedente”) attraverso l'ellissi statu quo, volta al nominativo per adattamento alla sintassi italiana.[1] Attestata in italiano per la prima volta nel 1840,[2] la locuzione è spesso usata nei testi letterari, e viene citata in particolar modo nell'ambito della politica e della diplomazia.

L'espressione, sconosciuta nei testi in lingua latina dell'antichità, è di coniazione moderna.[3] Il primo utilizzo conosciuto in lingua inglese è del 1719.[4] Sempre del XVIII secolo è la seguente citazione:

(EN)

«A truce, nevertheless, was at length agreed on, by the mediation of the neutral parties, and the whole company again sat down at the table; where Jones being prevailed on to ask pardon, and Blifil to give it, peace was restored, and everything seemed in statu quo

(IT)

«Per la mediazione delle parti neutrali si giunse tuttavia a una tregua, e tutta la compagnia si sedette di nuovo a tavola; qui Jones venne convinto a chiedere perdono, e Blifil a concederlo, la pace tornò, e tutto parve di nuovo in statu quo

Più noto è, in lingua italiana, il Brindisi di Girella di Giuseppe Giusti:

«Quando tornò
lo statu quo
feci baldorie,
staccai i cavalli,
mutai le statue
sui piedistalli»

Con la frase in statu quo ante si può fare riferimento al ripristino di una situazione preesistente: bellica, politica, economica, sentimentale, ecc. Di solito si utilizza questa espressione nel caso in cui forze in conflitto siano in uno stato di equilibrio più o meno stabile e, nel caso di una rottura dell'equilibrio, si usa per indicare un ritorno alla situazione originaria. Con "mantenimento dello status quo" si intende il mantenimento di uno stato di equilibrio, più o meno stabile. In politica lo status quo viene utilizzato soprattutto per indicare una situazione di equilibrio e/o immobilismo, il più delle volte originata da compromessi tra le parti.

  1. ^ Bruno Migliorini et al., Scheda sul lemma "statu quo", in Dizionario d'ortografia e di pronunzia, Rai Eri, 2010, ISBN 978-88-397-1478-7.
  2. ^ Francesco Sabatini e Vittorio Coletti, statu quo, in Il Sabatini Coletti - Dizionario della lingua italiana, edizione online su dizionari.corriere.it, 2018.
  3. ^ L'espressione in statu quo est ("nello stato in cui si trova") compare in atti e statuti giuridici medievali; ad es., in un documento redatto in latino a Francoforte il 7 ottobre 1288 ( Codex diplomaticus Moenofrancofurtanus. Urkundenbuch der Reichsstadt Frankfurt, a cura di Johann Friedrich Boehmer, vol. 1, Francoforte sul Meno, Verlag von Joseph Baer & Co., 1901, p. 268).
  4. ^ (EN) Definition of STATUS QUO, su www.merriam-webster.com. URL consultato il 27 ottobre 2021.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]