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Chiesa nazionale d'Islanda

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Chiesa nazionale d'Islanda
Cattedrale luterana di Reykjavík.
Classificazioneprotestante
Orientamentoluterana
Fondata1540
Distaccata daChiesa di Danimarca
AssociazioneFederazione mondiale luterana
Comunione di Porvoo
DiffusioneIslanda
PrimateGuðrún Karls Helgudóttir
Forma di governoepiscopale
Membri227 259
Sito ufficialewww.kirkjan.is
La Bibbia in lingua islandese del vescovo Guðbrandur (1584)
Chiesa a Seyðisfjörður
Stati con Chiese appartenenti alla Comunione di Porvoo.
Comunione anglicana: blu o viola
Chiese luterane: rosso

La Chiesa nazionale d'Islanda (in islandese: Þjóðkirkjan), precedentemente nota come "Chiesa evangelica luterana" è la chiesa nazionale dell'Islanda, con a capo il vescovo d'Islanda, carica ricoperta fino al 2012 dal reverendo Karl Sigurbjörnsson; gli è succeduta Agnes M. Sigurðardóttir, la prima donna vescovo d'Islanda. Dal 1° settembre 2024 l'incarico è stato assunto dalla Rev. Guðrún Karls Helgudóttir[1].

La Chiesa d'Islanda è una chiesa luterana aderente alla Federazione mondiale luterana e alla Comunione di Porvoo. I fedeli ammontano, secondo le statistiche al 1º gennaio 2023, a 227 259, pari al 58,6% della popolazione, anche se non tutti si dichiarano praticanti.

L'introduzione del luteranesimo in Islanda si deve all'applicazione dell'ordinanza del 1537 (per la Danimarca e la Norvegia) e del 1538 (per l'Islanda) del re Cristiano III di Danimarca, che impose la riforma protestante in tutto il Regno. Nel 1540 e nel 1552, rispettivamente, furono nominati i primi vescovi luterani di Skálholt (Gissur Einarsson) e di Hólar (Ólafur Hjaltason), in sostituzione dei precedenti vescovi cattolici. Al 1540 risale la prima traduzione del Nuovo Testamento in islandese ed al 1584 la traduzione dell'intera Bibbia. Nel 1801 il Parlamento (Alþing) dispose l'unificazione nella diocesi di Reykjavík, affidata a Geir Vídalín, ultimo vescovo luterano di Skálholt e primo vescovo d'Islanda. Dal 1874 la Costituzione concessa all'Islanda da Cristiano IX re di Danimarca (Stjórnarskrá um hin sérstaklegu málefni Íslands) ha garantito la libertà religiosa, ma la Chiesa nazionale è rimasta religione di Stato.[2][3][4]

Organizzazione

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La Chiesa nazionale è costituita in un'unica diocesi, con sede a Reykjavík, dove sorge la cattedrale di Dómkirkjan. Sono poi istituiti due vescovi suffraganei (Vígslubiskupar) di Hólar e Skálholt, dove sorgono le cattedrali di Hóladómkirkja e di Skálholtsdómkirkja.

Oltre alle parrocchie ed alle chiese in Islanda[5], la Chiesa nazionale ha anche 4 luoghi di culto all'estero (Regno Unito[6], Danimarca[7], Norvegia[8] e Svezia[9]).

Cronotassi dei vescovi

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Vescovi luterani fino al 1801

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Diocesi di Skálholt

Diocesi di Hólar

Vescovi d'Islanda (dal 1801)

