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Prulifloxacina

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Prulifloxacina
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC21H20FN3O6S
Massa molecolare (u)461.463403 g/mol
Numero CAS123447-62-1
Numero EINECS819-932-1
Codice ATCJ01MA17
PubChem65947
DrugBankDB00685
SMILES
CC1N2C3=CC(=C(C=C3C(=O)C(=C2S1)C(=O)O)F)N4CCN(CC4)CC5=C(OC(=O)O5)C
Dati farmacologici
Modalità di
somministrazione
Orale
Dati farmacocinetici
Emivita7-9 ore
Indicazioni di sicurezza
Frasi H---
Consigli P---[1]

La prulifloxacina (nella fase sperimentale conosciuta con la sigla NM441) è una molecola che appartiene alla classe dei chinoloni di quarta generazione. Viene utilizzata nel trattamento delle infezioni delle vie urinarie e delle vie respiratorie. In Italia è venduta dalla società farmaceutica A.C.R.A.F (Aziende Chimiche Riunite Angelini Francesco) con il nome commerciale di Unidrox nella forma farmaceutica di compresse da 600 mg.

Farmacodinamica

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La molecola è dotata di un ampio spettro di azione, sovrapponibile a quello della ciprofloxacina,[2] e di grande efficacia nei confronti di un'ampia gamma di batteri Gram–positivi e Gram–negativi. Come tutti i chinoloni la prulifloxacina agisce inibendo in modo selettivo i due tipi di enzima topoisomerasi, la DNA–girasi e la topoisomerasi IV. Questi sono enzimi vitali per la cellula batterica e fondamentali per la duplicazione, la trascrizione e la riparazione del DNA. La topoisomerasi IV è necessaria per separare le catene di DNA che deve essere replicato (cioè duplicato) prima che avvenga la divisione cellulare batterica. Se il DNA non può essere separato, il processo di replicazione delle molecole dell'acido deossiribonucleico batterico viene interrotto, e il batterio non può più dividersi e quindi replicarsi. La DNA girasi, d'altra parte, è responsabile del superavvolgimento del DNA: tale processo è cruciale per far sì che il DNA possa essere fatto rientrare nelle cellule di nuova formazione. Entrambi i meccanismi portano in ultima analisi alla morte del batterio. La molecola è attiva principalmente sui seguenti batteri Gram-positivi: Staphylococcus aureus (meticillino–sensibile), Staphylococcus epidermidis, Streptococcus pneumoniae, Streptococcus pyogenes. È inoltre attiva sui seguenti batteri Gram-negativi: Haemophilus influenzae, Legionella pneumophila, Klebsiella pneumoniae, Moraxella catarrhalis, Morganella morganii, Proteus mirabilis, Proteus vulgaris, Neisseria gonorrhoeae, Pseudomonas aeruginosa, Salmonella, Serratia marcescens, Shigella flexneri.[3]

Farmacocinetica

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A seguito di somministrazione per via orale la prulifloxacina è rapidamente assorbita dal tratto gastrointestinale. La concentrazione plasmatica massima (Cmax) viene raggiunta nel giro di circa 1 ora (Tmax) e trasformata in ulifloxacina.[4] Lo steady–state viene raggiunto in un paio di giorni dall'inizio del trattamento, con un'unica somministrazione giornaliera. La contemporanea assunzione di cibo ritarda e riduce leggermente la concentrazione al picco plasmatico di ulifloxacina, ma non modifica l'area sotto la curva (AUC). Le concentrazioni di ulifloxacina, il metabolita attivo di prulifloxacina, che vengono raggiunte nel tessuto polmonare e renale e nei seni paranasali sono decisamente maggiori di quelle che si registrano nel compartimento plasmatico. Il legame con le proteine plasmatiche è pari al 50% circa, e non è in relazione con la concentrazione plasmatica del farmaco. Il metabolita attivo, ulifloxacina, oltrepassa difficilmente la barriera ematoencefalica, come confermato dalle scarse concentrazioni raggiungibili nel liquido cerebro–spinale. Nell'organismo umano prulifloxacina inizia ad essere metabolizzata durante l'assorbimento intestinale ed il metabolismo si completa a livello della ghiandola epatica. Non risultano interazioni significative con gli isoenzimi del citocromo P–450 ad eccezione di una modesta inibizione del CYP1A1 e CYP1A2 coinvolti nel metabolismo della teofillina. L'emivita del metabolita attivo (ulifloxacina) nell'uomo si aggira intorno alle 10 ore.[5] L'eliminazione dall'organismo, nell'uomo, avviene prevalentemente per via fecale. La quantità di ulifloxacina eliminata attraverso l'emuntorio renale è pari a circa il 17%. Alcuni studi hanno evidenziato, dopo somministrazione orale di 600 mg, un'eliminazione della molecola per via urinaria e fecale pari approssimativamente al 95%. L'eliminazione renale avviene sia grazie alla filtrazione glomerulare che a secrezione attiva.

