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Terenzio Alciati

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Terenzio Alciati (Roma, novembre 1570Roma, 12 novembre 1651) è stato un gesuita, teologo e storico italiano.

Nato a Roma da famiglia originaria del milanese, studiò nel Collegio Romano e, nel 1591, ventunenne, entrò fra i gesuiti.

Dall'inizio del Seicento, ha insegnato dapprima Logica e Filosofia naturale (suoi appunti di lezioni si soffermarono, a testimonianza di un interesse astronomico pre-galileiano, sulle comete[1]), poi e soprattutto Teologia scolastica, infine Sacra scrittura presso lo stesso Collegio Romano, ricoprendone anche la carica di prefetto degli studi tra il 1623 e il 1627[2]. Alciati ricoprì altre diverse cariche in Vaticano, fra cui quella di rettore della Penitenzieria Apostolica[3].

Il suo nome è particolarmente legato all'incarico, ricevuto da Papa Urbano VIII, di preparare un'opera sul Concilio di Trento come risposta a Paolo Sarpi. In questa direzione le sue ricerche e i suoi studi, i quali durarono anni e furono amplissimi, non riuscirono però a sfociare nella pubblicazione dell'opera, che venne poi ripresa da Pietro Sforza Pallavicino nella sua Istoria del Concilio di Trento[4].[5]

Nel 1629 Alciati pubblicò con lo pseudonimo di Erminio Tacito la traduzione dal latino all'italiano del volume di Niccolò Orlandini sulla vita di Pietro Favre[6].

Suoi endecasillabi sulla Commedia di Dante, che si trovavano manoscritti all'interno di un codice della Biblioteca Casanatense, furono segnalati con altri inediti da Girolamo Amati nella Bibliografia romana[7] e pubblicati nel 1892 da Giuseppe Lando Passerini sotto forma di opuscolo per Nuptialia[8].

  1. ^ W.A. Wallace, Prelude to Galileo. Essays on Medieval and Sixteenth-Century sources of Galileo's Thought, Reidel, Dordrecht-Boston 1981, p. 212
  2. ^ R.G. Villoslada, Storia del Collegio Romano, Università Gregoriana, Roma 1954, pp. 323-324, 329 e 332.
  3. ^ G. Mazzucchelli, op.cit.; G. Amati, op.cit.
  4. ^ G.Amati, op.cit.; P. Pirri, op.cit.
  5. ^ Francesco Antonio Zaccaria, Dissertazione preliminare del nuovo editore sopra le Storie del Concilio di Trento e i loro autori, in Istoria del Concilio di Trento, vol. 1, Faenza, nella stamperia di Gioseffantonio Archi, 1792, pp. LXXVIII-LXXIX.
    «Fu bensì a quella desideratissima opera deputato il Gesuita Terenzio Alciati, e secondochè abbiam dal Mandolsi nella Biblioteca Romana (p. 179.) per commissione di papa Urbano VIII. Se ne sparse subito la nuova, e fu molto applaudita; onde il Vittorelli nelle sue giunte al Ciacconio, laddove di Pio IV. favella, così dice: Veram Concilii Tridentini historiam erudite, & culte scribit theologus clarissimus Terentius Alciatus societatis Jesu, refelletque mendacia auctoris non pii, cujus libros ingenui hominis oculis indignos m. Antonius de Dominis, dum catholicae religionis desertor esset, excudi curavit. Tra le lettere del p. Petavio una ve n’ha all’Alciati, nella quale si rallegra di questa gloriosa fatica, e vel conforta. Da un’altra lettera, che trovasi tra quelle di Jacopo Sirmondo, si raccoglie, che l’Alciati lo consultò sulla proedria degli antichi Concilj, senza dubbio per confutare ciò, che di questo argomento avea accennato Fr. Paolo. Ma la necessità di ricercare le necessarie notizie a grave, e lungo stento, ed altre cagioni dal Pallavicini notate nel capo V. della sua introduzione fecero sì, che egli non lasciò se non pochi vestigi dell'opera da lui conceputa.»
  6. ^ G. Melzi, Dizionario di opere anonime e pseudonime di scrittori italiani, t. III, Milano 1859, p. 235
  7. ^ G. Amati, op.cit.
  8. ^ M. Barbi, Bibliografia dantesca, in «Bullettino della Società Dantesca Italiana», 1892, n. 12, p. 21
  • Girolamo Amati, Alciati (Terenzio), in Bibliografia romana. Notizie della vita e delle opere degli scrittori romani, vol. I, Roma 1880, pp. 5–6.
  • Giammaria Mazzucchelli, Gli scrittori d'Italia, vol. I, Brescia 1753, p. 375, ad vocem.
  • Girolamo Tiraboschi, Storia della letteratura italiana, VIII, Roma 1785, p. 115;
  • Carlos Sommervogel, Bibliothèque de la Compagnie de Jésus, I, Bruxelles-Paris 1890, col. 147; VIII, ibid. 1898, col. 1601; XII, Toulouse 1911, coll. 57, 915;
  • Hubert Jedin, Das Konzil von Trient. Eine Ueberblick ueber die Erforschung seiner Geschichte, Roma 1948, partic. pp. 98-103 (con bibl.);
  • Ricardo García Villoslada, Storia del Collegio Romano dal suo inizio, 1551, alla soppressione della Compagnia di Gesù, 1773, Romae 1954 (cfr. Indice);
  • Dictionnaire d'histoire et de géographie ecclésiastiques, II, coll. 23 I.

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