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Lo stesso argomento in dettaglio: Vescovo d'Islanda.
Membri della Chiesa nazionale
(al 1º gennaio)[10]
Anno Popolazione Fedeli % ±
1998 272.381 244.893 89.91 0.00 Stabile
1999 275.712 246.263 89.32 0.59 Diminuzione
2000 279.049 247.420 88.67 0.65 Diminuzione
2001 283.361 248.614 87.74 0.93 Diminuzione
2002 286.575 249.386 87.02 0.72 Diminuzione
2003 288.471 249.645 86.54 0.48 Diminuzione
2004 290.570 250.176 86.10 0.44 Diminuzione
2005 293.577 250.759 85.42 0.68 Diminuzione
2006 299.891 251.909 84.00 1.42 Diminuzione
2007 307.672 252.411 82.04 1.96 Diminuzione
2008 315.459 252.708 80.11 1.93 Diminuzione
2009 319.368 253.069 79.24 0.87 Diminuzione
2010 317.630 251.487 79.18 0.06 Diminuzione
2011 318.452 247.245 77.64 1.54 Diminuzione
2012 319.575 245.456 76.81 0.83 Diminuzione
2013 321.857 245.184 76.20 0.61 Diminuzione
2014 325.671 244.440 75.06 1.14 Diminuzione
2015 329.100 242.743 73.80 1.26 Diminuzione
2016 332.529 237.938 71.55 2.21 Diminuzione
2017 338.349 236.481 69.89 1.66 Diminuzione
2018 348.450 234.215 67.22 2.67 Diminuzione
2019 356.991 232.591 65.15 2.07 Diminuzione
2020 364.134 231.112 63.47 1.68 Diminuzione
2021 368.792 229.669 62.28 1.19 Diminuzione
2022 376.248 229.146 60.90 1.38 Diminuzione
2023 387.758 227.259 58.61 2.29 Diminuzione

Posizioni teologiche

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Il sacerdozio femminile è ammesso; l'ordinazione del primo pastore donna si è avuta nel 1974[11]

L'episcopato femminile è ammesso; il primo vescovo donna, Agnes M. Sigurðardóttir, è stato eletto nel 2012.[12]. Nello stesso anno è stata eletta per la prima volta Vescovo suffraganeo (Vígslubiskup) di Hólar (uno dei due della Chiesa nazionale) la Rev. Sólveig Lára Guðmundsdóttir[13][14].

Chiese nazionali del Nord Europa di tradizione luterana

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  1. ^ (EN) Ragnar Tómas, Iceland’s New Bishop Advocates for a More Visible Church, 2 settembre 2024, su icelandreview.com.
  2. ^ (FR) Patrick Guelpa, Petit abrégé de l'histoire de l'Eglise en Islande, in Catholicae disputationes[collegamento interrotto]
  3. ^ (EN) Gunnar Karlsson, “Iceland's 1100 Years. The History of a Marginal Society”, C. Hurst & Co. (Publishers) Ltd., London, 2000
  4. ^ (EN) “History” sul sito della Chiesa nazionale d'Islanda Archiviato il 26 marzo 2014 in Internet Archive.
  5. ^ (IS) http://kirkjan.is/soknir/
  6. ^ (IS) http://kirkjan.is/london/ Archiviato il 28 agosto 2012 in Internet Archive.
  7. ^ (IS) http://www.kirkjan.dk/
  8. ^ (IS) http://www.kirkjan.no/
  9. ^ (IS) http://www.kirkjan.se/
  10. ^ (EN) Populations by religious and life stance organizations 1998-2023 Statistics Iceland
  11. ^ (EN) Gunnar Karlsson, “Iceland's 1100 Years. The History of a Marginal Society”, C. Hurst & Co. (Publishers) Ltd., London, 2000, p. 353
  12. ^ Maria Teresa Pontara Pederiva, "Islanda, prima donna vescovo della chiesa evangelica" in "Vatican Insider/Lastampa.it" del 12 luglio 2012 Archiviato il 15 luglio 2012 in Internet Archive.
  13. ^ (IS) Sito della Rev. Sólveig Lára Guðmundsdóttir, su solveiglara.net. URL consultato il 15 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 12 agosto 2013).
  14. ^ (IS) Solveig Lára vígslubiskup á Hólum, “Morgunbladid”, 20 giugno 2012

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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