L'antibiotico trova indicazione nelle infezioni acute a carico delle basse vie urinarie, nella cistite semplice e nelle prostatiti croniche batteriche.[6][7][8][9] Viene inoltre utilizzato per il trattamento delle riacutizzazioni di bronchite cronica e nella rinosinusite batterica acuta.[10][11][12]

Effetti collaterali e indesiderati

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Nel corso del trattamento possono insorgere disturbi, comuni a molti altri antibiotici, a carico dell'apparato gastrointestinale (anoressia, dispepsia, dolore epigastrico, nausea, vomito, diarrea). Sono stati anche segnalati disturbi della cute (prurito, esantema, eritema, orticaria, rash cutaneo) dell'apparato muscoloscheletrico (mialgie ed artralgie diffuse) del sistema nervoso (cefalea, capogiro e vertigine, agitazione psicomotoria, alterazioni del gusto). Molto raramente il trattamento con l'antibiotico può essere associato a lievi alterazioni della creatinina e sporadicamente a casi di insufficienza renale.[13]

Controindicazioni

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Il farmaco è controindicato nei soggetti con ipersensibilità nota al principio attivo oppure ad altri antibatterici chinolonici così come a ad uno qualsiasi degli eccipienti utilizzati nella formulazione farmaceutica. È inoltre controindicato nei bambini prima dell'età puberale o nei ragazzi con meno di 18 anni di età e incompleto sviluppo scheletrico. Non deve essere assunto da soggetti nei quali un precedente trattamento con un chinolone abbia comportato l'insorgenza di un'affezione tendinea. È importante che il composto, che come altri chinoloni è noto per abbassare la soglia convulsiva, non sia somministrato a pazienti epilettici o con una storia personale di precedenti accessi convulsivi in quanto potrebbe favorire la comparsa di questi disturbi. È infine da evitarsi la somministrazione nelle donne in stato di gravidanza ed in quelle che allattano.

La prulifloxacina sembra avere un minore effetto sull'intervallo QTc rispetto ad altri fluorchinoloni e pertanto potrebbe essere una scelta più sicura in quei pazienti con preesistenti fattori di rischio per aritmia.[14][15]

Dosi terapeutiche

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Nei soggetti adulti affetti da infezioni acute delle basse vie urinarie è spesso sufficiente l'assunzione di una sola compressa da 600 mg. In caso di infezioni complicate è invece opportuna l'assunzione di una compressa al giorno, medesimo dosaggio, per un trattamento di durata non superiore a 10 giorni. Nei pazienti con episodi di riacutizzazione di bronchite cronica ed in quelli affetti da rinosinusite batterica acuta è consigliata una compressa da 600 mg, in monosomministrazione, per un periodo di trattamento di 7-10 giorni. In ogni caso, nei soggetti con infezioni complicate delle basse vie urinarie ed episodi di riacutizzazione di bronchite cronica, è consigliato proseguire il trattamento antibiotico per almeno 48–72 ore dai primi segni di remissione della sintomatologia.

Gravidanza e allattamento

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Studi eseguiti sugli animali non hanno messo in evidenza teratogenicità della molecola. Nel ratto è stato osservato che la prulifloxacina oltrepassa con facilità la barriera placentare e viene secreta in grande quantità nel latte materno. Dal momento che il composto può causare gravi artropatie nei giovani animali, il suo uso durante la gravidanza e nelle donne che allattano al seno è controindicato.

  • Cimetidina, antiacidi contenenti alluminio e magnesio, sucralfato, composti contenenti ferro e calcio: la contemporanea somministrazione con prulifloxacina può ridurne in modo significativo l'assorbimento gastroenterico.[16][17]
  • Probenecid: la co-somministrazione con prulifloxacina ne diminuisce l'escrezione urinaria.
  • Fenbufene: la somministrazione concomitante con alcuni chinoloni, tra cui prulifloxacina, può incrementare il rischio di convulsioni. Per questo motivo questa associazione dovrebbe essere evitata ogni qualvolta possibile.

Similmente ad altri chinoloni è consigliato sospendere la terapia con prulifloxacina in presenza di sintomi che possano essere riconducibili a danno tendineo (dolore, gonfiore, infiammazione o rottura tendinea). Il rischio di tendinite è generalmente basso e qualora si manifesti interessa con maggior frequenza il tendine di Achille.

