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Trattato di Aquisgrana (1668)

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Trattato di Aquisgrana
Luigi XIV firma il trattato di Aquisgrana del 1668
Tipotrattato multilaterale
ContestoGuerra di devoluzione
Firma2 maggio 1668
LuogoAquisgrana
Parti Regno di Francia
Impero di Spagna
Regno d'Inghilterra
Impero di Svezia
Repubblica delle Sette Province Unite
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Il trattato di Aquisgrana del 1668 pose fine alla cosiddetta guerra di devoluzione.

La guerra di devoluzione

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Il trattato pose fine alla cosiddetta «guerra di devoluzione», scoppiata l'anno precedente in seguito alle pretese di Luigi XIV di Francia sulle Fiandre (appartenenti alla Spagna). Il «diritto di devoluzione», in alcune province fiamminghe, attribuiva i beni patrimoniali ai figli o alle figlie di primo letto, anche nel caso in cui fossero nati altri figli da un secondo matrimonio. La moglie di Luigi XIV, Maria Teresa d'Asburgo (1638-1683), era figlia di Filippo IV di Spagna, nata dal primo matrimonio di Filippo IV, mentre il successore di Filippo IV, Carlo II di Spagna, era figlio di seconde nozze. Alla Francia si contrappose una "Tripla alleanza" in appoggio della Spagna (Inghilterra, Svezia e Province Unite).

Il trattato fu firmato il 2 maggio 1668: da una parte la Francia e dall'altra le potenze della "Triplice alleanza" (Spagna, Inghilterra e Svezia) e le Province Unite olandesi.

Nei Paesi Bassi meridionali il regno di Francia conservò le piazzeforti occupate dal suo esercito durante la campagna di Fiandra, nel corso della guerra di devoluzione, come le loro dipendenze, cioè:

Vantaggi ottenuti dalla Francia con la pace di Aquisgrana.

La Francia rese alla Spagna la contea di Borgogna (approssimativamente l'attuale Franca Contea), da lei occupata, ma queste piazzeforti avevano un valore maggiore nella misura in cui esse indebolivano il sistema dei Paesi Bassi spagnoli e allontanavano la frontiera nord della Francia da Parigi.

  • Alfred von Reumont, Mons. Agostino Franciotti e la pace d'Aquisgrana nel 1668, Firenze, 1883
  • Georges Pagès, Le grand électeur et Louis XIV : 1660-1688, Paris, Société nouvelle de librairie et d'édition, 1905

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