  1. ^ Sigma Aldrich; rev. del 17.05.2013
  2. ^ Yoshida T, Mitsuhashi S, Antibacterial activity of NM394, the active form of prodrug NM441, a new quinolone, in Antimicrob. Agents Chemother., vol. 37, n. 4, aprile 1993, pp. 793–800, PMC 187765, PMID 8388199. URL consultato il 23 settembre 2014.
  3. ^ Ozaki M, Matsuda M, Tomii Y, Kimura K, Segawa J, Kitano M, Kise M, Shibata K, Otsuki M, Nishino T, In vivo evaluation of NM441, a new thiazeto-quinoline derivative, in Antimicrob. Agents Chemother., vol. 35, n. 12, dicembre 1991, pp. 2496–9, PMC 245419, PMID 1667252. URL consultato il 23 settembre 2014.
  4. ^ Nakashima M, Uematsu T, Kosuge K, Okuyama Y, Morino A, Ozaki M, Takebe Y, Pharmacokinetics and safety of NM441, a new quinolone, in healthy male volunteers, in J Clin Pharmacol, vol. 34, n. 9, settembre 1994, pp. 930–7, PMID 7983237. URL consultato il 23 settembre 2014.
  5. ^ Picollo R, Brion N, Gualano V, Millérioux L, Marchetti M, Rosignoli MT, Dionisio P, Pharmacokinetics and tolerability of prulifloxacin after single oral administration [collegamento interrotto], in Arzneimittelforschung, vol. 53, n. 3, 2003, pp. 201–5, DOI:10.1055/s-0031-1297095, PMID 12705176. URL consultato il 23 settembre 2014.
  6. ^ Prats G, Rossi V, Salvatori E, Mirelis B, Prulifloxacin: a new antibacterial fluoroquinolone [collegamento interrotto], in Expert Rev Anti Infect Ther, vol. 4, n. 1, febbraio 2006, pp. 27–41, DOI:10.1586/14787210.4.1.27, PMID 16441207. URL consultato il 23 settembre 2014.
  7. ^ Giannarini G, Tascini C, Selli C, Prulifloxacin: clinical studies of a broad-spectrum quinolone agent, in Future Microbiol, vol. 4, n. 1, febbraio 2009, pp. 13–24, DOI:10.2217/17460913.4.1.13, PMID 19207096. URL consultato il 23 settembre 2014.
  8. ^ Giberti C, Gallo F, Rosignoli MT, Ruggieri A, Barattè S, Picollo R, Dionisio P, Penetration of orally administered prulifloxacin into human prostate tissue, in Clin Drug Investig, vol. 29, n. 1, 2009, pp. 27–34, PMID 19067472.
  9. ^ Carmignani G, De Rose AF, Olivieri L, Salvatori E, Rosignoli MT, Dionisio P, Prulifloxacin versus ciprofloxacin in the treatment of adults with complicated urinary tract infections, in Urol. Int., vol. 74, n. 4, 2005, pp. 326–31, DOI:10.1159/000084432, PMID 15897698. URL consultato il 23 settembre 2014.
  10. ^ Grassi C, Salvatori E, Rosignoli MT, Dionisio P, Randomized, double-blind study of prulifloxacin versus ciprofloxacin in patients with acute exacerbations of chronic bronchitis, in Respiration, vol. 69, n. 3, 2002, pp. 217–22, PMID 12097764. URL consultato il 23 settembre 2014.
  11. ^ Cazzola M, Salvatori E, Dionisio P, Allegra L, Prulifloxacin: a new fluoroquinolone for the treatment of acute exacerbation of chronic bronchitis, in Pulm Pharmacol Ther, 19 Suppl 1, 2006, pp. 30–7, DOI:10.1016/j.pupt.2005.09.007, PMID 16359895. URL consultato il 23 settembre 2014.
  12. ^ Blasi F, Aliberti S, Tarsia P, Santus P, Centanni S, Allegra L, Prulifloxacin: a brief review of its potential in the treatment of acute exacerbation of chronic bronchitis, in Int J Chron Obstruct Pulmon Dis, vol. 2, n. 1, 2007, pp. 27–31, PMC 2692114, PMID 18044063. URL consultato il 23 settembre 2014.
  13. ^ Gallelli L, Gallelli A, Vero G, Roccia F, Pelaia G, De Sarro G, Maselli R, Acute renal failure probably induced by prulifloxacin in an elderly woman : a first case report, in Clin Drug Investig, vol. 26, n. 1, 2006, pp. 49–53, PMID 17163235.
  14. ^ Rosignoli MT, Di Loreto G, Dionisio P, Effects of prulifloxacin on cardiac repolarization in healthy subjects: a randomized, crossover, double-blind versus placebo, moxifloxacin-controlled study, in Clin Drug Investig, vol. 30, n. 1, 2010, pp. 5–14, DOI:10.2165/11319400-000000000-00000, PMID 19995094. URL consultato il 24 settembre 2014.
  15. ^ Malik M, Does the prulifloxacin ECG study prove cardiac safety of the drug?, in Clin Drug Investig, vol. 30, n. 1, 2010, pp. 1–3, DOI:10.2165/11319780-000000000-00000, PMID 19995093. URL consultato il 24 settembre 2014.
  16. ^ Deppermann KM, Lode H, Fluoroquinolones: interaction profile during enteral absorption, in Drugs, 45 Suppl 3, 1993, pp. 65–72, PMID 7689454.
  17. ^ Polk RE, Drug-drug interactions with ciprofloxacin and other fluoroquinolones, in Am. J. Med., vol. 87, 5A, novembre 1989, pp. 76S–81S, PMID 2686430.